sabato 12 dicembre 2009

Le patologie del piede, spiegazioni e trattamento

INDICE

La Spina calcaneare

Che cos'è?

La Spina o Sperone calcaneare è una esostosi, vale a dire una neoformazione benigna di osso nella zona inferiore del tallone.
E' più facile che si formi a livello mediale del calcagno piuttosto che laterale.
La spina calcaneare in sé non è dolorosa, esattamente come gli osteofiti che si formano nelle articolazioni con artrosi, inoltre il suo sviluppo è molto lento, almeno una decina di anni.
Questa esostosi è causata dall'infiammazione dell'inserzione della fascia plantare sul tallone (entesopatia) con conseguente deposito di sali di calcio.
A lungo termine questo accumulo di sali di ossidato di calcio a livello del tallone porta alla formazione della Spina calcaneare.
Le cause dell'infiammazione della fascia plantare possono essere reumatologiche: artrite reumatoide, gotta, ecc oppure di tipo posturale: piede cavo, piatto, retropiede valgo.

I pazienti che si sono presentati in ambulatorio con la diagnosi di sperone calcaneare erano adulti e portavano tutti le scarpe antinfortunistiche al lavoro, infatti anche la calzatura può causare lo sperone calcaneare.
Non tutti i miei pazienti che ne soffrivano sono sovrappeso, statisticamente solo un 40%, ma quasi tutti lavoravano in piedi.
Molti sportivi presentano tallonite a causa della Spina calcaneare, in particolare chi pratica atletica leggera, calcio, basket, tennis.

Quali sono i sintomi?
Molti terapeuti fanno l'errore di attribuire allo sperone calcaneare ogni problema del piede, convinti che il dolore possa essere causato solo da una deformazione anatomica, invece spesso non è così, per esempio può riscontrarsi una borsite o una fascite.
La Spina è una formazione ossea con la punta verso le dita, si trova generalmente nella parte infero-mediale del calcagno, il dolore si avverte in questa zona ed è di tipo puntiforme.
Durante la giornata i pazienti soffrono di più al mattino scendendo dal letto, dopo essere stati seduti per molto tempo oppure la sera dopo aver camminato molto o essere stati molto in piedi.
Il dolore viene avvertito come una fitta molto intensa che obbliga a zoppicare, ma in circa mezz'ora sparisce, per ripresentarsi alla fine di una giornata di lavoro.
Le scarpe antinfortunistiche, eleganti o con i tacchi possono intensificare i sintomi.
Va sottolineato che molti soggetti hanno la sperone calcaneare, ma sono asintomatici, si stima una percentuale intorno al 30%.


Come si effettua la diagnosi?


Per arrivare ad una corretta diagnosi è necessario rivolgersi ad un medico, il quale eseguirà un'anamnesi e un esame clinico per valutare i segni ed i sintomi.
Il dottore può prescrivere degli esami strumentali, generalmente la radiografia sotto carico perché riesce ad evidenziare la presenza di una spina calcaneare.
Una risonanza magnetica o un'ecografia danno un quadro più approfondito perché mostrano eventuali ematomi, edemi, ispessimenti della fascia plantare o lesioni.

Qual'è la terapia più adatta?
E' consigliabile il riposo soprattutto per gli sportivi che tendono ad aggravare l'infiammazione.
Per eliminare il dolore la terapia migliore è un ciclo di Ultrasuoni da 1 Mhz perché penetrano più in profondità rispetto a quelli da 3 Mhz, oltre ad esercizi di stretching.
Alcuni specialisti (ortopedici e fisiatri) consigliano di eseguire l'Ultrasuono in immersione.
Per evitare recidive è necessario cambiare le scarpe che hanno provocato la formazione dello sperone o inserire dei plantari che sostengano la volta longitudinale per correggere l'iperpronazione del piede.
Generalmente dopo un ciclo di terapie non si avvertono più i sintomi, ma nei casi più resistenti sono necessarie alcune sedute di Onde d'Urto eseguite con dei macchinari appositi che non rompono lo sperone, ma causano neoangiogenesi e microemorragie che migliorano molto o risolvono la situazione.
In alternativa si può procedere con un infiltrazione di farmaci a base di cortisone, anche se possono esserci effetti indesiderati come l'indebolimento dei tessuti molli sotto al calcagno.
Può essere d'aiuto il dimagrimento nei soggetti obesi, mentre è di poca rilevanza la tallonetta morbida per attutire gli urti.
L'intervento chirurgico di osteotomia con asportazione della spina calcaneare è l'ultima opzione sia per i rischi che per le scarse possibilità di guarigione.


La Fascite Plantare

Che cos'è?
La fascia plantare è una spessa fascia (tessuto connettivo fibroso) che parte dal calcagno e si inserisce sulle falangi prossimali delle dita.
I soggetti più colpiti sono gli adulti obesi e chi pratica sport.

Quali sono i segni e i sintomi?
Il dolore si sente appoggiando il peso corporeo o durante il movimento di dorsiflessione del piede.
Il dolore si avverte dall'origine della fascia plantare fino alla parte anteriore del piede.

Come si effettua la Diagnosi?
Per la diagnosi serve un esame obiettivo ed eventualmente un ecografia.

Qual'è la terapia più adatta?
Per gli sportivi è fondamentale il riposo, se si continua a gareggiare ed allenarsi si rischia di peggiorare la situazione.

Ci sono diverse terapie fisiche efficaci per il dolore, il Laser CO2, gli Ultrasuoni e la Tecar Terapia in modalità resistiva.
Se queste terapie non avessero successo, ci sono due possibilità:
  • Le onde d'urto.
  • L'intervento chirurgico.


L'Alluce Valgo
L’alluce valgo è una deformità del piede che si vede soprattutto nelle donne anziane.

Quali sono le cause?
L’ereditarietà è la causa più importante.
Le scarpe sono un fattore di rischio importante per l’alluce valgo acquisito, se sono strette in punta spingono le dita esterne verso il centro e i tacchi alti incrementano la spinta.

Quali sono i sintomi dell'alluce valgo?
Il sintomo principale è il dolore camminando con le scarpe.
Fa male la nocetta infiammata, e può ampliarsi sulla pianta del piede.


Come si effettua la Diagnosi?
L’Alluce Valgo si vede ad occhio nudo.

Alluce Valgo operato a tre settimane dall'intervento, l'alluce è dritto.
Questa foto è scattata prima di effettuare una settimana di Tecar Terapia;.




Qual è la terapia?
Di solito la Laser CO2 terapia toglie l'infiammazione in poche sedute, se la paziente sta a riposo.
Se non fosse sufficiente, l'alternativa è l'intervento chirurgico.

La Metatarsalgia

Metatarsalgia significa dolore nella zona del piede più vicina alle dita.

Quali sono i sintomi?
Il paziente generalmente riferisce un forte dolore nell’avampiede, generalmente sotto la pianta, ma può comparire anche nella regione dorsale del piede.
I sintomi peggiorano camminando e alla fine di una giornata lavorativa in piedi, invece quando si sta seduti o sdraiati non dà fastidio.


Come si diagnostica la metatarsalgia?
Serve un esame obiettivo dell'ortopedico o del fisiatra.
Gli esami strumentali che può prescrivere il dottore sono:
  1. Radiografia per evidenziare fratture o altri disturbi ossei.
  2. L'ecografia mostra il neuroma di morton se è presente.
  3. La baropodometria è un esame che mostra se il paziente appoggia il peso soprattutto da una parte.
Qual è la terapia più adatta?
Gli sportivi colpiti da questa sindrome dolorosa dovranno concedersi un periodo di riposo o sostituire la corsa con altre attività (nuoto, ciclismo).
Per eliminare il dolore generalmente si consigliano terapie fisiche (laser CO2, ultrasuoni in immersione, ecc.) oppure una terapia manuale.


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