domenica 3 maggio 2009

Distorsione della caviglia




LA DISTORSIONE DELLA CAVIGLIA


La Distorsione è un infortunio frequente soprattutto negli sportivi.
Si tratta della rotazione violenta della caviglia, generalmente verso l'esterno.
Con un appropriato trattamento la maggior parte dei pazienti guarisce completamente, ma in alcuni casi può rimanere una condizione di instabilità, dolore o rigidità, inoltre possono verificarsi delle recidive.

I sintomi sono:

  • Caviglia gonfia
  • Rossore;
  • Dolore alla caviglia intorno al malleolo;
  • Instabilità:
  • Riduzione della funzionalità del piede.


Le distorsioni sono classificate in base all’entità della lesione:
1° grado: stiramento dei legamenti senza lesione;
2° grado: lesione parziale dei legamenti;
3° grado: lesione totale di almeno un legamento;

La distorsione di gran lunga più frequente è quella in supinazione per motivi anatomici. Il perone raggiunge un livello più basso rispetto alla tibia, infatti quando si prova a pronare il piede (ruotarlo verso l’esterno) si raggiunge presto questa barriera ossea, invece la rotazione verso l’interno è limitata solo da alcuni legamenti che possono allungarsi fino a una certa misura.


In questo caso i legamenti convolti nel trauma sono: il peroneo-astragalico anteriore che è sempre colpito, il peroneo-calcaneare che è stirato solo in casi abbastanza gravi e il peroneo-astragalico posteriore che viene leso solo nei casi più gravi.

Il dolore si avverte sempre nella zona superiore esterna del piede, in rari casi si percepisce a livello del tendine d’achille, conincide infatti con i legamenti lesionati.


I fattori di rischio sono:
  • Problemi di stabilità.
  • La mancanza d’allenamento o di equilibrio.
  • Terreno di gioco sconnesso.

Cosa fare? Il trattamento

Ogni distorsione è diversa dalle altre, quindi necessita di un trattamento personalizzato indicato dal fisiatra o dall’ortopedico, qui sono contenute le linee guida generali.
All'inizio serve il riposo, ghiaccio e l'elevazione della gamba.


La fisioterapia
Nei casi più gravi la fase d’immobilizzazione sarà più lunga per evitare di lesionare la parte dei legamenti che non è stata colpita.
Successivamente la terapia manuale è la più adatta per rimettere in asse l'articolazione.
Le manipolazioni di osteopatia e la fisioterapia manuale sono le terapie più utili.
Ci sono delle terapie strumentali molto utili per ridurre l'infiammazione, in particolare la Laserterapia e gli ultrasuoni.

Gli esercizi propriocettivi e di rinforzo muscolare sono utili per riprendere lo sport.
Chiedi spiegazioni al Dr. Defilippo nel suo forum di fisioterapia.



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