tag:blogger.com,1999:blog-54332728231833741582024-03-13T07:51:13.357-07:00Fisioterapia per tuttiSito dedicato alla fisioterapia:Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.comBlogger44125tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-10485477841312495912018-07-05T14:56:00.000-07:002018-10-23T22:52:24.912-07:00Mastite - diagnosi e trattamento<h2>
Esami e diagnosi per la mastite al seno</h2>
Il medico diagnostica la mastite basandosi su un esame fisico e tenendo conto dei segni e dei sintomi, della febbre, dei brividi e della presenza di una regione dolorosa nel seno.<br />
Un altro segno evidente è una zona a forma di cuneo sul petto con la punta verso il capezzolo che è dolente al tatto.<br />
Come parte dell'esame, il medico cerca un eventuale ascesso al seno, una complicazione che si può verificare quando la mastite non è trattata tempestivamente.<br />
Una forma rara di cancro al seno chiamata carcinoma mammario infiammatorio può causare anche un arrossamento e un gonfiore che inizialmente potrebbero essere confusi con la mastite. Il medico può consigliare una mammografia diagnostica.<br />
Può essere necessaria una biopsia per assicurarsi di non avere il cancro al seno.<br />
<a href="https://www.blogger.com/null" name="Cosa fare in caso di mastite?"></a><br />
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Cosa fare in caso di mastite?</h2>
<strong>Terapia per la mastite e farmaci</strong><br />
Il trattamento è molto diverso rispetto alla <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattia/tumore-al-seno-terapia-e-prognosi/" rel="nofollow" title="Tumore al seno – terapia e prognosi">terapia per il tumore al seno</a>.<br />
Di solito la terapia della mastite prevede:<br />
<strong>Antibiotici</strong>. Solitamente, la terapia della mastite richiede un ciclo di 10-14 giorni di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/farmaco-antibiotico-ed-effetti-collaterali/" rel="nofollow" title="Gli antibiotici">antibiotici</a>, per esempio lo zimox (amoxicillina triidrata) o lo Zitromax ® (Azitromicina). Si può tornare a stare bene 24-48 ore dopo aver iniziato gli antibiotici, ma è importante terminare l'intero ciclo del farmaco per ridurre al minimo le probabilità di ricorrenza.<br />
<strong>Antidolorifici</strong>. In attesa che l'antibiotico abbia effetto, il medico può raccomandare un antidolorifico lieve, come il paracetamolo (Tachipirina, altri) o gli <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/antinfiammatori-non-steroidei/" rel="nofollow" title="Gli antinfiammatori">antinfiammatori</a> non steroidei (Bufen, Moment, altri).<br />
<strong>Farmaci per la soppressione della lattazione, </strong>per esempio<strong> </strong>il Dostinex (cabergolina)<br />
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<strong>Adeguamenti della tecnica di allattamento</strong><br />
Bisogna svuotare completamente il seno durante l'allattamento e il bambino deve imparare ad attaccarsi correttamente.<br />
Il medico può rivedere la tecnica di allattamento insieme alla madre.<br />
Se il bambino ha una suzione debole e non riesce a prendere il latte dalla mamma può essere utile un tiralatte.<br />
<strong>Cura di sé</strong><br />
Bisogna riposare, continuare l'allattamento al seno e bere più liquidi per aiutare il corpo a combattere l'infezione al seno.<br />
Se la mastite non guarisce dopo l'assunzione degli antibiotici si deve consultare nuovamente il medico.<br />
<a href="https://www.blogger.com/null" name="Si può allattare con la mastite?"></a><br />
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Si può allattare con la mastite?</h2>
Sebbene i sintomi della mastite possano sfavorire l'allattamento al seno, è importante non smettere di allattare.<br />
L'allattamento al seno regolare aiuta per i seguenti motivi:<br />
<ul>
<li>Rimuove dal seno il latte materno bloccato,</li>
<li>Risolve più rapidamente i sintomi della mastite,</li>
<li>Previene l'aggravamento della mastite.</li>
</ul>
Il latte dal seno affetto può essere un po' più salato rispetto al normale, ma è sicuro da bere per il bambino.<br />
Gli eventuali batteri presenti nel latte sono innocui se assorbiti dal sistema digerente del bambino e non causano problemi.<br />
Se si è affetti da una mastite grave o persistente, il medico può decidere di prelevare un piccolo campione del latte materno per un esame.<br />
<a href="https://www.blogger.com/null" name="10 Rimedi naturali per la mastite"></a><br />
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10 Rimedi naturali per la mastite</h2>
<ol>
<li>Allattare il bambino ogni 2 ore solo per svuotare il seno.<br /> Massaggiare il seno mentre si allatta per sbloccare gli ingorghi e mantenere il flusso del latte.<br /> Il massaggio al seno dev'essere fatto dall'esterno verso il capezzolo, nell'area in cui è infetto.</li>
<li>Riempire il reggiseno con foglie di cavolo.<br /> Una foglia di cavolo crudo posizionata nel reggiseno funziona a meraviglia per lenire l'infiammazione al seno.<br /> Una foglia di cavolo fresco agisce come un impacco freddo per ridurre l'infiammazione.</li>
<li>Tra le poppate, applicare un impacco freddo sul petto per aiutare a risolvere l'infiammazione.<br /> Alcune mamme utilizzano gli impacchi caldi appena prima di allattare, ma altre preferiscono mettere qualcosa di freddo.</li>
<li>Fare un infuso di rosmarino (Rosmarinus officinalis): aggiungere 2-4 cucchiaini di rosmarino fresco o essiccato ad una tazza di acqua bollente. Infondere per 10 minuti, poi filtrare.</li>
<li>Applicare un impasto di semi di fieno greco;</li>
</ol>
Se la mamma ha la febbre può prendere<br />
<ol>
<li>Aglio crudo - almeno 2-3 spicchi di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/aglio-rimedi-naturali/" rel="nofollow" title="L’Aglio">aglio</a> al giorno, 4-5 spicchi al giorno se possibile.<!--Ads7--><br /> Tritare uno spicchio in 5 o 6 pezzi e poi ingoiare come una pillola.<br /> L'aglio crudo agisce come un antibiotico ad ampio spettro, senza gli effetti collaterali dei farmaci.</li>
<li>Tintura di echinacea, 3 - 4 volte / giorno</li>
<li>Tintura di radice di uva dell'Oregon, 3 - 4 volte al giorno</li>
<li>Vitamina C (megadose da 3000-5000 mg/giorno)</li>
<li>Un'altra opzione: mescolare la tintura di echinacea, tre spicchi di aglio crudo e 100gr di succo di carota in un frullatore, poi bere la miscela ogni due ore.</li>
</ol>
<a href="https://www.blogger.com/null" name="Quanto dura la mastite?"></a><br />
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Quanto dura la mastite?</h2>
Se si ha un'infezione ed è diagnosticata all'inizio, si può guarire facilmente e velocemente.<br />
I tempi di guarigione dovrebbero essere di 48 ore dall'inizio della terapia con gli antibiotici, non trascorre molto tempo prima di guarire completamente.<br />
Bisogna assicurarsi di prendere tutti gli antibiotici prescritti per evitare una recidiva dell'infezione dopo un paio di giorni o settimane.<br />
Se il seno rimane dolente e si ha ancora la febbre dopo un giorno o due, si dovrebbe chiamare il medico senza indugio.<br />
<!--Ads8--><br />
Ignorare la mastite può causare delle complicazioni.<br />
Un'infezione non curata può portare a degli ascessi al seno, che devono essere trattati con un intervento chirurgico (solitamente in <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/anestesia-ed-effetti-collaterali/" rel="nofollow" title="L’Anestesia">anestesia</a> generale) e degli antibiotici per drenare l'ascesso.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-3729158914351995162018-04-24T18:35:00.001-07:002018-04-24T18:35:53.407-07:00GDPR e fine dell'internet gratuito dal 25/05/2018Il 25 maggio 2018 entrerà in vigore una nuova legge (poco comprensibile anche dopo aver passato 2 settimane a leggerla) sulla privacy.<br />
Questa legge entrerà in vigore solo nell'unione europea, questo fa capire quanto sia fondamentale per difendere i diritti dei cittadini, penso che gli USA l'avrebbero già fatta dato che sono sempre attenti alla democrazia e alla libertà.<br />
<br />
Ma veniamo al dato più importante, questa legge riguarderà anche i dati di profilazione, cioè i siti internet trovano dei <b>COOKIE</b> (files salvati nel computer dell'utente) in cui c'è scritto che prima di entrare nel mio sito siete stati in altri siti e avete cercato dei prodotti, per esempio scarpe, viaggi, gioielli, ecc.<br />
Ora, questi dati non sono in possesso dei siti in cui navigate, ma li prende google per mostrarvi le pubblicità che vi possono interessare, quindi scarpe gioielli e viaggi, invece di <b>fastidiose pubblicità su bambole, giochi per bambini o dentiere</b>.<br />
Naturalmente nessuno sa il nome dell'utente, dove abita, dove lavora o altri dati.<br />
Quindi è tutto anonimo, si può risalire a un indirizzo IP, cioè una vaga zona in cui si trova il computer che state usando.<br />
Considerate che i programmi che fanno questo lavoro, cioè collegare l'indirizzo IP all'area in cui siete possono sbagliare anche di 800km.<br />
Quindi nessuno sa niente di voi e non può risalire ai vostri dati, ma secondo i nostri signori europei, questi sono dati sensibili e devono essere difesi come le informazioni sulla vostra salute, i vostri reati, ecc.<br />
E' come confrontare una persona che va a dire al bar che siete dei criminali con un sito che utilizza i dati per farvi vedere le pubblicità più adatte a voi.<br />
<br />
Ma veniamo alle <b>conseguenze pratiche!</b><br />
Ogni sito avrà un fastidioso banner e tutte le volte che entrate, dovrete dare il consenso.<br />
Ci saranno diverse caselle da spuntare che riguarderanno il consenso al trattamento dei dati per fini di marketing, pubblicità ecc.<br />
Di solito la gente toglie la spunta perché <b>pensa che il consenso porterà a maggiori pubblicità</b>, invece è l'opposto.<br />
Se in un sito si vedrà la pubblicità delle bambole che non vi interessano, nessuno comprerà niente.<br />
Quindi l'advertiser (ditta che investe in pubblicità) smetterà di comprare pubblicità o sarà disposto a pagarla meno della metà.<br />
Questo porterà alla chiusura di case editrici, quotidiani online e siti di informazione che devono pagare una redazione, ma non avranno introiti pubblicitari<br />
La conseguenza sarà la disoccupazione nel settore (che non è sicuramente tra i più redditizi), il calo di vendite e la perdita di posti di lavoro e imprese.<br />
In alternativa, le grosse case editrici come repubblica, corriere, sole24ore ecc., metteranno gli articoli a pagamento.<br />
<b>E tutto questo mentre l'America ringrazierà perché là internet continuerà a servire i cittadini che possono semplificare la vita e avranno libero accesso alle informazioni!</b><br />
<br />
Grazie Europa, Grazie garante!!!<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-76917778445695092112018-03-19T18:42:00.003-07:002018-10-23T22:54:00.917-07:00Mastite alla mammellaLa mastite è un'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infiammazione-causa-e-sintomi/" title="Infiammazione – causa e sintomi">infiammazione</a> della mammella che solitamente è causata da un'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infezione/" rel="nofollow" title="L’infezione">infezione</a>.<br />
<br />
Può capitare a qualsiasi donna, anche se è più frequente durante i primi 6 mesi dell'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/gravidanza-e-allattamento/allattamento-al-seno/" rel="nofollow">allattamento</a>.<br />
<!--Ads1--><br />
Per questo motivo la mastite è spesso una malattia giovanile.<br />
Può causare molta <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattia/cause-di-stanchezza/" rel="nofollow">stanchezza</a> ad una neo mamma.<br />
Se si aggiunge la malattia al dovere di prendersi<br />
cura di un neonato, molte donne smettono del tutto l'allattamento al seno, ma è possibile continuare ad allattare.<br />
Di solito, l'allattamento al seno aiuta a guarire l'infezione e il latte materno non fa male al bambino.<br />
La mastite è generalmente monolaterale, ma in rari casi può essere bilaterale.<br />
La mastite nelle donne che non allattano al seno è più frequente post-menopausa.<br />
La mastite è una patologia molto rara nell’uomo<br />
<a href="https://www.blogger.com/null" name="Tipi di mastite"></a><br />
<h2 style="text-align: center;">
Tipi di mastite</h2>
<h2>
<strong><span style="font-size: small;">Mastite acuta</span></strong></h2>
Generalmente, è caratterizzata da un arrossamento, calore, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-del-seno/dolore-al-seno-destro-sinistro-o-sotto/" rel="nofollow" title="Dolore al seno">dolore</a>, durezza o gonfiore; si possono verificare <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/febbre-nei-bambini/" rel="nofollow">febbre</a>, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/inappetenza-perdita-di-appetito/" rel="nofollow" title="Inappetenza o perdita di appetito">inappetenza </a>e minore produzione di latte.<br />
Ci sono cinque tipi di mastite acuta:<br />
<ul>
<li><strong>Infiammatoria</strong>: accompagnata da irrequietezza. In questa fase non c'è nessuna infezione, quindi poche o nessuna zona gonfia per l'accumulo di latte. La terapia dovrebbe iniziare in questa fase per evitare complicazioni.</li>
<li>Di <strong>origine traumatica</strong>: dopo una caduta, colpo, shock nervoso o un parto difficile.</li>
<li><strong>Infettiva</strong>: si inizia a produrre il <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Infiammazione_purulenta" rel="noopener nofollow" target="_blank">pus</a>, si formano delle zone gonfie per l'accumulo di latte e avvallamenti.<br /> Infezione da <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/microbiologia-e-virologia/escherichia-coli/" rel="nofollow">E-coli</a>: il latte diventa giallo, quindi acquoso e può contenere del sangue. Bisogna agire in fretta.</li>
<li><strong>Mastite estiva</strong>: trasportata dalle mosche, si contrae nei pressi dei boschi durante la stagione umida. Essa colpisce principalmente gli animali che non stanno allattando. Inizia sempre in modo molto brusco e interessa diverse aree. Come nella mastite causata dell'infezione di E. coli, il latte è giallo e acquoso.</li>
<li>Nelle mammelle si formano degli <strong>ascessi cronici</strong>. La secrezione degli ascessi è infetta, densa come il formaggio e ha un odore sgradevole. La fibrosi si forma molto lentamente.</li>
</ul>
<a href="https://www.blogger.com/null" name="Classificazione della mastite in base alla causa"></a><br />
<h2>
Classificazione della mastite in base alla causa</h2>
<ul>
<li><strong>Mastite neonatale</strong>: è un termine generico che indica una malattia del seno del neonato, come l'ipertrofia, l'ingorgo mammario, le <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/perdite-dal-seno/" rel="nofollow" title="Perdite dal seno">perdite </a>o l'infiammazione, con o senza suppurazione.</li>
<li><strong>Mastite puberale</strong>.</li>
<li><strong>Mastite puerperale</strong>: è una forma di mastite che si verifica dopo il parto.</li>
<li><strong>Mastite linfocitaria</strong>: è un nodulo fibroso in cui è presente una concentrazione alta di linfociti all'interno e intorno ai lobuli, dotti e vasi sanguigni. Si tratta di una patologia che colpisce le donne affette da <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/diabete/" rel="nofollow" title="Il Diabete">diabete mellito</a>.</li>
<li><strong>Mastite di stagnazione</strong>/seno incrostato: è un ingorgo locale che interessa uno o più lobuli della mammella e forma un nodulo doloroso nell'organo; si verifica durante i primi quattro mesi dell'allattamento a causa di infezioni da ragadi o abrasioni.</li>
</ul>
<a href="https://www.blogger.com/null" name="Classificazione in base al meccanismo di formazione della mastite?"></a><br />
<h2>
Classificazione in base al meccanismo di formazione della mastite</h2>
<ul>
<li><strong>Mastite pantagruelica</strong>: è un ingrossamento patologico del seno che diventa enorme.</li>
<li><strong>Mastite interstiziale</strong>: è un'infiammazione dello stroma della ghiandola mammaria.</li>
<li><strong>Mastite parenchimatosa</strong> o ghiandolare: è un'infiammazione del tessuto secernente della ghiandola mammaria.</li>
<li><strong>Mastite suppurativa</strong>: è un'infezione piogenica del seno</li>
<li><strong>Mastite flemmonosa</strong>: è un'infiammazione del seno che porta alla formazione di un ascesso mammario, spesso è causata dallo Stafilococco aureo.</li>
</ul>
Sintomi e segni: mastodinia/mastalgia (dolore al seno) alla palpazione, febbre e leucocitosi.<br />
Terapia: consiste nella sospensione dell'allattamento al seno per pochi giorni.<br />
<br />
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<h2>
<span style="font-size: small;">Mastite sub-acuta</span></h2>
La mastite sub-acuta è caratterizzata dalla persistenza di noduli, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-del-seno/seno-gonfio-cause-e-rimedi/" rel="nofollow" title="Seno gonfio, cause, malattie e rimedi">seno gonfio</a> e talvolta riduzione della produzione di latte.<br />
Può essere di due tipi:<br />
<ol>
<li><strong>Infettiva</strong>. È la continuazione o convalescenza di una mastite acuta. La terapia raccomandata in questa fase ha due scopi: uno curativo, per liberare la mammella dall'infezione e l'altro preventivo, per evitare una recidiva o una lesione cronica al seno.</li>
<li><strong>Clinica</strong>: non è mai passata attraverso la fase acuta, lo stato di salute generale non sembra influenzato, ci sono soltanto dei noduli senza gonfiore.<br /> Questo tipo di mastite è abbastanza frequente fra le donne che sono già state trattate con antibiotici per sopprimere la fase acuta.<br /> Nonostante la mitezza dei sintomi, se questa mastite non è curata può portare a recidive ripetute con la presenza di stafilococchi e un livello elevato di leucociti.</li>
</ol>
<br />
<h2>
<span style="font-size: small;">Mastite sub-clinica</span></h2>
I sintomi sistemici o locali sono pochi o del tutto assenti, ma una formula leucocitaria elevata è dovuta a un'infezione da stafilococchi.<br />
<br />
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<span style="font-size: small;">Mastite cronica</span></h2>
Dopo che si sono verificate numerose recidive della mastite alla mammella, si possono avere: gonfiore, indurimenti, danni al seno, infiammazione nodulare al capezzolo, diminuzione nella produzione del latte.<br />
La mastite cronica si divide in:<br />
<ul>
<li><strong>Mastite tubercolare</strong>: causata dall'infezione da Mycobacterium tuberculosis</li>
<li><strong>Mastite luetica</strong>: causata dall'infezione da Treponema pallidum (ulcerazione nella <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-trasmissione-sessuale/sifilide-sintomi-e-test/" title="La sifilide">sifilide</a> primaria; mastite acuta nella sifilide secondaria; nella sifilide terziaria serve una diagnosi differenziale con il <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/carcinoma-alla-mammella/" rel="nofollow" title="Carcinoma alla mammella">carcinoma alla mammella</a>).</li>
<li><strong>Mastite periduttale o plasmacellulare</strong>: è una malattia del seno caratterizzata da un'infiltrazione dello stroma del seno con le plasmacellule e una proliferazione delle cellule che rivestono i dotti, eventualmente collegate a un'ectasia del dotto mammario.</li>
<li><strong>Mastite carcinomatosa</strong><br /> La mastite carcinomatosa è un carcinoma invasivo o infiltrante che coinvolge i linfonodi cutanei. È un tumore piuttosto raro.<br /> Questo è il motivo per cui la pelle è infiammata e ha un aspetto a buccia d'arancia.<br /> Tra i segni e i sintomi c'è la cute rossa, gonfia e dolorosa al tatto.</li>
</ul>
<a href="https://www.blogger.com/null" name="Quali sono le cause della mastite?"></a><br />
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Quali sono le cause della mastite?</h2>
Spesso, la mastite è causata da un accumulo di latte nel seno poiché questo è prodotto più velocemente rispetto a quanto si rimuove (stasi del latte).<br />
La stasi del latte si può verificare quando il bambino non sta assumendo abbastanza latte dal seno quando si nutre. Questo può accadere perché il bambino non si attacca correttamente.<br />
Se il bambino non riesce ad attaccarsi bene al seno, può causare dolore al capezzolo e può causare difficoltà nell'allattamento.<br />
Questo può causare un ingorgo, una stasi del latte e poi la mastite.<br />
Se il bambino preferisce un seno rispetto all'altro, si può sviluppare la mastite.<br />
<br />
<h2>
<span style="font-size: 12pt;">Altre cause della stasi del latte che portano alla mastite:</span></h2>
<ul>
<li>Un'ingorgo che non torna alla normalità, forse perché il bambino ha dormito tutta la notte.</li>
<li>Un'alimentazione in cui c'è un lungo intervallo tra i pasti.</li>
<li>Una pressione sul seno causata dall'abbigliamento, uno spallino del reggiseno stretto, la posizione in cui si dorme o una cintura di sicurezza.</li>
<li>Una ferita al seno.</li>
</ul>
Talvolta, la stasi del latte può peggiorare e trasformarsi in una mastite infettiva.<br />
Questo può accadere in caso di rottura del capezzolo.<br />
Un'infezione si può diffondere attraverso la crepa del capezzolo nel sistema linfatico del seno.<br />
Le probabilità di sviluppare la mastite sono maggiori se si diventa madre per la prima volta, ma anche le mamme con un'esperienza precedente di allattamento al seno possono sviluppare la malattia.<br />
La mastite si può verificare in un momento qualsiasi durante l'allattamento al seno. Tuttavia, è più frequente nei primi tre mesi, specialmente nella seconda o terza settimana quando la madre si sta abituando all'allattamento al seno.<br />
La mastite è stata collegata ai bambini che hanno avuto l'allattamento dal biberon. Entrambi potrebbero interferire con il tempo che il bambino trascorre attaccato al seno e con il modo di nutrirsi.<br />
Se il bambino ha l'anchiloglossia può avere problemi di aggancio al capezzolo.<br />
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<a href="https://www.blogger.com/null" name="Sintomi della mastite al seno"></a><br />
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Sintomi della mastite al seno</h2>
La mastite può causare alcuni <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/sintomi-del-tumore-al-seno/" rel="nofollow" title="Sintomi del tumore al seno">sintomi del tumore al seno</a>, delle <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/cisti-al-seno/" rel="nofollow" title="Cisti al seno">cisti al seno</a> o del <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/fibroadenoma-o-tumore-benigno-al-seno/" rel="nofollow" title="Fibroadenoma al seno – sintomi, terapia e prognosi">fibroadenoma</a>, ma ci sono alcune differenze.<br />
Con la mastite, i segni e i sintomi possono apparire all'improvviso e possono comprendere:<br />
<ul>
<li>Dolore al seno o calore al tatto;</li>
<li>Uno stato di malessere;</li>
<li>Seno gonfio;</li>
<li>Dolore o una sensazione di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/bruciore-sulla-pelle/" rel="nofollow">bruciore</a> continuo durante l'allattamento;</li>
<li><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-della-pelle/pelle-rossa-arrossata-o-rossore/" rel="nofollow">Arrossamento</a> della pelle, spesso in una forma di cuneo;</li>
<li><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/sintomi-della-febbre-alta/" rel="nofollow">Febbre</a> a 38,3°C o superiore.</li>
</ul>
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Anche se la mastite si presenta solitamente nelle prime settimane dell'allattamento al seno, si può verificare in un momento qualsiasi durante l'allattamento. La mastite causata dall'allattamento tende a interessare un solo seno, non entrambi.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-92023967900847091342018-03-18T04:47:00.004-07:002018-07-18T21:05:36.230-07:00Nodulo al seno - trattamento<h2>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; color: #00b0f0; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Se c’è un nodulo</span></strong></div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
La presenza di un nodulo nelle mammelle è molto frequente e la maggior parte delle volte si tratta di una situazione benigna (cisti, fibroadenomi).</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Tuttavia, la più frequente delle modalità di presentazione del TDS è proprio la scoperta, da parte della donna, di un nodulo.<br />Ogni nodulo di nuovo riscontro deve essere sottoposto al più presto alla valutazione del chirurgo esperto di senologia, che saprà proporre gli approfondimenti più opportuni e predisporre l’iter più corretto.</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
La cosa più importante è la definizione della natura (benigna o maligna) del nodulo.</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">La diagnosi</strong></div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Si affida a diversi mezzi: anzitutto la visita senologica, che può dare una quantità di informazioni utili, altrimenti non rilevabili.<br />Quindi, gli esami strumentali (ecografia, mammografia, risonanza magnetica): ognuno di questi fornisce una sorta di punto di vista. L’integrazione di più punti di vista porta frequentemente ad una diagnosi sufficientemente precisa.<br />Esami più invasivi (agoaspirato, agobiopsia, biopsia escissionale) permettono la raccolta di materiale biologico che può essere esaminato al microscopio.<br /><br /><strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; color: #00b0f0; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Se il nodulo è maligno</span></strong></div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
La diagnosi di malignità del nodulo impone il ricorso a un programma di terapia complesso, alla cui progettazione contribuiscono, assieme alla paziente, numerosi specialisti; l’impegno collegiale di tutte le figure professionali necessarie consente di offrire alla paziente la soluzione migliore, ritagliata sulle caratteristiche particolari del tumore e della paziente stessa.</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Un passo dopo l’altro la paziente verrà guidata e assistita lungo un percorso non facile, ma che consentirà di riacquistare lo stato di salute e la fiducia in se stessa.<br />Attualmente, la base di partenza della terapia del TDS è l’intervento chirurgico di asportazione della parte di ghiandola malata, con l’esame del linfonodo sentinella, e un ciclo di radioterapia sulla porzione di ghiandola mammaria rimasta. La sigla usata è QUART + BLS (quadrantectomia, radioterapia + biopsia del linfonodo sentinella).</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Lo scopo è di asportare il tumore e le eventuali cellule migrate nei linfonodi dell’ascella, e di uccidere con le radiazioni ogni residuo di cellule maligne eventualmente presente nella porzione di ghiandola rimasta, con il minimo sacrificio possibile. Si è, infatti, visto che un intervento limitato dà le stesse garanzie di guarigione che erano assicurate dagli interventi molto demolitivi in uso fino a non molti anni fa.</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; font-weight: 400; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Perché una quadrantectomia sia eseguibile, è necessario che il tumore abbia delle caratteristiche di crescita adatte e delle dimensioni adatte. L’intervento deve, perciò, essere molto personalizzato.</div>
</h2>
<a href="https://www.blogger.com/null" name="Terapia per un piccolo nodulo al seno"></a><br />
<h2>
Terapia per un piccolo nodulo al seno</h2>
Alcune cisti scompaiono con il tempo o dopo il ciclo mestruale, quindi non serve una terapia.<br />
Un nodulo benigno si può trattare completamente, ma la terapia per il tumore al seno maligno è molto difficile.<br />
Di seguito si elencano alcune terapie per il nodulo al seno.<br />
<!--Ads8--><br />
Le terapia della mastite si può effettuare con degli antibiotici.<br />
Nelle donne affette da cancro al seno si eseguono dei cicli di chemioterapia ed eventualmente l'operazione chirurgica di asportazione di una parte del seno (quadrantectomia).<br />
La maggior parte dei tumori al seno si verifica nel quadrante superiore esterno del seno.<br />
<br />
<br />
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;"><span style="border: 0px; color: #00b0f0; font: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Gli interventi chirurgici</span></strong></div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Prima di un intervento chirurgico, è opportuno ottenere la diagnosi citologica o istologica: quando questo non è possibile, il primo atto dell’intervento deve essere l’invio di un campione al laboratorio per l’esame istologico estemporaneo: l’intervento può proseguire solo dopo la conferma istologica che si tratta di un tumore maligno.</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Gli interventi chirurgici sono di due categorie: quelli che comportano la conservazione della mammella (interventi conservativi) e quelli che comportano l’asportazione di tutta la mammella (mastectomie).</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Entrambe le categorie hanno intento radicale, cioè sono indirizzate a rimuovere totalmente la malattia locale.<br />Gli interventi conservativi, seguiti da radioterapia, hanno la stessa efficacia degli interventi ampiamente demolitivi in uso nel passato.</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Durante un intervento conservativo, l’esame estemporaneo (nel corso dell’intervento) del pezzo, da parte dell’anatomopatologo, è necessario per stabilire se il tumore infiltra la ghiandola apparentemente sana: infatti, l’intervento deve essere radicale, cioè non lasciare tessuto tumorale.</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
La quantità di tessuto mammario che è necessario asportare dipende:<br />• dal tipo di tumore;<br />• dalle dimensioni e dalla posizione del tumore nell’ambito della mammella;<br />• dalla quantità di “margine libero” (ghiandola non infiltrata dal tumore) richiesta per la radicalità;<br />• dalle dimensioni della mammella.</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Gli interventi conservativi e le mastectomie possono essere associati alla biopsia del linfonodo sentinella o alla linfoadenectomia ascellare (asportazione dei linfonodi dell’ascella).<br />Interventi conservativi</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Tumorectomia</strong></div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
E’ un intervento limitato alla semplice asportazione della porzione di ghiandola che contiene il tumore, assieme ad una porzione di circostante di ghiandola non infiltrata. La cute può essere compresa nell’asportazione, se il tumore è molto superficiale.<br />E’ indicato in situazioni particolari, come i tumori a lenta crescita della quarta età o quando le caratteristiche biologiche del tumore lo consentono.</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
<strong style="border: 0px; font-family: inherit; font-size: inherit; font-stretch: inherit; font-style: inherit; font-variant: inherit; line-height: inherit; margin: 0px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">Quadrantectomia</strong></div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Questo è attualmente l’intervento conservativo più praticato ed è stato messo a punto per la prima volta in Italia. E’ indicato nei tumori di piccole dimensioni, quali quelli individuati negli screening mammografici.</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Consiste nell’asportazione di un ampio settore di ghiandola mammaria con la cute soprastante e la fascia del muscolo grande pettorale al di sotto della ghiandola. La quadrantectomia viene effettuata con un’incisione cutanea a losanga con asse maggiore radiale.</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Per i tumori posti subito dietro l’areola (retroareolari), è necessario asportare un cilindro di tessuto comprendente l’areola, il tumore e la fascia del muscolo pettorale.<br />L’asportazione del parenchima mammario deve includere i dotti galattofori compresi fra il tumore e il capezzolo.</div>
<div style="background-color: #fdfdfd; border: 0px; color: #666666; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 12px; font-stretch: inherit; font-variant-east-asian: inherit; font-variant-numeric: inherit; line-height: inherit; margin-bottom: 8px; padding: 0px; vertical-align: baseline;">
Perifericamente è sufficiente un margine di 2 cm.</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-87690176263154054072018-03-18T04:46:00.002-07:002018-07-18T21:04:00.615-07:00Noduli al seno - diagnosi e testiomonianza di una pazienteI noduli al seno sono un disturbo frequente e possono avere diverse cause.<br />
Anche se la maggior parte dei noduli non provoca il carcinoma alla mammella, le alterazioni insolite della ghiandola mammaria dovrebbero essere controllate da un medico appena possibile<br />
<br />
Ci sono diversi tipi di noduli benigni al seno.<br />
<!--Ads1--><br />
A seconda del tipo possono avere un aspetto o una consistenza diversi.<br />
<br />
<br />
Presenza di un nodulo<br />
• Verificare i caratteri :dimensioni in cm
consistenza più o meno dura,
margini netti o sfumati ,mobilità rispetto al
piano profondo muscolo- scheletrico e alla
cute (dimpling)<br />
• Ricercare eventuale fluttuazione se il
nodulo si pensi sia una cisti (in tal caso si
procede subito con l’agocentesi)<br />
<br />
Esame clinico essenziale<br />
• Simmetria mammella in posizione eretta<br />
• Palpazione in posizione seduta e distesa<br />
• Identificare presenza di noduli<br />
• Esaminare la cute,l’areola e l’ascella<br />
• Esaminare il capezzolo e provocare
eventuali secrezioni<br />
<br />
<br />
Testimonianza di un paziente<br />
<br />
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">1. Mantenere la calma, cercare di essere lucide</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"> perché un nodulo al seno non significa necessariamente un tumore maligno.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">2. Non perdere tempo e prenotare una mammografia ed ecografia velocemente (qualche settimana di attesa, non di più)</span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">3. Fare la biopsia nel caso vi sia un dubbio sulla malignità del tumore. A volte, come nel mio caso, vi propongono l'ago aspirato. </span><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Che differenza c'è? L'ago aspirato vi dirà semplicemente se il vostro tumore è maligno o benigno. Per avere altre informazioni più approfondite sulla tipologia di tumore che vi ha colpito, bisognerà attendere l'intervento di rimozione del tumore e il successivo esame istologico.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Nel caso della biopsia, invece, si preleva del tessuto. In questo modo è possibile ricavare più informazioni sul tumore rispetto a quelle che si ottengono con l'ago aspirato. Ecco perchè il mio consiglio è di scegliere sempre la biopsia, se è possibile.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">4. Andare dal medico di base e dirgli cosa vi sta accadendo e chiedergli dove si trova il centro di cura dei tumori più vicino a voi. </span><br /><span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">5. Se potete, scegliete sempre un istituto specializzato nella cura dei tumori, che vi permetta di essere seguiti nella fase iniziale dal chirurgo (che appartenga ad una c.d. brest unit) e nella fase successiva, dall'oncologo senologo.<br />Ripeto, chirurgo ed oncologo devono essere senologi, ovvero occuparsi solo di tumore al seno!</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Il chirurgo deciderà se:</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">A) togliervi solo il tumore (tumorectomia)</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">B) fare una quadrantectomia (togliere un quadrante del seno)</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">C) fare la mastectomia (togliere il seno)</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Se il chirurgo ha in mano la biopsia (anziché l'ago aspirato) avrà più informazioni sul vostro tumore e quindi potrà consigliarvi meglio su quale intervento scegliere.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">Se si tratta di quadrantectomia, potete anche chiedere che vi rendano "simmetrico" anche l'alltro seno. Avrete quindi due seni più simili.</span><br /><span style="font-family: Arial;">6. Preparate una lista di domande da fare al chirurgo prima dell'intervento e poi all'oncologo dopo l'intervento e non abbiate mai paura di fare domande idiote.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;">7. Una volta fatto l'intervento, dovrete attendere 15 gg circa aver avere i risultati dell'esame istologico. Una volta ritirato, dovete rivolgervi all' oncologo. Ripeto ancora, cercate un oncologo senologo. E' fondamentale che abbia qualche anno di esperienza ma anche i giovani sono pignoli e competenti.</span></div>
<div style="background-color: white; color: #333333; font-family: Arial, Tahoma, Helvetica, FreeSans, sans-serif; font-size: 14.85px; text-align: justify;">
<span style="font-family: Arial, Helvetica, sans-serif;"><br /></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-61020659835138855722018-03-18T04:44:00.002-07:002018-10-23T22:54:43.672-07:00Grado dei tumori<br />
<a href="https://www.blogger.com/null" name="Qual è il grado del tumore?"></a><br />
<h2>
Qual è il grado del tumore?</h2>
Lo stadio tumorale è la descrizione di un carcinoma basata sull'analisi al microscopio delle cellule e del tessuto anomalo. Indica la velocità con cui un tumore cresce e diffonde.<br />
<!--Ads6--><br />
Se l'organizzazione tissutale e le caratteristiche delle cellule tumorali sono simili a quelle del tessuto normale, il tumore è detto "ben differenziato".<br />
Questo tumore cresce e si diffonde più lentamente rispetto ai tumori "indifferenziati" o "scarsamente differenziati" che hanno delle cellule anomale e hanno alterato la struttura del tessuto normale.<br />
I medici assegnano un “grado” numerico alla maggior parte dei tumori in base a queste differenze che si notano al <a href="https://it.wikipedia.org/wiki/Microscopio" rel="noopener nofollow" target="_blank">microscopio</a>.<br />
I fattori utilizzati per determinare il grado del tumore possono variare a seconda del tipo di cancro.<br />
Il grado del tumore non è lo stadio tumorale.<br />
Lo stadio si riferisce alla dimensione e/o misura (1 cm di diametro ad esempio) del tumore originale (primario) e stabilisce se le cellule tumorali si sono diffuse nel corpo.<br />
Lo stadio del cancro si basa su dei fattori come per esempio la localizzazione e le dimensioni del tumore primario, il coinvolgimento dei <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/linfonodo-sentinella/" rel="nofollow" title="Linfonodo sentinella">linfonodi sentinella</a> (la diffusione del tumore <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattia/metastasi-ai-linfonodi/">ai linfonodi</a> vicini) e il numero di neoplasie presenti.<br />
<!--Ads5--><br />
<br />
<h2>
Classificazione del grado dei tumori</h2>
I sistemi di classificazione dipendono dal tipo di cancro.<br />
In generale, i tumori sono classificati come grado 1, 2, 3 o 4 a seconda dell'estensione dell'anomalia.<br />
Nei tumori di grado 1, le cellule e l'organizzazione del tessuto tumorale sono simili a quelle normali. Questi carcinomi crescono e si diffondono lentamente.<br />
Al contrario, le cellule e i tessuti dei tumori di grado 3 e 4 sono molto diverse da quelli normali.<br />
I tumori di grado 3 e 4 crescono e si diffondono più rapidamente rispetto a quelli di grado inferiore.<br />
Se non si specifica il sistema di classificazione per un tumore, generalmente si utilizza il seguente:<br />
<ul>
<li>GX: il grado non può essere valutato (grado indeterminato);</li>
<li>G1: ben differenziato (basso grado);</li>
<li>G2: moderatamente differenziato (grado intermedio);</li>
<li>G3: scarsamente differenziato (alto grado);</li>
<li>G4: indifferenziato (alto grado).</li>
</ul>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-47982533661343258152018-03-17T01:28:00.001-07:002018-10-23T22:54:58.187-07:00Fibroadenoma - diagnosi e terapia<h2>
<span style="font-size: small;">Diagnosi del fibroadenoma</span></h2>
Di solito, si effettua una valutazione tripla che prevede:<br />
1. <strong>Esame clinico</strong>: palpazione del seno e dell'ascella.<br />
2. <strong>Esami strumentali</strong>: mammografia che è la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/radiografia-torace-braccio-e-gamba/" rel="nofollow" title="La radiografia alle ossa e al torace">radiografia</a> al seno. Questa può mostrare delle microcalcificazioni che possono indicare il cancro quando si sviluppano nelle zone di proliferazione delle cellule.<br />
Il 10-15% dei tumori non è localizzato con la mammografia.<br />
<br />
L'ecografia utilizza delle onde sonore ad alta frequenza per analizzare il tessuto mammario. L'eco dalle onde sonore è convertito in un'immagine. L'ecografia mammaria può distinguere tra noduli solidi e liquidi.<br />
<br />
<br />
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
<strong style="box-sizing: border-box;">Cisti o fibroadenoma: sintomi, diagnosi e cura</strong></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
Con il termine “<strong style="box-sizing: border-box;">nodulo</strong>” s’intende un<em style="box-sizing: border-box;"> bersaglio</em> ben definibile da un punto di vista clinico, ecografico e mammografico, anche se resta comunque una valutazione aspecifica, fine a se stessa.</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
Infatti,<strong style="box-sizing: border-box;"> regola n°1</strong>: quando a seguito di una visita senologica o di un esame Rx mammografco ed Ecografico, vengono individuati uno o più noduli non bisogna pensare subito ad un carcinoma. Anzi, esiste una notevole differenza tra <strong style="box-sizing: border-box;">noduli cistici</strong> (o <em style="box-sizing: border-box;">fibroadenoma</em>) e <strong style="box-sizing: border-box;">solidi</strong>, come pure tra <strong style="box-sizing: border-box;">noduli solidi maligni </strong>e <strong style="box-sizing: border-box;">noduli solidi benigni</strong>.</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
I <strong style="box-sizing: border-box;">noduli</strong> che il più delle volte vengono individuati, non sono tumori maligni, ma sono identificati come <strong style="box-sizing: border-box;">fibroadenomi,</strong> ossia<strong style="box-sizing: border-box;"> formazioni benigne, </strong>frequenti soprattutto nelle donne giovani (20-40 anni).</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
<span class="gptslot" data-adunitid="4" data-lazy="true" style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px !important; text-align: center;"></span></div>
<div data-google-query-id="CJywr96iqtwCFZIHvAodnyMLfQ" id="gpt-slot-5" style="box-sizing: border-box;">
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</div>
<br />
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
Per<strong style="box-sizing: border-box;"> fibroadenoma</strong> s’intende una <strong style="box-sizing: border-box;">massa fibrosa</strong> che può essere avvertita o meno al tatto, presentando comunque caratteristiche inconfondibili, come i <strong style="box-sizing: border-box;">contorni lisci e regolari</strong>, nonchè una<strong style="box-sizing: border-box;"> forma tonda</strong>, una <strong style="box-sizing: border-box;">durevolezza</strong> consistente, spesso <strong style="box-sizing: border-box;">dolente </strong>alla palpazione, ma in particolar modo <strong style="box-sizing: border-box;">mobile</strong> tra le dita tanto da venir definito dagli anglosassoni “<em style="box-sizing: border-box;">Breast mouse”</em> (il topolino della mammella).</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
[Si tenga presente che non necessariamente un <strong style="box-sizing: border-box;">fibroadenoma mammario</strong> debba presentarsi tutte con queste caratteristiche contemporaneamente, la non dolorabiltà o la non netta delineazione dei margini, non debbono escludere tale diagnosi]</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
La <strong style="box-sizing: border-box;">classificazione del fibroadenoma</strong> utilizzata è la seguente:</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
<strong style="box-sizing: border-box;">C5:</strong> reperto positivo per cellule tumorali maligne (tappeto di cellule tumorali inequivocabilmente maligne, già riconoscibile a piccolo ingrandimento) con predittività positiva pressoché assoluta (> 99%);<br />
<strong style="box-sizing: border-box;">C4: </strong>reperto sospetto, con indicazione perentoria alla biopsia chirurgica;</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
<span class="gptslot" data-adunitid="4" data-lazy="true" style="box-sizing: border-box; margin-bottom: 20px !important; text-align: center;"></span></div>
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</div>
<br />
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
<strong style="box-sizing: border-box;">C3:</strong> reperto dubbio, lesione probabilmente benigna, ma presenza di atipie;<br />
<strong style="box-sizing: border-box;">C2: </strong>reperto negativo per cellule tumorali;<br />
<strong style="box-sizing: border-box;">C1:</strong> reperto inadeguato per un giudizio diagnostico (prelievo su focolaio di microcalcificazioni probabilmente benigne in mammella adiposa).</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: Merriweather; font-size: 18px; line-height: 30px; text-align: justify;">
<br /></div>
<div class="td-post-content" style="box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: Montserrat; font-size: 15px; line-height: 26px; margin-top: 21px; padding-bottom: 16px;">
<div style="box-sizing: border-box;">
<h2 style="box-sizing: border-box; color: #111111; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 27px; font-weight: 400; line-height: 38px; margin: 30px 0px 20px;">
<span id="Terapia" style="box-sizing: border-box;">Terapia</span></h2>
<div style="box-sizing: border-box; line-height: 26px; margin-bottom: 26px; word-wrap: break-word;">
Per eliminare un fibroadenoma al seno è necessario un intervento chirurgico, ma spesso si decide di non operare visto che il tumore benigno non è una minaccia nella maggior parte dei casi e per questo l’intervento risulta spesso superfluo. L’intervento risulta superfluo soprattutto se la diagnosi ha confermato che si tratta di un fibroadenoma semplice.</div>
<div style="box-sizing: border-box; line-height: 26px; margin-bottom: 26px; word-wrap: break-word;">
I fibroadenomi semplici possono addirittura ridursi o scomparire con l’avanzare dell’età quindi l’intervento esporrebbe la paziente ad un rischio inutile. I fibroadenomi semplici sono dei tumori benigni non infiltrativi e non metastatizzanti e che mantengono dimensioni ridotte.</div>
<div style="box-sizing: border-box; line-height: 26px; margin-bottom: 26px; word-wrap: break-word;">
L’intervento chirurgico si effettua solo se dagli esami risultano dei dubbi sulla benignità della massa del fibroadenoma. Se la massa ha delle anomalie l’intervento risulta necessario soprattutto se si tratta di un fibroadenoma complesso valutato come pericoloso.</div>
<div style="box-sizing: border-box; line-height: 26px; margin-bottom: 26px; word-wrap: break-word;">
Il fibroadenoma si elimina con una lumpectomia o tramite una biopsia escissionale. Si procede con una piccola incisione e all’asportazione del nodulo. Una volta prelevato viene sottoposto ad accurata analisi in laboratorio e se ne viene confermata la malignità si procederà con la lumpectomia.</div>
<div style="box-sizing: border-box; line-height: 26px; margin-bottom: 26px; word-wrap: break-word;">
In seguito saranno necessari anche dei cicli di chemioterapia e radioterapia e in alcuni casi anche un secondo intervento. La <strong style="box-sizing: border-box;">lumpectomia</strong> è un intervento invasivo, ma che a volte risulta necessario per scongiurare rischi peggiori per la salute.</div>
<div style="box-sizing: border-box; line-height: 26px; margin-bottom: 26px; word-wrap: break-word;">
Un altro metodo è la <strong style="box-sizing: border-box;">crioablazione</strong> che prevede l’utilizzo di una criosonda che congela i tessuti sospetti. Lo shock termico provoca la morte delle cellule tumorali. La procedura si svolge in anestesia locale, ma non consente di analizzare la massa sospetta che dopo il congelamento non viene asportata.</div>
<div style="box-sizing: border-box; line-height: 26px; margin-bottom: 26px; word-wrap: break-word;">
La terapia a ultrasuoni è un altro metodo per il trattamento del fibroadenoma. Le onde a ultrasuoni ad alta intensità vanno a distruggere le cellule tumorali, ma anche in questo caso la procedura non consente di analizzare il tessuto tumorale.</div>
<h2 style="box-sizing: border-box; color: #111111; font-family: Roboto, sans-serif; font-size: 27px; font-weight: 400; line-height: 38px; margin: 30px 0px 20px;">
<span id="Prognosi_per_il_fibroadenoma_al_seno" style="box-sizing: border-box;">Prognosi per il fibroadenoma al seno</span></h2>
<div style="box-sizing: border-box; line-height: 26px; margin-bottom: 26px; word-wrap: break-word;">
In genere il fibroadenoma mammario è innocuo e ha prognosi positiva. Nonostante i rischi siano ridotti è comunque consigliabile tenerlo sotto controllo sottoponendosi periodicamente a dei controlli diagnostici. Questo perché possono insorgere alcune forme di fibroadenoma complesso che potrebbero mutare in un tumore al seno maligno.</div>
<div style="box-sizing: border-box; line-height: 26px; margin-bottom: 26px; word-wrap: break-word;">
Se pensi di avere un fibroadenoma al seno contatta subito il tuo medico. Non bisogna mai sottovalutare i noduli o i fibroadenomi del seno perché potrebbero rappresentare un pericolo anche serio per la salute. Fare l’autopalpazione periodicamente è un buon metodo per scoprire in tempo i cambiamenti del seno che potrebbero essere pericolosi per la salute. Una diagnosi precoce è fondamentale per avere una prognosi positiva.</div>
<div style="box-sizing: border-box; line-height: 26px; margin-bottom: 26px; word-wrap: break-word;">
<br /></div>
</div>
</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-76798471183822395472018-03-17T01:27:00.003-07:002018-10-23T22:55:07.032-07:00Fibroadenoma alla mammellaIl fibroadenoma è un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattia/tumore-al-seno/" rel="nofollow" title="Tumore al seno">tumore al seno</a> benigno formato sia dal tessuto ghiandolare mammario sia dal tessuto stromale (connettivo).<br />
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<strong style="background-color: white; border: 0px; color: #333333; font-family: Arial, Helvetica, sans-serif; font-size: 13.2px; margin: 0px; padding: 0px; text-align: justify;">Fibroadenoma.</strong><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;"> Compare nelle donne giovani soprattutto tra i 20 e i 25 anni. È una lesione comune, ben circoscritta e indipendente dal tessuto mammario circostante; talora è multiplo. La crescita sembra essere favorita dagli estrogeni come nel caso della displasia mammaria (le due lesioni possono essere perciò associate): nel corso della gravidanza possono aumentare di volume. Il diametro è in genere variabile da 1 a 3 cm; per diametri superiori a 5-6 cm si parla di fibroadenoma gigante. Sono tumori misti sebbene la componente prevalente sia quella fibrosa; se il tessuto fibroso cresce intorno ai dotti si parla di fibroadenoma pericanalicolare (il tumore è in tal caso particolarmente duro); se il tessuto fibroso cresce all'interno dei dotti causando una loro distorsione si parla di fibroadenoma intracanalicolare (il tumore è in tal caso più soffice e voluminoso).</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;">L'aspetto clinico e l'ecografia sono in genere significativi per cui non è quasi mai necessaria una biopsia a scopo diagnostico.</span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: "arial" , "helvetica" , sans-serif; font-size: 13.2px; text-align: justify;">Il trattamento prevede l'escissione del fibroadenoma a causa della sua tendenza a crescere e per un'ulteriore conferma diagnostica. Si può soprassedere alla chirurgia se il diametro è inferiore a 2 cm o se il reperto è da lungo tempo stazionario purché si eseguano controlli clinici periodici con eventuale mammografia.</span><br />
<h2>
Il fibroadenoma, è un nodulo assolutamente benigno e pertanto una sua eventuale asportazione chirurgica viene usualmente e preferibibilmente differita ad allattamento terminato.<br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 15px; font-weight: 400; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "verdana" , "geneva" , sans-serif; font-size: 15px; font-weight: 400; text-align: justify;">L’indicazione alla asportazione chirurgica viene attualmente posta, non tanto in base alle dimensioni assolute, come avveniva in un recente passato in cui si assumeva come soglia 2 cm, quanto piuttosto in base alla tendenza all’accrescimento più o meno rapido rispetto al primo momento dell’osservazione o in base ad eventuali valutazioni di natura estetica o di fastidio/dolore soggettivo.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 15px; font-weight: 400; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "verdana" , "geneva" , sans-serif; font-size: 15px; font-weight: 400; text-align: justify;">Avendo infine terminato l’allattamento circa una settimana fa, è consigliabile attendere almeno altri 15 giorni, compatibilmente con le liste di attesa, prima di sottoporsi all’intervento, che ad ogni modo non comprometterà un futuro allattamento.</span><br style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: Verdana, Geneva, sans-serif; font-size: 15px; font-weight: 400; text-align: justify;" /><span style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #222222; font-family: "verdana" , "geneva" , sans-serif; font-size: 15px; font-weight: 400; text-align: justify;">Circa infine la sensazione di tensione e di gonfiore e le secrezioni che ha notato recentemente, e che potrebbero tra l’altro proseguire anche a lungo, presumibilmente rientrano nei normali processi di “assestamento” mammario, fatte salve eventuali evoluzioni, in termini di arrossamento, vivo dolore e febbre, che vanno valutate direttamente.</span></h2>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-59086304199318025072018-03-14T15:49:00.001-07:002018-07-18T20:53:54.508-07:00Dolore mammario in gravidanza - menopausa e con l'ovulazione<h2>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #5f6569; font-family: "Roboto Slab"; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 24px; margin-bottom: 20px;">
A molte donne capita talvolta di sentire un indolenzimento al seno in quella che è scientificamente conosciuta come mastalgia. Ciò avviene specialmente in prossimità dell’arrivo del primo giorno di ciclo mestruale o durante la gravidanza. Nella maggior parte dei casi, si tratta di un disturbo naturale per il quale non è necessario preoccuparsi troppo.</div>
<div class="code-block code-block-10" style="background-color: white; box-sizing: border-box; clear: both; color: #5f6569; font-family: "Roboto Slab"; font-size: 16px; font-weight: 300; margin: 8px auto; text-align: center;">
<ins class="adsbygoogle" data-ad-client="ca-pub-1434722739117048" data-ad-slot="6733929481" data-adsbygoogle-status="done" style="box-sizing: border-box; display: inline-block; height: 0px; width: 300px;"><ins id="aswift_0_expand" style="background-color: transparent; border: none; box-sizing: border-box; display: inline-table; height: 0px; margin: 0px; padding: 0px; position: relative; visibility: visible; width: 300px;"><ins id="aswift_0_anchor" style="background-color: transparent; border: none; box-sizing: border-box; display: block; height: 0px; margin: 0px; opacity: 0; overflow: hidden; padding: 0px; position: relative; visibility: visible; width: 300px;"><iframe allowfullscreen="true" allowtransparency="true" frameborder="0" height="250" hspace="0" id="aswift_0" marginheight="0" marginwidth="0" name="aswift_0" scrolling="no" style="border-style: none; border-width: initial; box-sizing: border-box; height: 250px; left: 0px; position: absolute; top: 0px; width: 300px;" vspace="0" width="300"></iframe></ins></ins></ins></div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #5f6569; font-family: "Roboto Slab"; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 24px; margin-bottom: 20px;">
È stato verificato che la percentuale di donne che soffre di dolore al seno <strong style="box-sizing: border-box;">si aggira intorno all’80%.</strong> Nel periodo delle mestruazioni nel corpo femminile aumenta notevolmente il livello di <strong style="box-sizing: border-box;">estrogeni</strong>. Proprio questo innalzamento, infatti, provoca la sgradevole sensazione di indolenzimento al seno. Esso può manifestarsi in modo più o meno forte a seconda del soggetto interessato.</div>
<div style="background-color: white; box-sizing: border-box; color: #5f6569; font-family: "Roboto Slab"; font-size: 16px; font-weight: 300; line-height: 24px; margin-bottom: 20px;">
Questa condizione può rivelarsi <strong style="box-sizing: border-box;">molto fastidiosa</strong> e influenzare negativamente l’umore. Scopriamo meglio di cosa si tratta e come fronteggiarla con l’aiuto di ingredienti naturali e rimedi casalinghi semplici ed economici.</div>
<div class="code-block code-block-4" style="background-color: white; box-sizing: border-box; clear: both; color: #5f6569; font-family: "Roboto Slab"; font-size: 16px; font-weight: 300; margin: 8px auto; text-align: center;">
<div data-smartplay-instance-id="0" id="SMARTCLIP" style="box-sizing: border-box; height: 0px; overflow: hidden; position: relative; transition: height 0.5s;">
<div id="SMARTCLIP-backdrop" style="border: 0px; box-sizing: border-box; height: 351px; left: 0px; margin: 0px; pointer-events: none; position: absolute; top: 0px; width: 623px;">
</div>
<iframe frameborder="0" id="SMARTCLIP-frame" scrolling="no" style="border-style: initial; border-width: 0px; box-sizing: border-box; height: 351px; left: 0px; margin: 0px; position: absolute; top: 0px; width: 623px;"></iframe></div>
</div>
<div style="background-color: white; border-radius: 0px !important; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: "Source Sans Pro"; font-size: 18px; font-weight: 400; margin-bottom: 10px; outline: 0px !important;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border-radius: 0px !important; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: "Source Sans Pro"; font-size: 18px; font-weight: 400; margin-bottom: 10px; outline: 0px !important;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; border-radius: 0px !important; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: "Source Sans Pro"; font-size: 18px; font-weight: 400; margin-bottom: 10px; outline: 0px !important;">
Il dolore al seno si manifesta frequentemente qualche giorno prima dell’ovulazione e\o durante la mestruazione, molte donne riferiscono di sentire i seni più duri e dolenti e questo è facilmente imputabile alle modificazioni ormonali del ciclo ovarico.</div>
<div style="background-color: white; border-radius: 0px !important; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: "Source Sans Pro"; font-size: 18px; font-weight: 400; margin-bottom: 10px; outline: 0px !important;">
È altrettanto vero che questo disturbo è spessissimo il primo sintomo della gravidanza, e la mancata mestruazione è il segno che ne da’ conferma.</div>
<div style="background-color: white; border-radius: 0px !important; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: "Source Sans Pro"; font-size: 18px; font-weight: 400; margin-bottom: 10px; outline: 0px !important;">
La ghiandola mammaria inizia la sua modificazione proprio durante il primo trimestre di gestazione, sotto l’effetto del progesterone i seni si modificano in dimensione e consistenza.</div>
<div style="background-color: white; border-radius: 0px !important; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: "Source Sans Pro"; font-size: 18px; font-weight: 400; margin-bottom: 10px; outline: 0px !important;">
Anche i capezzoli variano notevolmente: tendono a estroflettersi e possono risultare più sensibili. L’areola, la zona attorno al capezzolo, cambia di tonalità, si fa più scura, può aumentare di dimensione e alcune donne notano dei piccoli rigonfiamenti in questa zona. Sono i tubercoli di Montgomery, importantissimi poiché rilasciano una sostanza sebacea che rende elastica e morbida la pelle del capezzolo e dell’areola stessa preparandoli alla futura suzione del bambino (tutte le preparazioni del capezzolo in gravidanza sono superflue, il nostro corpo sa già cosa deve fare! Non strofinatevi i capezzoli col guanto di crine di cavallo, lasciamo agli equini i loro capelli!)</div>
<div style="background-color: white; border-radius: 0px !important; box-sizing: border-box; color: #333333; font-family: "Source Sans Pro"; font-size: 18px; font-weight: 400; margin-bottom: 10px; outline: 0px !important;">
<br /></div>
</h2>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-45290672302124214742018-03-14T15:46:00.000-07:002018-10-23T23:02:33.288-07:00Dolore alla mammella<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
L'espressione "dolore al seno" si utilizza comunemente per indicare una generica dolorabilità alle mammelle. Tipico delle donne, il dolore al seno è un sintomo estremamente soggettivo, variabile da una semplice tensione mammaria ad un dolore acuto, intenso e penetrante.<br />
Scientificamente definito mastodinìa, il dolore al seno preoccupa (spesso in misura eccessiva) le donne: non è infatti un caso che oltre la metà delle visite senologiche venga prenotata proprio a causa di un generico dolore al seno. Oltre alla causa che la provoca, la mastodinìa può assumere connotazioni differenti in base alla percezione soggettiva del dolore.</div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
A causa delle sue implicazioni psico-fisiche, la mastodinìa mette a dura prova la tranquillità della paziente, risultando uno dei dolori più emblematici per il mondo femminile. Di fatto, le pazienti finiscono spesso con l'abbinare un particolare ed inconsueto dolore al seno a condizioni morbose a dir poco catastrofiche: erroneamente, molte donne tormentate da un dolore mammario sono convinte di essere colpite da una forma neoplastica (tumore) quando, in realtà, il sintomo potrebbe essere il semplice risultato di un'alterazione ormonale.<br />
Ad ogni modo, per la serenità della donna, si consiglia sempre una visita di controllo da uno specialista, che potrà redigere una corretta diagnosi e prescrivere la terapia più indicata.<br />
Obiettivo di quest'articolo è conoscere un po' più da vicino questo problema, analizzandone i <a href="https://www.my-personaltrainer.it/sintomi/" rel="nofollow" style="color: #1a9cac; text-decoration-line: none;">sintomi</a> e dandone una prima interpretazione.</div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<div style="background-color: white; font-family: Lato, sans-serif; font-size: 16px; margin-right: 5px;">
<br /></div>
<span style="background-color: white; clip: rect(0px , 0px , 0px , 0px); font-family: "lato" , sans-serif; font-size: 16px; height: 1px; left: -999999px; overflow: hidden; position: absolute; top: auto; width: 1px;"><br />Tratto da https://www.my-personaltrainer.it/benessere/dolore-al-seno.html</span><br />
<br />
<a href="https://www.blogger.com/null" name="Rimedi naturali per il dolore al seno"></a><br />
<h4 style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #405261; font-family: Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 1.5rem; font-weight: 500; line-height: 1.1; margin-bottom: 0.5rem; margin-top: 0px; word-wrap: break-word;">
Dolore non significa per forza tumore</h4>
<div style="background-color: white; box-sizing: inherit; color: #405261; font-family: Roboto, Helvetica, Arial, sans-serif; font-size: 14px; line-height: 1.5rem; margin-bottom: 1.8rem; word-wrap: break-word;">
Il dolore al seno (<span style="box-sizing: inherit; font-weight: bolder; word-wrap: break-word;">mastodinia o mastalgia</span>) è un sintomo molto frequente sia nelle donne in età fertile sia in menopausa. Nel primo caso è la sintomatologia tipica della sindrome premestruale: è un dolore ciclico e compare qualche giorno prima dell’arrivo delle mestruazioni, comunemente si accompagna a tensione o gonfiore della ghiandola mammaria. Può manifestarsi con una semplice sensazione di pesantezza, come un dolore sordo e continuo oppure si può presentare con fitte pungenti e trafittive, tipo stilettata. Di norma si risolve spontaneamente durante i primi giorni del flusso, di pari passo anche la tensione e il gonfiore si attenuano fino a scomparire. In alcune pazienti il dolore può presentarsi anche in concomitanza dell’ovulazione. La sintomatologia dolorosa può insorgere o accentuarsi anche con l’assunzione della pillola anticoncezionale, in questo caso di solito cessa nel giro di qualche mese o cambiando tipo di pillola.</div>
<div>
<br /></div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-33929694102073941392018-03-06T05:06:00.004-08:002018-10-23T23:02:55.946-07:00Siti della galassia fisioterapiarubieraQuando ho iniziato il mio progetto editoriale ho creato una serie di siti in italiano e soprattutto nelle lingue straniere:<br />
<br />
<a href="https://www.fisioterapiareggio.com/" rel="nofollow">http://www.fisioterapiareggio.com/</a><br />
<a href="https://www.fisioterapiapertutti.com/" rel="nofollow">http://www.fisioterapiapertutti.com/</a><br />
www.fisioterapiarubiera.com<br />
<br />
Visto il successo del primo sito italiano ho pensato di continuare così<br />
Naturalmente ci sono le pagine facebook, google + e pinterest.<br />
Ci sono tonnellate di testo da leggere e ricordate: non diamo informazioni, ma spiegazioni e soluzioni!<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-2055030762325333662014-10-30T23:13:00.002-07:002018-10-23T23:18:07.821-07:00Borsite del ginocchio<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Cos'è la borsite del ginocchio?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Borsite significa <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infiammazione-causa-e-sintomi/" rel="nofollow" target="_blank">infiammazione </a>della borsa sierosa, cioè una piccola struttura chiusa con all'interno del <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-ginocchio/sinovite-infiammazione-gonfio/" rel="nofollow" target="_blank">liquido sinoviale</a>.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Questa borsa serve per favorire lo scorrimento di tendini e legamenti. </span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Se la borsa si infiamma, cresce la produzione di liquido sinoviale, quindi aumenta il volume fino a formare una bolla visibile a occhio nudo.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">In certi casi si lesionano alcuni vasi sanguigni presenti all'interno della borsa e riversano del sangue all'interno che si accumula formando un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/problemi-circolazione/ematoma-muscolare/" rel="nofollow" target="_blank">ematoma</a>, questo è il caso della borsite emorragica.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La borsa del ginocchio è tra quelle che più facilmente va incontro ad infiammazione, insieme a quella della spalla, del gomito e dell'anca.</span></span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">La borsite infiammatoria è provocata da un infiammazione ed è la più frequente, questa può essere:</span></div>
<ul>
<li><div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px; text-indent: -18pt;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">da sovraccarico se è provocata da attività ripetitive non fisiologiche;</span></div>
</li>
<li><div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px; text-indent: -18pt;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">chimica se è causata da certe sostanze;</span></div>
</li>
<li><div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px; text-indent: -18pt;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">settica se è la conseguenza da un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infezione/" rel="nofollow" target="_blank">infezione batterica o virale</a>.</span></div>
</li>
</ul>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;"><br class="Apple-interchange-newline" />Quali sono i sintomi della borsite del ginocchio?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La sintomatologia della <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-ginocchio/borsite-del-ginocchio/" rel="nofollow" target="_blank">borsite del ginocchio</a> comprende <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-ginocchio/dolore-al-ginocchio-dove-interno-esterno/" rel="nofollow" target="_blank">dolore</a>, zoppia, limitazione funzionale e <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolori-muscolari/rigidita-muscolare/" rel="nofollow" target="_blank">rigidità</a>.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Il paziente lamenta delle fitte molto intense, come delle stilettate.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">I segni sono gonfiore causato dall'aumento del liquido sinoviale, se l'infiammazione è accompagnata da infezione il ginocchio sarà rosso e caldo.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/ginocchio-gonfio/" rel="nofollow" target="_blank">tumefazione </a>può essere molto voluminosa e sembrare una palla davanti al ginocchio.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Una borsite emorragica sarà caratterizzata da un ematoma ben visibile.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Se si preme sulla borsa o si eseguono movimenti di flessione ed estensione del ginocchio si esacerbano i sintomi.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La borsite settica provoca anche la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/sintomi-della-febbre-alta/" rel="nofollow" target="_blank">febbre</a>, generalmente è presente una ferita da cui è partita l'infezione.</span></span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT"><br /></span></span>
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT"><iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/sQdr1kj9Afk" width="560"></iframe></span></span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT"><br /></span></span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Cause della borsite del ginocchio?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La borsite del ginocchio può essere provocata da una pressione continua, da un trauma diretto o microtraumi ripetuti o dalla ripetizione prolungata di alcuni gesti e movimenti.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Le persone che stanno inginocchiate tutto il giorno, per esempio i posatori e certi falegnami possono sviluppare una borsite.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Gli atleti che giocano a rugby, calcio, football o arti marziali rischiano di avere questo disturbo, anche i pallavolisti possono esserne interessati perché cadono spesso sul ginocchio.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">L'infiammazione della borsa della zampa d'oca o del semimembranoso è provocata da sovraccarico funzionale.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Tra i fattori che possono predisporre alla borsite sono le <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/immunologia-e-immunopatologia/malattie-autoimmuni/" rel="nofollow" target="_blank">malattie autoimmuni</a> come l'artrite reumatoide e la gotta.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRGOJyi00Hy40YrV2IAGn7K1IwcpEo3R5oOi0qOU8snRWeMIOUwVxGD_vBB070Dij-IC_If5B8D59XXcW8mG_AunpjKVPBDuWZFPn7glhbY-RlOf8zQKqWktE3rf57BJr0jaK0BnPwJf6m/s1600/Bursite-do-joelho.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="668" data-original-width="457" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjRGOJyi00Hy40YrV2IAGn7K1IwcpEo3R5oOi0qOU8snRWeMIOUwVxGD_vBB070Dij-IC_If5B8D59XXcW8mG_AunpjKVPBDuWZFPn7glhbY-RlOf8zQKqWktE3rf57BJr0jaK0BnPwJf6m/s320/Bursite-do-joelho.jpg" width="218" /></a></div>
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Quali sono gli esami strumentali utili per la diagnosi di borsite del ginocchio?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Generalmente l'esame clinico, l'osservazione dell'area dolente, la palpazione e l'anamnesi sono sufficienti al medico per arrivare alla diagnosi di borsite al ginocchio.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Se il dottore ritiene utile approfondire per assicurarsi che non ci siano <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/frattura-composta-e-scomposta/" rel="nofollow" target="_blank">fratture</a>, può prescrivere una <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/radiografia-torace-braccio-e-gamba/" rel="nofollow" target="_blank">radiografia </a>per accertarsi che non ci siano fratture o altri disturbi di tipo osseo.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La conferma della borsite arriva da un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/ecografia-morfologica-e-all-addome/" rel="nofollow" target="_blank">ecografia </a>muscolo-scheletrica che riesce mostra i tessuti molli: muscoli, tendini, legamenti, borse, ecc.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Il medico può prescrivere anche gli esami di laboratorio e può far analizzare il liquido interno della borsa.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Come si arriva alla diagnosi di borsite del ginocchio?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Il medico eseguirà la palpazione sulla zona infiammata, controllerà l'anamnesi, farà i test muscolari e verificherà la presenza dei segni caratteristici della patologia.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Se lo ritiene utile prescriverà degli esami strumentali (ecografia, radiografia) e degli esami di laboratorio (<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/esami-del-sangue-o-analisi/" rel="nofollow" target="_blank">esami del sangue</a>, analisi del liquido della borsa).</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La diagnosi differenziale si fa tenendo presente che il paziente potrebbe avere una frattura ossea oppure una <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/contusione-muscolare-o-trauma/" rel="nofollow" target="_blank">contusione </a>con ematoma, ma in quest'ultimo caso i sintomi sono diversi perché non c'è una riduzione dell'ampiezza del movimento.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Il medico di base può indirizzare il paziente ad un ortopedico che faccia la diagnosi e imposti la terapia.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Qual'é la terapia per la borsite del ginocchio?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La terapia varia in base al tipo di borsite di cui soffre il soggetto.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">In ogni caso, appena si presenta la patologia bisogna applicare la crioterapia o <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/ghiaccio-per-l-infiammazione/" rel="nofollow" target="_blank">ghiaccio </a>per evitare l'aggravamento dell'infiammazione.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Il ghiaccio si tiene per 20 minuti, tre volte al giorno, non serve tenerlo di più.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Se la borsite è emorragica, traumatica o infiammatoria da sovraccarico si tratta allo stesso modo, quindi con riposo, crioterapia, protezione della zona con ginocchiera per evitare ulteriori traumi.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Le terapie possibili sono:</span></span></div>
<ul>
<li><div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px; text-indent: -18pt;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">I <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/antinfiammatori-non-steroidei/" rel="nofollow" target="_blank">farmaci antinfiammatori</a> (FANS),</span></span></div>
</li>
<li><div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px; text-indent: -18pt;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">le <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/infiltrazioni-di-cortisone/" rel="nofollow" target="_blank">infiltrazioni locali di cortisone</a>,</span></span></div>
</li>
<li><div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px; text-indent: -18pt;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">la fisioterapia strumentale: <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/laserterapia/" rel="nofollow" target="_blank">Laserterapia</a> e <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/tecarterapia/" rel="nofollow" target="_blank">Tecarterapia</a></span>®<span lang="IT">;</span></span></div>
</li>
</ul>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Se le terapie non fossero sufficienti l'unica possibilità è chirurgica di pulizia ed eventualmente di rimozione della borsa.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L'intervento consiste in un incisione sulla pelle sopra alla borsa e nell'asportazione totale della borsa.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L'operazione si esegue in <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/anestesia-ed-effetti-collaterali/" rel="nofollow" target="_blank">anestesia locale</a>, non si fa in day hospital, il paziente viene ricoverato per una notte.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">In caso di borsite settica il medico può prescrivere gli <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/farmaco-antibiotico-ed-effetti-collaterali/" rel="nofollow" target="_blank">antibiotici</a>.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br />
Per qualunque dubbio chiedere al dottor. Defilippo qui nel <a href="https://forum.fisioterapiapertutti.com/index.php" rel="nofollow" target="_blank">forum</a>.</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Come si previene la recidiva in caso di borsite del ginocchio?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La prevenzione si attua cercando di evitare le situazioni che possono provocare la borsite, quindi le posizioni inginocchiate se proprio si devono mantenere, è meglio appoggiarsi su una superficie morbida come un cuscino.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Lo sport e le attività lavorative che prevedono un movimento ripetitivo per lungo tempo è meglio ridurle al minimo possibile.</span></span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT"><br /></span></span>
<br />
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Ambulatorio Privato di Fisioterapia </div>
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Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista</div>
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Tel 0522/260654 </div>
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<br /></div>
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Via Roma 18, 42048 Rubiera (RE)</div>
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<br /></div>
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Aut. Sanit. n° 3138 del 16/02/2009 Dir. San Dr. Defilippo Giovanni Medico Chirurgo</div>
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<br /></div>
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<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Che cos'é?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-piede/borsite-del-piede/" rel="nofollow" target="_blank">borsite calcaneare</a> è una patologia infiammatoria che colpisce le borse sierose relative al tallone: la borsa retrocalcaneare e la borsa sottocutanea.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Questo contenitore pieno di liquido serve per diminuire l'attrito tra i tendini e le ossa oltre a distribuire in maniera omogenea il carico sull'articolazione.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La borsa retrocalcaneare si trova nella parte dietro al tallone, tra questo e il tendine d'achille.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La borsite calcaneare consiste nell'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infiammazione-causa-e-sintomi/" rel="nofollow" target="_blank">infiammazione</a> di una borsa sierosa che si gonfia di liquido e aumenta di volume.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Il tallone è un osso fondamentale nella dinamica del cammino dato che è il primo ad appoggiare a terra e a tramettere il peso del corpo sul terreno.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Le borsiti possono essere:</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px; text-indent: -18pt;">
</div>
<ul>
<li><span style="color: #000099; font-family: "arial"; text-indent: -18pt;"><span lang="IT">·</span></span><span lang="IT" style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: 7pt; text-indent: -18pt;"> </span><span style="color: #000099; font-family: "arial"; text-indent: -18pt;"><span lang="IT">fisiche, se sono causate dal sovraccarico o dall'eccessivo sfregamento delle strutture circostanti;</span></span></li>
<li><span style="color: #000099; font-family: "arial"; text-indent: -18pt;"><span lang="IT">·</span></span><span lang="IT" style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: 7pt; text-indent: -18pt;"> </span><span style="color: #000099; font-family: "arial"; text-indent: -18pt;"><span lang="IT">chimiche, se sono provocate da alcune sostanze derivate da processi infiammatori e degenerativi dei tendini;</span></span></li>
<li><span style="color: #000099; font-family: "arial"; text-indent: -18pt;"><span lang="IT">·</span></span><span lang="IT" style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: 7pt; text-indent: -18pt;"> </span><span style="color: #000099; font-family: "arial"; text-indent: -18pt;"><span lang="IT">settiche, se sono causate da batteri come lo <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/microbiologia-e-virologia/sintomi-dellinfezione-da-stafilococco-aureo/" rel="nofollow" target="_blank">stafilococco</a>;</span></span></li>
<li><span style="color: #000099; font-family: "arial"; text-indent: -18pt;"><span lang="IT">·</span></span><span lang="IT" style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: 7pt; text-indent: -18pt;"> </span><span style="color: #000099; font-family: "arial"; text-indent: -18pt;"><span lang="IT"><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/problemi-circolazione/emorragia-interna/" rel="nofollow" target="_blank">emorragiche</a>, se accadono in seguito a traumi che riempiono di sangue la borsa.</span></span></li>
</ul>
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Quali sono le cause dalla borsite calcaneare?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Le cause principali della borsite sono i traumi, in particolare nel caso della borsa retrocalcaneare si vedono parecchi sportivi che hanno subito delle <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/distorsione-alla-caviglia/" rel="nofollow" target="_blank">distorsioni della caviglia</a> o <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/contusione-muscolare-o-trauma/" rel="nofollow" target="_blank">contusioni</a>.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Gli atleti che corrono molto: calciatori, runner, podisti, giocatori di volley o pallavolo, basket, rugby ecc. possono sviluppare questo disturbo a causa del continuo sfregmento dei tendini provocato dal movimento della caviglia.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Lo sport su terreni duri può obbligare il tallone a lavorare male per assorbire gli urti durante la corsa e i cambi di direzione.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Il cambio di calzature può causare un sovraccarico del tendine d'achille, soprattutto se si passa da scarpe con tacco alto che tengono il tendine accorciato e rilassato a scarpe da ginnastica o senza tacco che mettono in stiramento il tendine d'achille.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Anche una scarpa troppo larga o slacciata come usano spesso i giovani può causare uno strofinamento sulla zona posteriore del tallone che contribuisce a infiammare la borsa.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Gli sportivi della domenica sono altri soggetti che possono sviluppare una borsite calcaneare perché provocano delle sollecitazioni ad un tendine che non è abitutato.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Anche le patologie reumatiche possono causare una borsite calcaneare, in particolare</span></span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial"; text-indent: -18pt;"><br /></span>
<br />
<ol>
<li><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/sintomi-della-gotta-e-cause/" rel="nofollow" style="font-family: arial; text-indent: -18pt;" target="_blank">gotta</a><span style="color: #000099; font-family: "arial"; text-indent: -18pt;">;</span></li>
<li><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/sintomi-dell-artrite-reumatoide/" rel="nofollow" style="font-family: arial; text-indent: -18pt;" target="_blank">artrite reumatoide</a><span style="color: #000099; font-family: "arial"; text-indent: -18pt;">;</span></li>
<li>collagenopatie</li>
</ol>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br />
<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/A_9Mlhewm0Y" width="560"></iframe></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Quali sono i sintomi della borsite calcaneare?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Chi è affetto da borsite calcaneare avverte <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-piede/metatarsalgia-fascite-alluce-valgo/" rel="nofollow" target="_blank">dolore</a> durante il cammino, durante i movimenti della caviglia anche senza carico e alla pressione sull'infiammazione, nei casi più gravi può essere insopportabile.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Il fastidio è localizzato nella regione posteriore e superiore del <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-piede/dolore-al-tallone/" rel="nofollow" target="_blank">tallone</a> e si presenta alla pressione, durante il cammino e la corsa.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Nel caso di borsite post-traumatica è possibile avvertire dolore nei movimenti senza carico, per esempio da sdraiato.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Lo <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolori-muscolari/stiramento-muscolare/" rel="nofollow" target="_blank">stiramento</a> del polpaccio causa un allungamento del tendine d'achille, quindi può provocare fitte nei pazienti con borsite calcaneare.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="color: #000099; font-size: 14pt;">Come si arriva alla diagnosi?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;">Per la diagnosi di borsite calcaneare si fa un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/ecografia-morfologica-e-all-addome/" rel="nofollow" target="_blank">ecografia</a> al tallone, l'ecografista vede l'ispessimento della borsa che si trova dietro al calcagno.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;">Il medico cercherà i segni e i sintomi tipici del disturbo e con l'anamnesi stabilirà se il fastidio è causato dalla borsa oppure da altre patologie del piede.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;">Per qualunque domanda chiedere al Dott. Defilippo nel <a href="https://forum.fisioterapiapertutti.com/index.php" rel="nofollow" target="_blank">forum</a>.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;"><br /></span></span>
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;"><br /></span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: medium;"><b><span lang="IT">Cosa fare? </span></b></span><span style="font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="color: #000099; font-size: 14pt;">Qual'è la terapia più adatta?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;">La borsite calcaneare infiammatoria dev'essere trattata sotto tutti gli aspetti, è necessaria prevenzione di recidive, la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/infiammazione-rimedi-naturali-cura/" rel="nofollow" target="_blank">risoluzione dell'infiammazione</a> e la rimozione della causa del disturbo.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;">Uno sportivo che sovraccarica il tallone e il tendine d'Achille dovrà mettersi a riposo per un breve periodo, poi avrà bisogno di correggere la calzatura, il terreno di gioco odi inserire un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/plantare-ortopedico-per-l-appoggio-del-piede/" rel="nofollow" target="_blank">plantare</a> nella scarpa per rendere omogeneo l'appoggio del piede.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;">Se questo non fosse sufficiente il medico deciderà se iniziare una terapia antinfiammatoria a base di farmaci e <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/infiltrazioni-di-cortisone/" rel="nofollow" target="_blank">infiltrazioni</a> o la fisioterapia.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;">Se il disturbo è post-traumatico ci si concentrerà sull'infiammazione e sulla modificazione anatomica che hanno subito le ossa del piede, infatti un trauma può spostare il tallone rispetto all'astralago o alla tibia e al perone.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;">Questo slivellamenti minimo, millimetrico cambiare lo scorrimento delle ossa tra loro e mantenere l'infiammazione.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;">Se la borsite persiste per diversi giorni è opportuno andare dal medico di base o dallo specialista (fisiatra oppure ortopedico) che deciderà se prescrivere <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/antinfiammatori-non-steroidei/" rel="nofollow" target="_blank">antinfiammatori</a> o terapie fisiche (ad esempio la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/tecarterapia/" rel="nofollow" target="_blank">Tecar</a></span></span><span style="color: #000099; font-family: "arial";">®</span><span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;"> o la magnetoterapia) e manuali.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;">Una borsite provocata dal cambio di calzatura dovrà essere curata tornando alla vecchia scarpa o semplicemente inserendo un plantare che abitua il piede ad appoggiare correttamente a terra.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;">Se la causa della borsite è una patologia reumatologica come la gotta, il medico che se ne occupa è il reumatologo che consiglierà una terapia farmacologica.</span></span><br />
<span style="font-family: "arial";"><span lang="IT" style="color: #000099;"><br /></span></span>
<br />
<div style="line-height: normal;">
Ambulatorio Privato di Fisioterapia </div>
<div style="line-height: normal;">
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<br /></div>
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<b style="color: #000099; font-family: Arial;"><span style="font-size: 14pt;">Che cos'è l'artrosi della mano?</span></b></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/artrosi-alle-mani-e-alle-dita/" rel="nofollow" target="_blank">artrosi alle mani </a>è un disturbo che compare con l'età e colpisce le articolazioni tra metacarpo e le falangi, tra falange e falangina o tra l'osso trapezio e il primo metacarpo, in questo caso si dice <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-dita/rizoartrosi-del-pollice/" rel="nofollow" target="_blank">rizoartrosi</a>.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L'articolazione è formata dalle ossa e da altre strutture che si trovano tra esse o intorno a queste.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">La cartilagine è una sostanza liscia e morbida che serve per ridurre l'attrito e migliorare lo scorrimento.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Nella giuntura si trova anche una membrana sinoviale, cioè una pellicola intorno alle ossa che contiene liquido lubrificante e riduce l'attrito mentre le ossa si muovono.</span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Dopo che la cartilagine si consuma e si riduce, si notano delle alterazioni strutturali nell'articolazione, si formano zone di osso più dense e altre più porose, inoltre</span><span style="color: #000099; font-family: "arial";"> la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-ginocchio/sinovite-infiammazione-gonfio/" rel="nofollow" target="_blank">membrana sinoviale si infiamma</a>.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2cQsJtlJraq3E1ParZXXfvLNSX6S0T70aTfDafYEc7K2ut3ANw06I2QMKbUHAZpZsDbK5oCxylRuIFjq7NY7uxKZvj5Y3QEsA77i5UufyK61Cv13NrYRSkyMe-VSP7SIA8OEJzJhnin6P/s1600/rizoartrosi+rx.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="521" data-original-width="325" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEg2cQsJtlJraq3E1ParZXXfvLNSX6S0T70aTfDafYEc7K2ut3ANw06I2QMKbUHAZpZsDbK5oCxylRuIFjq7NY7uxKZvj5Y3QEsA77i5UufyK61Cv13NrYRSkyMe-VSP7SIA8OEJzJhnin6P/s320/rizoartrosi+rx.jpg" width="199" /></a></div>
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L'articolazione tra il metacarpo e la falange è colpita da artrosi soprattutto negli uomini che hanno svolto per tanti anni dei lavori manuali pesanti (muratori, falegnami, ecc.), ma causano meno disturbi e non provocano deformità.</span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">A livello estetico e doloroso è peggio l'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/sintomi-dell-artrosi/" rel="nofollow" target="_blank">artrosi</a> delle articolazioni tra le falangi perché possono deviare e sviluppare dei noduli fibrosi, in questo caso sono più colpite le femmine.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La rizoartrosi (l'artrosi tra l'osso trapezio e il primo metacarpo) si forma soprattutto nelle donne ed è più grave in una mano rispetto all'altra.</span></span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">A questo livello l'artrosi può causare più <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-dita/" rel="nofollow" target="_blank">dolore</a>, anche di notte e provoca limitazione funzionale anche grave.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Quali sono le cause dell'artrosi della mano?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">L'artrosi è una malattia idiopatica (le cause non sono conosciute) ma tanti fattori possono contribuire a degenerare l'articolazione.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">L'artrosi nasce in maniera subdola e si evolve molto lentamente, il paziente inizia a soffrire in fase avanzata quando i segni e i sintomi sono già relativamente gravi.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">L'artrosi si presenta soprattutto negli anziani perché è una conseguenza dell'invecchiamento articolare, colpisce soprattutto le donne dopo la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi-della-menopausa-e-rimedi/" rel="nofollow" target="_blank">menopausa</a>.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">I fattori che influenzano la degenerazione della giuntura sono soprattutto: il tipo di lavoro, la genetica, i traumi importanti e le <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/frattura-composta-e-scomposta/" rel="nofollow" target="_blank">fratture</a> che si curano con l'immobilizzazione prolungata.</span></span><br />
<br />
<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/j7NxpoPXiV0" width="560"></iframe></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Quali sono i sintomi dell'artrosi della mano?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">I sintomi dell'artrosi alle mani e alle dita sono: dolore, gli scrosci articolari e </span></span><span style="color: #000099; font-family: "arial";">la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolori-muscolari/rigidita-muscolare/" target="_blank">rigidità</a></span><span style="color: #000099; font-family: "arial";">, inoltre la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/mani-gonfie/" rel="nofollow" target="_blank">mano può essere gonfia</a>.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Il problema più frequentemente lamentato dal soggetto con artrosi è il dolore, soprattutto nella prima mezz'ora dal risveglio o dopo essere stato fermo per almeno un ora.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La gravità è peggiore dopo un periodo di immobilità, mentre quando l'articolazione inizia a muoversi il dolore è quasi assente, ma si avverte dopo alcuni sforzi o dopo lavori prolungati.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Nella fase più avanzata si sentono delle fitte anche a riposo e a letto.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">I sintomi si esacerbano con l'umidità o prima che piova.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">I segni visibili sono il gonfiore provocato dall'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infiammazione-causa-e-sintomi/" rel="nofollow" target="_blank">infiammazione</a> e i noduli che possono essere:</span></span><br />
<ol>
<li><span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Noduli di Heberden </span></span><span style="color: #000099; font-family: "arial";">sulle falangette (falangi distali)</span><span style="color: #000099; font-family: "arial";">,</span></li>
<li><span style="color: #000099; font-family: "arial";">Noduli di Bouchard</span><span style="color: #000099; font-family: "arial";"> a livello delle falangi prossimali.</span></li>
</ol>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Man mano che avanza l'artrosi, le articolazioni tendono a irrigidirsi e il movimento diventa limitato.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La mano si deforma perché le falangi distali o falangette si deviano lateralmente.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">In caso di rizoartrosi, il dolore può diventare molto intenso, rendendo impossibili anche i movimenti più semplici del pollice.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">L'artrosi tra osso trapezio e metacarpo può determinare un esostosi perché il primo metacarpo si sposta e la mano diventa simile a un quadrato.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Come si arriva alla diagnosi dell'artrosi della mano?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Il medico valuterà le condizioni del paziente, controllerà la mano per vedere se ci sono deformità o noduli di Heberden, proverà a muovere le dita facendo attenzione ad eventuali rumori.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Se il paziente ha un età superiore ai 50 anni ci sarà un sospetto fondato che abbia l'artrosi nella mano, quindi può prescrivere una <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/radiografia-torace-braccio-e-gamba/" rel="nofollow" target="_blank">radiografia</a> per avere conferma oppure prescriverà direttamente una terapia se non ha dubbi.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">L'esame strumentale più adatto per sapere se l'articolazione è degenerata sono i raggi X che evidenziano bene le condizioni dell'osso, la rima articolare, eventuali deformità e osteofiti.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Molti anziani con artrosi interfalangea ed evidente deviazione laterale della falange più distale, non avvertono sintomi o dolore, ma solo un inestetismo.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">La diagnosi differenziale si fa con l'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/sintomi-dell-artrite-reumatoide/" rel="nofollow" target="_blank">artrite reumatoide</a> dato che entrambe provocano dolore e noduli, inoltre le <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/tendinite-spalla-gomito-mano-rimedi-cura/" rel="nofollow" target="_blank">tendiniti</a> e tenosinoviti possono dare gli stessi sintomi, in particolare la sindrome di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-mano/sindrome-di-de-quervain/" rel="nofollow" target="_blank">De quervain</a> può somigliare ad una rizoartrosi.</span></span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Per maggiori informazioni scrivere un post nel <a href="https://www.blogger.com/%3Ciframe%20width=%22560%22%20height=%22315%22%20src=%22https://www.youtube.com/embed/j7NxpoPXiV0%22%20frameborder=%220%22%20allow=%22autoplay;%20encrypted-media%22%20allowfullscreen%3E%3C/iframe%3E" rel="nofollow" target="_blank">forum del Dr. Defilippo</a>.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span lang="IT" style="font-size: 14pt;">Qual'é la terapia per l'artrosi della mano?</span></b></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">L'artrosi è un processo degenerativo dal quale non si torna indietro, quindi l'unica <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/artrosi-rimedi-naturali-terapia/" rel="nofollow" target="_blank">terapia efficace</a> è quella che controlla il dolore e i sintomi oltre a rallentare l'evolversi della patologia.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Nelle fasi algiche o infiammatorie, il medico può prescrivere dei <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/antinfiammatori-non-steroidei/" target="_blank">farmaci antinfiammatori non steroidei</a> oppure della fisioterapia (<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/magnetoterapia/" rel="nofollow" target="_blank">magnetoterapia</a>, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/ultrasuoni-terapia/" rel="nofollow" target="_blank">Ultrasuoni terapia</a>, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/paraffina-terapia/" rel="nofollow" target="_blank">Paraffinoterapia</a>) e <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/fisiokinesiterapia/" rel="nofollow" target="_blank">riabilitazione</a> per controllare i sintomi.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Se tutte le terapie effettuate non bastassero a risolvere il problema si può optare per l'intervento chirurgico.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">In caso di rizoartrosi l'ortopedico può rimuovere completamente l'osso trapezio e ripristinare la capsula e i tendini per creare una nuova articolazione (artroplastica)</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Se l'artrosi è localizzata tra le falangi delle dita, è possibile impiantare una protesi che sostituisce l'articolazione.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT">Meno utilizzata è la tecnica dell'artrodesi, ovvero la fusione della falange intermedia e di quella distale in estensione.</span></span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><span lang="IT"><br /></span></span>
<br />
<div style="line-height: normal;">
Ambulatorio Privato di Fisioterapia </div>
<div style="line-height: normal;">
Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista</div>
<div style="line-height: normal;">
Tel 0522/260654 </div>
<div style="line-height: normal;">
</div>
<div style="line-height: normal;">
<a href="mailto:Defilippo.massimo@gmail.com" target="_blank">Defilippo.massimo@gmail.com</a></div>
<div style="line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal;">
Via Roma 18, 42048 Rubiera (RE)</div>
<div style="line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal;">
Aut. Sanit. n° 3138 del 16/02/2009 Dir. San Dr. Defilippo Giovanni Medico Chirurgo</div>
<div style="line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal;">
<a href="https://www.linkedin.com/in/massimodefilippo" target="_blank">https://www.linkedin.com/in/massimodefilippo</a></div>
<div style="line-height: normal;">
<a href="https://fisioterapiarubiera.myplaxo.com/" target="_blank">https://fisioterapiarubiera.myplaxo.com/</a></div>
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<br /></div>
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<br /></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com1tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-8207533852785153832014-10-30T14:01:00.000-07:002018-10-23T23:24:36.781-07:00Artrosi del ginocchio o gonartrosi<div align="center" class="MsoNormal" style="line-height: 24px;">
<a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5433272823183374158&pli=1" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5433272823183374158&pli=1" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5433272823183374158&pli=1" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5433272823183374158&pli=1" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5433272823183374158&pli=1" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5433272823183374158&pli=1" imageanchor="1" style="clear: left; float: left; margin-bottom: 1em; margin-right: 1em;"></a></div>
<div align="center" style="line-height: 24px;">
<br /></div>
<div align="center" style="line-height: 24px;">
<b><span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: 13.5pt;">L'Artrosi del ginocchio o gonartrosi</span></b></div>
<div align="center" style="line-height: 24px;">
<b><span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: 13.5pt;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="gonartrosi"><br /></a></span></b></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">A lungo andare, un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-del-ginocchio/" rel="nofollow" target="_blank">ginocchio</a> con la cartilagine fissurata o molto assottigliata porta ad un processo di <b>degenerazione articolare </b>denominato <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/sintomi-dell-artrosi-al-ginocchio/" rel="nofollow" target="_blank">gonartrosi</a> con interessamento di tutte le strutture che la compongono: ossa, menischi, membrana sinoviale, capsula articolare, legamenti e muscoli.</span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Riguarda prettamente gli <b>anziani</b> perché lo spesso strato di cartilagine tra femore, tibia e rotula necessita di molti anni per usurarsi oltre ai fattori predisonenti che sono gli stessi delle condropatie.</span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/sintomi-dell-artrosi/" rel="nofollow" target="_blank">artrosi</a> colpisce prevalentemente l'anca (<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/artrosi-all-anca/" rel="nofollow" target="_blank">coxartrosi</a>) e il ginocchio, quest'ultimo interessa una donna su quattro e più del 10% dei maschi oltre i 65 anni, spesso insorge in soggetti che lo hanno utilizzato troppo o in modo scorretto.</span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><br /></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Si definisce una <b>patologia cronica-degenerativa</b> perché non tende a risolversi positivamente, anzi invecchiando si va verso l'impotenza funzionale e addirittura un blocco articolare.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<div style="text-align: left;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Con la progressione della gonartrosi, l'osso reagisce con dei tentativi di riparazione e di aumento della superficie articolare, al posto della cartilagine lesionata si formano degli <b>osteofiti</b> cioè becchi di osso, <b>addensamenti ossei</b> vicino al periostio e profondamente a questi hanno origine le <u>cavità geodiche</u> (zone a minor densità ossea).</span></div>
</div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">E' una patologia che <b>risente molto delle condizioni climatiche</b>; un'artrosi in fase asintomatica può ripresentarsi a causa del freddo e dell'umidità.</span></div>
<div align="justify" class="MsoNormal" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L'artrosi può essere considerata una malattia professionale in certi casi: per esempio chi utilizza il martello pneumatico (mani, gomito spalle); i camionisti (<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-schiena/artrosi-della-schiena-lombare/" rel="nofollow" target="_blank">colonna vertebrale</a> lombare); chi lavora in ufficio al computer (<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/artrosi-cervicale/" rel="nofollow" target="_blank">cervicale</a>).</span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><br /></span>
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/g5EGwBHGfuE" width="560"></iframe></span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><br /></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<br /></div>
<div align="center" style="line-height: 24px; text-align: justify;">
<b><span style="color: #000099; font-family: "arial";">Sintomi e Segni</span></b></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L'artrosi può avere un grado di evoluzione dal primo al quarto, all'inizio compare dolore solamente durante il carico, con l'evoluzione della patologia può dare dolore anche a riposo seduti o sdraiati.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Spesso <b>il ginocchio s'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infiammazione-causa-e-sintomi/" rel="nofollow" target="_blank">infiamma</a> e si gonfia</b> per l'eccesso di produzione di liquido sinoviale, questo insieme alla formazione di osteofiti limita il movimento.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Durante la giornata il periodo più doloroso è al mattino prima che l'articolazione si scaldi, durante la giornata tende a diminuire, ma si riacutizza dopo uno sforzo.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Generalmente nei soggetti sintomatici la <b>deambulazione</b> diventa difficoltosa, i passi si accorciano e i pazienti zoppicano.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Il clima umido e il freddo possono far comparire un forte <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-ginocchio/dolore-al-ginocchio-dove-interno-esterno/" rel="nofollow" target="_blank">dolore</a> nell'arco di poche ore, infatti chi soffre di artrosi “sente quando cambia il tempo”.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">I pazienti, generalmente anziani, tengono in tensione i muscoli della coscia come meccanismo spontaneo di difesa dal dolore, questo aggrava il quadro clinico perché causa <b><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolori-muscolari/contrattura-muscolare/" rel="nofollow" target="_blank">contratture muscolari</a></b>.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Negli ultimi stadi dell'artrosi si avvertono <b>scrosci articolari</b> durante il movimento.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<br /></div>
<div align="center" style="line-height: 24px; text-align: justify;">
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMrMv2KqaIiYl7hYnfkoVjnixT2yExNTfGPRtxf3_8hwiOCfvp0MCR1jV6rvnYxzuwMjxi3NHvavMqvndi13egRl-W6fQZpHOKVu9DtTO0dfiODQ8so9Zho2fUFpox-Dc8f7ZR2F19p_Kq/s1600/Artrose-no-joelho.JPG" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"><img border="0" data-original-height="336" data-original-width="357" height="301" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiMrMv2KqaIiYl7hYnfkoVjnixT2yExNTfGPRtxf3_8hwiOCfvp0MCR1jV6rvnYxzuwMjxi3NHvavMqvndi13egRl-W6fQZpHOKVu9DtTO0dfiODQ8so9Zho2fUFpox-Dc8f7ZR2F19p_Kq/s320/Artrose-no-joelho.JPG" width="320" /></a></div>
<span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-weight: 700;">Diagnosi</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">In pazienti anziani, lo specialista stila un'accurata anamnesi e svolge un esame obiettivo per capire se presentano sintomi e segni caratteristici, successivamente prescrive una <b><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/radiografia-torace-braccio-e-gamba/" rel="nofollow" target="_blank">radiografia</a> in piedi</b>.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: 12pt;">Se le lastre mostrano un'avvicinamento femoro-tibiale o femoro-rotuleo e superfici articolari che presentano osteofiti e cavità geodiche, allora siamo in presenza di artrosi.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: 12pt;">Nel caso in cui ci sia l'indicazione di una <b><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/protesi-di-ginocchio-intervento-chirurgico/" rel="nofollow" target="_blank">protesi</a></b> l'ortopedico può prescrivere una TAC o una <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/risonanza-magnetica/" rel="nofollow" target="_blank">RMN</a>.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Può capitare di confondere una <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/lombosciatalgia-sciatica-sciatalgia/" rel="nofollow" target="_blank">sciatalgia</a>, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/nervo/cruralgia-e-lombocruralgia/" rel="nofollow" target="_blank">cruralgia</a> o <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-anca/sindrome-del-piriforme/" rel="nofollow" target="_blank">sindrome del piriforme</a> con la gonartrosi perché il paziente si lamenta solo del dolore al ginocchio durante la deambulazione, quindi è opportuno indagare anche su eventuali sintomi <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/dolore-alla-coscia/" rel="nofollow" target="_blank">alla coscia</a> e/o alla schiena.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<br /></div>
<div align="center" style="line-height: 24px; text-align: justify;">
<span style="font-family: "arial"; font-size: 10pt;"><a href="https://www.otct.it/attivita_clinica.asp#top" style="color: blue;"><b><span style="color: #000099; font-size: 12pt; text-decoration: none;">Qual'è la terapia?</span></b></a></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Da questa patologia <b>non si può guarire</b>, ma si può controllare, <b>eliminando il dolore</b> <b>ed un eventuale <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/ginocchio-gonfio/" rel="nofollow" target="_blank">gonfiore</a></b><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/ginocchio-gonfio/"
rel="nofollow" target="_blank"> dell'articolazione</a>.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L'artrosi di per sé non dà necessariamente dolore, a volte però, si infiamma con tutti i sintomi tipici.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">La prima cosa da fare è il <b>risparmio articolare</b>, cioè evitare le attività che sforzano di più l'articolazione, per chi fa sport come il calcio o il tennis dovrebbe fermarsi.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Vista l'età è più probabile che il paziente faccia delle semplici camminate, anche in questo caso è meglio sospenderle.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">I medici generalmente consigliano anche di dimagrire per avere un carico minore sul ginocchio, ma è un rimedio che richiede molto tempo ed è difficile da attuare.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">I medici generalmente prescrivono degli <b>antinfiammatori</b> per la fase acuta, ad es. il paracetamolo o dei FANS (antinfiammatori non steroidei), ma questi ultimi hanno molte controindicazioni, quindi bisogna stare attenti ad assumerne per periodi prolungati.</span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Per evitare le controindicazioni dei farmaci si può ricorrere alla <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/fisiokinesiterapia/" rel="nofollow" target="_blank">fisioterapia</a>, le terapie fisiche più indicate sono il <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/laserterapia/" rel="nofollow" target="_blank">Laser</a> e la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/magnetoterapia/" rel="nofollow" target="_blank">magneto terapia</a>, accompagnati eventualmente ad alcune <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/infiltrazioni-di-acido-ialuronico/" rel="nofollow" target="_blank">infiltrazioni di acido ialuronico</a> eseguita dal medico all'interno dell'articolazione.</span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">La durata dell'effetto della terapia è generalmente proporzionato al grado di avanzamento dell'artrosi, se è rimasta poca cartilagine potrebbero essere necessari due cicli di terapie annui, in caso di patologia al primo stadio si potrebbe stare bene per molti anni.</span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><br /></span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><br /></span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099;"><span style="font-family: "arial";">Nella gonartrosi avanzata, laddove tutte le terapie non invasive avessero fallito e il dolore è molto forte, la soluzione più efficace è <b>l'intervento</b>;</span></span><span style="color: #000099; font-family: "arial";"> prima si tenta la chirurgia artroscopica per rimuovere eventuali particelle di cartilagine degenerata e per <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-ginocchio/intervento-chirurgico-al-menisco/" rel="nofollow" target="_blank">regolarizzare le lesioni meniscali</a> se presenti.</span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Successivamente si prende in considerazione <b>l'intervento di artro-protesi</b> per sostituire l'articolazione.</span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099;"><span style="font-family: "arial"; font-size: 12pt;">Se l'osso in cui vanno impiantate è solido, la protesi si inserisce a contatto con l'osso, in caso di ossa particolarmente fragili, capita con gli anziani, si cementano.</span></span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099;"><span style="font-family: "arial"; font-size: 12pt;"><br /></span></span></div>
<div style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099;"><span style="font-family: "arial"; font-size: 12pt;">Per i giovani che hanno questo problema, se assistiamo ad un difetto d'asse si preferisce intervenire con un <b>osteotomia</b> per correggerlo, così la cartilagine </span></span><span style="font-family: "arial"; font-size: 12pt;"><a href="https://www.otct.it/attivita_clinica.asp#top" style="color: blue;"><span style="color: #000099; text-decoration: none;">tenderà a usurarsi in maniera omogenea su tutta la superficie, invece che assottigliarsi solo in certe zone.</span></a></span></div>
<div style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: 12pt;">Oggi si preferisce inserire una protesi monocompartimentale, cioè su un solo lato del ginocchio: mediale, laterale o femoro-rotuleo.</span></div>
<div style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">In questo modo si distribuiscono in maniera omogenea i carichi che si sono disassati.</span></div>
<div style="line-height: 24px;">
<br /></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Il <b>protocollo</b> da seguire nella riabilitazione dev'essere concordato con l'ortopedico in base al tipo di protesi impiantata, alla tecnica chirurgica applicata ed alla presenza di esiti cicatriziali.</span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Generalmente il ricovero dura 7-10 giorni dall'intervento, ma nel caso di riprotesizzazione il tempo di permanenza in ospedale è maggiore.</span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">In questo periodo, <b>la riabilitazione è fondamentale</b>, il paziente deve riuscire ad alzarsi dal letto e camminare autonomamente con i bastoni canadesi prima di essere dimesso. La <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/moblizzazione-passiva/" rel="nofollow" target="_blank">mobilizzazione passiva</a> e attiva dev'essere iniziata fin dai primi giorni, oltre al ginocchio si dovrà lavorare per non irrigidire l'anca e la caviglia oltre a non indebolire coscia e polpaccio.</span></div>
<div align="left" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><br /></span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Una volta tornato a casa, il lavoro dovrà essere continuato per circa 2-3 mesi prima di poter <b>ritornare alla normale autonomia</b>.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<br /></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">In caso di <b>protesi cementata</b> si può caricare sull'arto operato tutto il peso corporeo anche dopo pochi giorni dall'intervento perché non si deve attendere il tempo necessario alla fissazione dell'impianto.</span></div>
<div align="justify" style="line-height: 24px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b>Se la protesi non è cementata</b> dopo pochi giorni sarà concesso solo il carico sfiorante, poi gradualmente si arriverà al carico completo.</span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><br /></span>
<br />
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
Ambulatorio Privato di Fisioterapia </div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista</div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
Tel 0522/260654 </div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
</div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
<a href="mailto:Defilippo.massimo@gmail.com" target="_blank">Defilippo.massimo@gmail.com</a></div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
Via Roma 18, 42048 Rubiera (RE)</div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
Aut. Sanit. n° 3138 del 16/02/2009 Dir. San Dr. Defilippo Giovanni Medico Chirurgo</div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
<a href="https://www.linkedin.com/in/massimodefilippo" target="_blank">https://www.linkedin.com/in/massimodefilippo</a></div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
<a href="https://fisioterapiarubiera.myplaxo.com/" target="_blank">https://fisioterapiarubiera.myplaxo.com/</a></div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal; text-align: start;">
<br /></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-25652287460148997532014-10-30T12:27:00.002-07:002018-10-23T23:25:16.773-07:00Alluce Valgo<div align="center" style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b><span style="font-size: large;"><a href="https://www.blogger.com/null" name="AlluceValgo">L'Alluce Valgo</a></span></b><br /> </span></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br />
<br />
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L’<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-piede/alluce-valgo/" rel="nofollow"target="_blank">alluce valgo</a> è una deformità del piede molto diffusa nella popolazione adulta e anziana.</span></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">I soggetti più colpiti sono generalmente hanno un età superiore ai 40 anni e sono di sesso femminile perché è una patologia legata anche al <b>tipo di calzature</b>.</span></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">In principio consiste in una <b>deviazione laterale verso l’esterno della parte distale del primo metatarso</b> che causa un inclinazione dell’alluce verso il secondo dito; ne consegue che le due ossa non sono più in asse come dovrebbero ed è spesso associato a deformità delle altre dita.</span></div>
</div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
</div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L’avampiede si apre “a ventaglio” verso l’interno formando una protuberanza mediale del piede chiamata <b>Cipolla</b> o <b>Nocetta</b>.</span></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Come il <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-del-ginocchio/"rel="nofollow" target="_blank">ginocchio</a>, anche il piede può avere una deviazione in <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/ginocchio-valgo/" rel="nofollow" target="_blank">valgismo</a>, cioè il primo osso metatarsale è inclinato nella direzione dell’altro piede e mentre l’alluce si avvicina distalmente al secondo dito.</span></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Il valgismo dell’alluce, oltre i 30°, si accompagna ad una rotazione della falange e del primo metatarso.</span></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L'alluce valgo è spesso accompagnato ad un altra deformità delle altre dita che diventano a martello o a griffe dal secondo al quinto.</span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><br /></span>
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/h_JQGJiYtVo" width="560"></iframe></span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><br /></span></div>
<table border="0" cellspacing="4" id="table12" style="width: 100%px;"><tbody>
<tr><td width="459"><div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<b><span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: 11pt;">Quali sono le cause?</span></b></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b>L’ereditarietà</b> è la causa principale di alluce valgo, solitamente ogni persona con questo difetto ha almeno un genitore o un nonno con la stessa deformità.</span></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">I sesamoidi sono due ossa molto piccole di forma quasi circolare (a esagono) nella regione distale e plantare del primo metatarso che costituiscono il punto d’appoggio più importante dell’avampiede</span></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">La lussazione di queste due ossa nello spazio intermetatarsale comporta uno stravolgimento anatomico e biomeccanico; infatti queste ossa danno inserzione al </span><span style="color: #000099; font-family: "arial";">Muscolo flessore breve dell’alluce e all’Abduttore dell’alluce</span><span style="color: #000099; font-family: "arial";">.</span></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">All’orgine dell’alluce valgo ci sono diverse teorie, il <b><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/piede-piatto/" rel="nofollow" target="_blank">piede piatto</a></b>, <b>egizio</b> (cioè con l’alluce più lungo del secondo dito) e <b>pronato</b> sono fattori che hanno un ruolo chiave nell’avvio di questo processo.</span></div>
</td><td><div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br />
<div style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Le <b>calzature</b> sono un elemento importante per l’alluce valgo acquisito, se sono strette in punta spingono le dita esterne verso quelle centrali e i tacchi alti aggravano la situazione aumentando la pressione.</span></div>
<div style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">La <b>scarpa stretta</b> e con il <b>tacco alto</b> non è proprio la causa della deformità, può essere l’elemento che <b>provoca i sintomi</b> perché la pressione e lo sfregamento con la cipolla causano <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infiammazione-causa-e-sintomi/" rel="nofollow" target="_blank">infiammazione</a>, borsite e quindi <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-piede/metatarsalgia-fascite-alluce-valgo/" rel="nofollow" target="_blank">dolore</a>.</span></div>
<div style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">L’alluce valgo può essere anche la conseguenza di un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/artrite-sintomi-e-terapia/" rel="nofollow" target="_blank">artrite</a>, una patologia neuromuscolare, un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infezione/" rel="nofollow" target="_blank">processo infettivo</a> o un trauma.</span><br />
<br /></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"> Ho visto signore che presentano un alluce valgo grave, che si sovrappone al secondo dito o che spinge il secondo dito sul terzo, che non avvertono dolore.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br />
<div style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-weight: 700;"><span style="font-size: medium;">Quali sono i sintomi?</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Il sintomo principale è il <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-piede/" rel="nofollow" target="_blank"><b>dolore</b> ca</a></span><span style="color: #000099;"><span style="font-family: "arial";"><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-piede/" rel="nofollow" target="_blank">mminando</a> con le scarpe e con la pressione, l'intensità non è altissima, è sopportabile.<br />La sede del dolore è inizialmente sulla nocetta infiammata, successivamente può ampliarsi sulla <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-piede/dolore-al-piede-dove-pianta-tallone/" rel="nofollow" target="_blank">pianta del piede</a>.</span></span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Un’altra cosa che ho notato è la <b>minor stabilità</b> in condizioni di <b>scarso equilibrio</b> come ad esempio sulle tavolette basculanti.</span></div>
</div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<table border="0" cellspacing="4" id="table11" style="width: 100%px;"><tbody>
<tr><td width="476"><div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: 11pt; font-weight: 700;">Come si effettua la Diagnosi?</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-size: 11pt;">L’Alluce Valgo è visibile ad occhio nudo, se il paziente ha deciso di sottoporsi ad intervento chirurgico è necessaria la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/radiografia-torace-braccio-e-gamba/" rel="nofollow" target="_blank"><b>radiografia</b> </a>che mostra la posizione delle ossa e l’angolo di valgismo.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
</td><td><div align="center">
<br /></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-weight: 700;"><br />Qual è la terapia?</span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial"; font-weight: 700;"><br /></span>
<br />
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Negli stadi iniziali, cioè quando il dolore è intermittente, l’infiammazione della cipolla generalmente risponde bene al trattamento conservativo con le terapie fisiche, il <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/laserterapia/" rel="nofollow" target="_blank">Laser CO2</a> ha dato ottimi risultati in poche sedute.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal">
<a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5433272823183374158&pli=1" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5433272823183374158&pli=1" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5433272823183374158&pli=1" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5433272823183374158&pli=1" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5433272823183374158&pli=1" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=5433272823183374158&pli=1" imageanchor="1" style="clear: right; float: right; margin-bottom: 1em; margin-left: 1em;"></a><span style="color: #000099; font-family: "arial";">Quando il dolore è costante e coinvolge la nocetta ma anche l’avampiede, il paziente può decidere di <b>intervenire chirurgicamente</b>.</span></div>
<div>
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Esistono diverse tecniche chirurgiche per l’intervento, l’ortopedico valuterà il soggetto, l’età, se ha il piede piatto, lo sport eventualmente praticato ecc., in base a questo consiglierà al paziente il metodo più adatto.</span></div>
</div>
<table border="0" cellspacing="4" id="table10" style="width: 100%px;"><tbody>
<tr><td width="484"><div align="center">
<br /></div>
</td><td><div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
</td></tr>
</tbody></table>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<div style="text-align: right;">
</div>
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2_lDL8iSVyfqN5t-Q5GYBTtyY-v1fVRlXDPBpqEpHftBHCg3bmI2KEqCmHv_skZDr_cufWc7Y0eQ-LAr5q7WqafYeiGoDfAzGbLBfOKB0V1i63Y4vOJD9fqga1UDzT1_tO5IrMKGaFisZ/s1600/alluce-valgo-operato.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="300" data-original-width="244" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEi2_lDL8iSVyfqN5t-Q5GYBTtyY-v1fVRlXDPBpqEpHftBHCg3bmI2KEqCmHv_skZDr_cufWc7Y0eQ-LAr5q7WqafYeiGoDfAzGbLBfOKB0V1i63Y4vOJD9fqga1UDzT1_tO5IrMKGaFisZ/s1600/alluce-valgo-operato.jpg" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Piede valgo operato</td></tr>
</tbody></table>
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">In quest'immagine si vede lo stesso piede (sinistro) <b>dopo</b> aver effettuato per una settimana una seduta di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/tecarterapia/" rel="nofollow" target="_blank">Tecar Terapia</a> al giorno, in cinque sedute si è ottenuto un notevole miglioramento in termini di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-piede/caviglie-gonfie-e-piedi-gonfi/" rel="nofollow" target="_blank">gonfiore </a>e dolore, la paziente ora riesce a calzare scarpe normali e a guidare.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Da notare che anche l'altro piede (destro) è stato operato 6 mesi prima ed ora è completamente recuperato.</span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Per qualunque dubbio chiedere al dott. <a href="https://forum.fisioterapiapertutti.com/index.php" target="_blank">Defilippo sul suo forum</a>.</span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><br /></span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><b>L’operazione</b> si esegue in day hospital, spesso i pazienti tornano a casa il giorno stesso camminando con le stampelle, devono aspettare almeno un giorno prima di poter appoggiare il piede a terra.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Nel primo mese il piede sarà gonfio e saranno necessarie <b>scarpe molto larghe</b>.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Il dolore migliorerà lentamente, ma nei primi tempi non sarà possibile fare lunghe camminate, è consigliabile tenere il piede sollevato appoggiandolo su uno sgabello e muovendo le dita.</span></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<br /></div>
<div class="MsoNormal" style="line-height: 24px; margin-left: 3px;">
<span style="color: #000099; font-family: "arial";">Ho ottenuto buoni risultati con le terapie fisiche (Laser CO2, Tecar e <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/ultrasuoni-terapia/" target="_blank">Ultrasuoni</a>) per il dolore e per sgonfiare il piede.</span><br />
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><br /></span>
<span style="color: #000099; font-family: "arial";"><br /></span>
<br />
<div style="line-height: normal;">
Ambulatorio Privato di Fisioterapia </div>
<div style="line-height: normal;">
Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista</div>
<div style="line-height: normal;">
Tel 0522/260654 </div>
<div style="line-height: normal;">
</div>
<div style="line-height: normal;">
<a href="mailto:Defilippo.massimo@gmail.com" target="_blank">Defilippo.massimo@gmail.com</a></div>
<div style="line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal;">
Via Roma 18, 42048 Rubiera (RE)</div>
<div style="line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal;">
Aut. Sanit. n° 3138 del 16/02/2009 Dir. San Dr. Defilippo Giovanni Medico Chirurgo</div>
<div style="line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal;">
<a href="https://www.linkedin.com/in/massimodefilippo" target="_blank">https://www.linkedin.com/in/massimodefilippo</a></div>
<div style="line-height: normal;">
<a href="https://fisioterapiarubiera.myplaxo.com/" target="_blank">https://fisioterapiarubiera.myplaxo.com/</a></div>
<div style="line-height: normal;">
<br /></div>
<div style="line-height: normal;">
<br /></div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-65392770929089915902013-07-24T23:35:00.002-07:002018-10-23T23:26:06.207-07:00Infiltrazione epidurale<br />
<div align="LEFT" style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif; font-size: medium;" style="font-family: "georgia" , serif; font-size: small;">L'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/infiltrazioni-epidurali/" rel="nofollow" target="_blank">infiltrazione peridurale</a> permette la somministrazione di farmaci antinfiammatori, anestetici e analgesici in prossimità delle radici nervose.</span></div>
<div align="LEFT" style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div align="LEFT" style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif; font-size: medium;" style="font-family: "georgia" , serif; font-size: small;"></span></div>
<div align="LEFT" style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span style="font-family: "georgia" , serif; font-size: small;">L'iniezione si effettua il più vicino possibile alla sede da cui nasce il</span><span style="font-family: "georgia" , serif; font-size: small;"> </span><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-schiena/" rel="nofollow" target="_blank">mal di schiena</a><span style="font-family: "georgia" , serif; font-size: small;">.</span></div>
<div align="LEFT" style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif; font-size: medium;" style="font-family: "georgia" , serif; font-size: small;">È un tipo di terapia che è eseguita iniettando una piccola dose di farmaco e/o anestetico dentro il canale <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-della-colonna-vertebrale/" rel="nofollow" target="_blank">vertebrale</a>, nello spazio che circonda le strutture nervose, per raggiungere direttamente:</span><br />
<br />
<ol>
<li>I dischi intervertebrali,</li>
<li>Le radici nervose.</li>
</ol>
</div>
<div align="LEFT" style="color: #333333; line-height: 19px;">
</div>
<div style="text-align: center;">
<span style="font-family: "georgia" , "times new roman" , "bitstream charter" , "times" , serif; font-size: x-small;"><br /></span></div>
<div style="text-align: left;">
Dev'essere effettuata dal medico specialista <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/anestesia-ed-effetti-collaterali/" rel="nofollow" target="_blank">anestesista</a>.</div>
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-family: "georgia" , "times new roman" , "bitstream charter" , "times" , serif; font-size: small;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;">Questi farmaci agisce soprattutto localmente, quindi in modo più efficace e con minori effetti sistemici.<br />La tecnica è semplice: il paziente si deve sedere sul bordo del letto con le gambe appoggiate e con il dorso ben flesso, in modo che sia più facile trovare i punti di riferimento.<br />Un’anestesia locale della cute permette l’inserimento indolore di un ago corretto (Ago di Tuohy) in corrispondenza delle radici spinali interessate e, attraverso di esso, sono iniettati i farmaci.<br />Anche se può variare, la terapia prevede: triamcinolone 80 mg, ropivacaina 0,2% o levobupivacaina 0,25% 4-5 ml e fisiologica q.b. a 10-12 ml.<br />L'infiltrazione è effettuata in day-hospital.<br />Per poterle fare bisogna avere l'indicazione del medico, che deve eseguire una visita ben accurata per arrivare alla diagnosi corretta. Il dottore può prescrivere una TAC o di una <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/risonanza-magnetica/" rel="nofollow" target="_blank">risonanza magnetica</a> (RMN), se lo ritiene necessario.<br />Questa terapia ha un'azione immediata e una durata di alcuni giorni; è effettuata a cicli anche ripetibili
.<br />Alla fine della manovra terapeutica il paziente deve restare a riposo, sotto osservazione, per alcuni minuti.<br />La permanenza in </span><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><b>Ambulatorio</b></span><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"> è quella indicata sopra, salvo che esigenze particolari non richieda un allungamento del periodo di osservazione. Naturalmente, durante questo periodo è possibile avere accanto un familiare.</span></span><br />
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-family: "georgia" , "times new roman" , "bitstream charter" , "times" , serif; font-size: small;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><br /></span></span>
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-family: "georgia" , "times new roman" , "bitstream charter" , "times" , serif; font-size: small;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/3uvywO7HBsQ" width="560"></iframe></span></span><br />
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="color: #262626; font-size: medium;" style="color: #262626; font-size: small;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><b>Quali pazienti interessa?</b></span></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="color: #262626; font-size: medium;" style="color: #262626; font-size: small;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;">L'anestesia peridurale è particolarmente indicata per patologie croniche della colonna vertebrale (per esempio il mal di schiena), per le radicolopatie (per esempio l'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/ernia-del-disco/" target="_blank">ernia del disco</a>) o per la nevralgia post-<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infezione/herpes-zoster-sintomi-contagio-e-terapia/" rel="nofollow" target="_blank">erpetica</a>.<br />Esse sono maggiormente indicate per ernie discali in sede lombare, lombo-sacrale, dorsale o cervicale.<br />Permette di ottenere un buon effetto di riduzione dell’<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infiammazione-causa-e-sintomi/" rel="nofollow" target="_blank">infiammazione</a> a livello delle radici del <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/nervo/infiammazione-del-nervo-sciatico/" rel="nofollow" target="_blank">nervo sciatico</a>. ~<br />È una terapia che riduce l’infiammazione delle radici nervose e quindi i sintomi (dolore e impotenza funzionale), ma senza intervenire sulle cause.</span></span><br />
<span data-mce-style="color: #262626; font-size: medium;" style="color: #262626; font-size: small;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;">Sul <a href="https://forum.fisioterapiapertutti.com/index.php" target="_blank">forum del Dr. Defilippo</a> si possono chiedere delle informazioni.</span></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="color: #262626; font-size: medium;" style="color: #262626; font-size: small;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><b>Quali sono gli effetti collaterali e le controindicazioni?</b></span></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif; font-size: medium;" style="font-family: "georgia" , serif; font-size: small;">Non ci sono importanti effetti collaterali, l'unico effetto che si può riscontrare è una sensazione di pesantezza nella zona lombare e agli arti, oltre a un momentaneo aggravamento del <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/lombosciatalgia-sciatica-sciatalgia/" rel="nofollow" target="_blank">dolore sciatalgico</a>.<br />Queste conseguenze dovrebbero cessare alla fine della terapia.<br />L'infiltrazione può causare <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/debolezza-muscolare-alle-gambe/" rel="nofollow" target="_blank">debolezza muscolare</a>, pertanto è sconsigliato mettersi alla guida di un mezzo nelle ore successive al trattamento.<br />Prima di fare le iniezioni, se il paziente assume regolarmente farmaci anticoagulanti: Sintrom, Calciparina, Aspirina etc., bisogna informare l'anestesista poiché potrebbe essere necessaria la loro sospensione o il controllo preventivo della coagulazione.<br />Bisogna inoltre informare l’anestesista se il paziente soffre di patologie concomitanti (<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/diabete/" rel="nofollow" target="_blank">diabete</a>, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/problemi-circolazione/ipertensione-arteriosa/" rel="nofollow" target="_blank">ipertensione</a>, malattie della coagulazione etc.) e allergie.
Le complicanze che si può incontrare in caso di operatore inesperto è:</span></div>
<ul style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<li><span data-mce-style="color: #262626; font-size: medium;" style="color: #262626; font-size: small;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;">Puntura della dura madre;</span></span></li>
<li><span data-mce-style="color: #262626; font-size: medium;" style="color: #262626; font-size: small;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;">formazione di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/problemi-circolazione/ematoma-muscolare/" rel="nofollow" target="_blank">ematomi durali</a>;</span></span></li>
<li><span data-mce-style="color: #262626; font-size: medium;" style="color: #262626; font-size: small;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;">possibilità di effetti collaterali sistemici del <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/effetti-collaterali-del-cortisone/" rel="nofollow" target="_blank">cortisone</a>: rialzi glicemici, rialzi pressori, rialzi <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-degli-occhi/pressione-alta-agli-occhi/" rel="nofollow" target="_blank">pressione intraoculare</a>.</span></span></li>
</ul>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div align="center" style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista Tel 0522/260654 Defilippo.massimo@gmail.com<br />
P. IVA 02360680355</div>
<div align="center" style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<a data-mce-href="https://www.facebook.com/fisioterapiarubierese?ref=hl" href="https://www.facebook.com/fisioterapiarubierese?ref=hl">https://www.facebook.com/fisioterapiarubierese?ref=hl</a></div>
<div align="center" style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
</div>
<div align="center" style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
© Scott Maxwell - fotolia.com</div>
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-12166518356563678902013-06-09T00:59:00.002-07:002018-10-23T23:27:58.625-07:00NecrosiCi sono sei tipi diversi di necrosi.<br />
È importante sapere queste informazioni perché possono dare un indizio sul motivo per cui il tessuto è morto.<br />
Con questo elenco si rende più facile il confronto, il tipo di necrosi può essere:<br />
<br />
<b>Coagulativa</b> - Si trova in caso di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cuore/infarto-del-miocardio/" rel="nofollow" target="_blank">infarto</a>, ischemia di qualsiasi tessuto (tranne il cervello), rabdomiolisi (necrosi muscolare) ecc.
È causato dalla mancanza di rifornimento del sangue, i fattori di rischio sono <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cuore/aterosclerosi-arteriosclerosi/" rel="nofollow" target="_blank">l'arteriosclerosi</a> e il <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/diabete/" rel="nofollow" target="_blank">diabete</a><br />
Complessivamente: il tessuto è duro L'escara è un materiale secco, nero, duro, generato dalla distruzione delle cellule e dei vasi sanguigni, si trova per esempio nelle <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-della-pelle/piaghe-decubito-lesioni-stadi/" rel="nofollow" target="_blank">piaghe da decubito</a> che causano un ulcera della pelle.<br />
A livello cellulare: Le <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/biologia-e-genetica/membrana-cellulare/" rel="nofollow" target="_blank">membrane della cellula</a> sono conservate e tutto appare rosso.<br />
<br />
<br />
<b>Liquefazione</b> - Si trova durante le <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infezione/" rel="nofollow" target="_blank">infezioni</a> e per qualche ragione sconosciuta negli infarti cerebrali
È causato dai neutrofili che rilasciano il loro contenuto tossico, "liquefazione" del tessuto
Complessivamente: il tessuto è cremoso ed è presente liquido giallo (pus)
A livello cellulare: <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/neutrofili-alti-o-bassi/" rel="nofollow" target="_blank">molti neutrofili</a> e detriti cellulari.<br />
<br />
<b>Caseosa</b> - Si trova in caso di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/disturbi-della-respirazione/tubercolosi-polmonare-diagnosi-terapia/" rel="nofollow" target="_blank">tubercolosi</a><br />
È causato dal tentavito del corpo di isolare e uccidere il <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/microbiologia-e-virologia/mycobacterium-leprae/" rel="nofollow" target="_blank">micobatterio</a> con i <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/immunologia-e-immunopatologia/fagociti-e-macrofagi/" rel="nofollow" target="_blank">macrofagi</a><br />
Complessivamente: Si vede materiale bianco, morbido, simile al formaggio (da qui il termine "caseosa")
A livello cellulare: cellule frammentate e detriti circondati da un collare di linfociti e macrofagi (granuloma).<br />
<br />
<br />
<b>Grassa</b> - Si trova nella <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattia/pancreatite-acuta-e-cronica/" rel="nofollow" target="_blank">pancreatite acuta</a><br />
Le cellule danneggiate rilasciano la lipasi, che divise gli esteri di trigliceridi all'interno delle cellule di grasso<br />
Complessivamente: la consistenza è simile al gesso, ci sono aree bianche per la combinazione tra nuovi acidi grassi e calcio (saponificazione)<br />
A livello cellulare: contorni ombrosi delle cellule adipose morte; a volte c'è un immagine bluastra per le <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/calcificazioni/" rel="nofollow" target="_blank">calcificazioni</a>.<br />
<br />
<b>Fibrinoide</b> - Questo tipo si vede nelle reazioni immunitarie nei capillari sanguigni<br />
I Complessi di antigeni e <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/immunologia-e-immunopatologia/azione-degli-anticorpi/" rel="nofollow" target="_blank">anticorpi</a> (immunocomplessi) si uniscono con la fibrina<br />
Complessivamente: cambiamenti troppo piccoli per essere visti<br />
A livello cellulare: le pareti dei vasi si ispessiscono e diventano di colore rosso-rosato perché si depositano i fibrinoidi che derivano dalla fibrina.<br />
<br />
<b>Gangrenosa</b> - Si vede questo tipo quando un intero arto perde l'apporto di sangue e muore (solitamente la gamba)
In realtà questo non è un diverso tipo di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/biologia-e-genetica/apoptosi-e-necrosi-cellulare/" rel="nofollow" target="_blank">necrosi</a>, ma alcune persone usano questo termine nella pratica clinica<br />
Complessivamente: la pelle appare nera e morta; il tessuto sottostante si trova in diversi stadi di decomposizione<br />
A livello cellulare: inizialmente c'è una necrosi coagulativa provocata dalla perdita del rifornimento di sangue (questa fase è chiamata "gangrena secca");<br />
Se si sovrappone l'infezione batterica, avviene la necrosi con liquefazione (questa fase è chiamata "gangrena umida").<br />
La cancrena umida può provocare una necrosi infettiva, il caso più frequente è la cancrena gassosa.
<br />
Il dott. Defilippo risponde a qualunque domanda sul suo <a href="https://forum.fisioterapiapertutti.com/index.php" target="_blank">forum</a>.<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-59162633641838473452013-05-26T07:52:00.002-07:002018-10-23T23:28:08.244-07:00EpicodiliteL’epicondilite è la tendinopatia inserzionale degli estensori e supinatori del polso: estensore radiale breve, ulnare lungo del carpo, estensore comune delle dita, breve supinatore.<br />
<table align="center" cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="margin-left: auto; margin-right: auto; text-align: left;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP-_A4r8b7iK3qLarwvS30veaGC25SIz2d8oH6yB-jPGzRgFSCMi8TB5DiPbSCh_1ijrV9v9w1DTB-rPMQiyDcEjEeJ7c1VP-_3hH1kjRcArayW-fhh3pS18DD60l3dkD6H-AIVLLkzYLv/s1600/%C2%A9+Lovrencg+-+Fotolia.com.jpg" imageanchor="1" style="clear: left; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" height="265" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhP-_A4r8b7iK3qLarwvS30veaGC25SIz2d8oH6yB-jPGzRgFSCMi8TB5DiPbSCh_1ijrV9v9w1DTB-rPMQiyDcEjEeJ7c1VP-_3hH1kjRcArayW-fhh3pS18DD60l3dkD6H-AIVLLkzYLv/s400/%C2%A9+Lovrencg+-+Fotolia.com.jpg" width="400" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;"><div style="font-size: medium; text-align: -webkit-auto;">
Tennista, sportivo spesso affetto dall'epicondilite.</div>
<div style="font-size: medium; text-align: -webkit-auto;">
© Lovrencg-fotolia.com</div>
<div style="font-size: medium; text-align: -webkit-auto;">
<br /></div>
</td></tr>
</tbody></table>
Chi soffre di epicondilite non riesce ad aprire la porta o a versare l’acqua dalla bottiglia perché avverte dolore di media intensità, non insopportabile.<br />
Spesso non si evidenzia un versamento articolare.<br />
<span class="Apple-tab-span" style="white-space: pre;"> </span><br />
Molto spesso i tendini infiammati non sono quelli degli estensori, ma il supinatore e per saperlo dobbiamo fare l’esame clinico con i testi muscolari<br />
Nello sport il 40/50% dei tennisti amatori ha la tendinite del gomito.<br />
Ogni tennista ha la sua racchetta personale per prevenire l’epicondilite.<br />
Anche il lavoratore dell’edilizia con l’utilizzo della cazzuola può incorrere in questa patologia.<br />
Spesso soffrono di epicondilite anche i suonatori: chitarra, tromba, saxofono ecc.<br />
<br />
La cosa più importante è affrontare il disturbo prima possibile perché le tendinopatie tendono a cronicizzarsi con deposito di sali di calcio (formazione di calcificazioni) e degenerazione del tessuto, quindi una terapia tardiva può richiedere anche alcuni mesi e anche l'intervento chirurgico.<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<br />
<b>Qual'è l'esame strumentale più adatto?</b><br />
<br />
L'ecografia è l'esame indicato per stabilire se siamo in presenza di Epicondilite, anche se non sempre ci dà una risposta certa, a volte i tendini sono lievemente ipoecogeni con un aumento di spessore, caratteristica tipica delle tendinopatie.<br />
<br />
<br />
<b>Come si arriva alla diagnosi?</b><br />
La diagnosi della tendinopatia del gomito è essenzialmente clinica con la conferma dell'ecografia.<br />
Se applico il test che consiste nell'alzare la mano pronata e il paziente non prova dolore o fastidio, significa che non ha l'epicondilite degli estensori.<br />
Se invece gli chiedo di ruotare verso l’esterno la mano (supinazione) e fa male, significa che la flogosi riguarda i muscoli supinatori.<br />
Potrebbe avere una tendinite sia agli estensori che al supinatore, inoltre possono presentarsi delle calcificazioni.<br />
<br />
<br />
<b>Cosa fare? Qual'è la terapia?</b><br />
Si deve procedere in diversi modi per rimuovere l'infiammazione, togliere la causa dell'epicondilite ed evitare le recidive.<br />
Come terapia si modifica il gesto sportivo e si tiene il bracciale anti-epicondilite che serve a scaricare le forze non sul gomito ma distalmente. E’ come spostare di pochi centimetri l’inserzione dei muscoli verso la mano.<br />
L’atleta con il tutore può giocare a tennis, deve metterlo con il braccio rilassato.<br />
<br />
<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/qzHZAa8mLaI" width="560"></iframe><br />
<br />
Spesso la causa del dolore è un cattivo utilizzo del gomito causato da uno slivellamento del radio sull'ulna causato dai traumi o dai microtraumi nel caso del tennista, quindi con la terapia manuale si può dolcemente rimettere in asse le due ossa.<br />
Con la manipolazione della fascia si eliminano le aderenze che si sono formate nei muscoli e nel tessuto connettivo del braccio e causano dolore, perdita di forza e limitazione del movimento.<br />
<br />
Molti pazienti guariscono dall'epicondilite con la terapia fisica: laser, onde d’urto o ultrasuoni.<br />
Una piccola percentuale di pazienti guarisce anche con la crioterapia.<br />
<br />
Terapie manuali meno efficaci ma che possono dare sollievo in caso di epicondilite sono le trazioni (pompages), lo stretching e il massaggio trasverso profondo.<br />
In ultima istanza, se le terapie conservative non danno risultati dopo un anno si può pensare a un intervento chirurgico.<br />
Potete chiedere informazioni al dr. Defilippo <a href="https://forum.fisioterapiapertutti.com/" rel="nofollow" target="_blank">qui</a>.<br />
<br />
<b>L'epitrocleite</b><br />
L’epitrocleite la tendinite del gomito opposta all’epicondilite, la fitta è localizzata a livello dell’epitroclea, può interessare il pronatore o i flessori del polso e delle dita.Il caso tipico è il gomito del golfista che può condurre nei non professionisti all’infiammazione di questi tendini.<br />
<br />
La terapia è la stessa dell’epicondilite.<br />
<br />
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© axel kock - Fotolia.com<br />
<br />
© Pascal Péchard - fotolia.comAnonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-63180937382843250572013-05-06T00:14:00.002-07:002018-10-23T23:30:58.384-07:00Mal di testa<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;"><strong>Che cos'è?</strong></span></div>
<div class="mceTemp" style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
</div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<b></b><br />
Il <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/mal-di-testa/" rel="nofollow" target="_blank">mal di testa</a> è un disturbo che colpisce la maggior parte della gente almeno una volta nella vita, alcune persone lo avvertono raramente, mentre altri soffrono di dolore cronico che si presenta più di una volta a settimana.</div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<strong></strong>Esistono numerose <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/mal-di-testa/cause-di-mal-di-testa/" rel="nofollow" target="_blank">cause di mal di testa</a>, nel 2007 l'International Headache Society ha creato un sistema di classificazione aggiornato per la cefalea.</div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="text-decoration: underline;" style="text-decoration: underline;">Ci sono tre categorie principali di mal di testa:</span></div>
<ul style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<li>Cefalee primarie,</li>
<li>cefalee secondarie,</li>
<li>altre cefalee, nevralgie e dolore facciale.</li>
</ul>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
Il mal di testa stesso è il problema principale in caso di cefalea primaria, mentre in quelle secondarie la causa è una patologia sottostante o un infortunio che deve essere diagnosticato e trattato</div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<strong><span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;">Che cosa sono le cefalee primarie?</span></strong></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<strong></strong>Il mal di testa primario comprende l'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/mal-di-testa/emicrania-rimedi-e-terapia/" rel="nofollow" target="_blank">emicrania</a>, la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/mal-di-testa/sintomi-della-cefalea-tensiva/" rel="nofollow" target="_blank">cefalea muscolo-tensiva</a> e la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/mal-di-testa/cefalea-a-grappolo/" rel="nofollow" target="_blank">cefalea a grappolo</a>, così come una varietà di altri tipi meno comuni.<br />
Il mal di testa muscolo-tensivo è il tipo più comune di cefalea primaria. Fino al 90% degli adulti hanno avuto o avranno la questo tipo di dolore. La cefalea muscolo-tensiva si verifica più comunemente tra le donne rispetto agli uomini.<br />
L'emicrania è il secondo tipo più comune di cefalea primaria.<br />
Circa 28 milioni di persone negli Stati Uniti (circa il 12% della popolazione) soffrirà di emicrania nella sua vita.<br />
L'emicrania può colpire i bambini così come gli adulti.<br />
Prima della pubertà, ragazzi e ragazze sono ugualmente interessati da emicrania, ma dopo la pubertà, sono colpite più le donne rispetto agli uomini.<br />
È stimato che il 6% degli uomini e fino al 18% delle donne soffriranno di emicranica durante la loro vita.<br />
La cefalea a grappolo è un raro tipo di mal di testa primario che colpisce lo 0.1% della popolazione (1 su 1.000 persone). Più comunemente colpisce soprattutto gli uomini tra i 20 e i 30 anni, ma anche le donne e i bambini possono soffrire di questi tipo di dolore.<br />
Le cefalee primarie possono influire sulla qualità della vita.<br />
Alcune persone soffrono di mal di testa occasionali che si risolvono rapidamente mentre altri episodi sono debilitati.<br />
Questo tipo di cefalea non è letale, ma possono essere presenti gli stessi sintomi che si hanno in caso di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/nervo/ictus-cerebrale-ischemico-o-emorragico/" rel="nofollow" target="_blank">ictus</a> o <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/problemi-circolazione/emorragia-cerebrale/" rel="nofollow" target="_blank">emorragia cerebrale</a>.</div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<table cellpadding="0" cellspacing="0" class="tr-caption-container" style="float: right; margin-left: 1em; text-align: right;"><tbody>
<tr><td style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZjFxreBh4fxz-Q_e1EN-Rt_s75YTjF4UwsSWHunCzjqMXa6w_pSAkc3BBfUhyKzJvRgR8_0GUH_I-oo1s-KpqfMNbU2bGSkz8J2utQEw13nP5GuHRgDB8tYXLL_tQxiNHpREmBrDyAd-9/s1600/Dor-de-cabec%25CC%25A7a.jpg" imageanchor="1" style="clear: right; margin-bottom: 1em; margin-left: auto; margin-right: auto;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="488" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhZjFxreBh4fxz-Q_e1EN-Rt_s75YTjF4UwsSWHunCzjqMXa6w_pSAkc3BBfUhyKzJvRgR8_0GUH_I-oo1s-KpqfMNbU2bGSkz8J2utQEw13nP5GuHRgDB8tYXLL_tQxiNHpREmBrDyAd-9/s320/Dor-de-cabec%25CC%25A7a.jpg" width="260" /></a></td></tr>
<tr><td class="tr-caption" style="text-align: center;">Mal di testa</td></tr>
</tbody></table>
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
</div>
<div data-mce-style="text-align: left;">
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;"><strong>Cefalea muscolo tensiva</strong></span></div>
<div class="mceTemp">
<br />
La causa più probabile è la tensione della fascia e dei muscoli che ricoprono il <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/ossa-del-cranio/" rel="nofollow" target="_blank">cranio</a>. Il mal di testa da tensione muscolare è il più frequente, ma la causa non è nota.<br />
Quando i muscoli del cranio sono stressati, possono avere delle <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolori-muscolari/contrattura-muscolare/" rel="nofollow" target="_blank">contratture</a> e causare dolore.<br />
Le parti più colpite sono: la base del cranio (occipite) dove si inserisce il muscolo <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/trapezio-pettorali-dorsali-e-muscoli-della-spalla/" rel="nofollow" target="_blank">trapezio</a> e le tempie dove si trovano i muscoli che muovono la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/ossa-dello-zigomo-del-naso-e-della-mascella/" rel="nofollow" target="_blank">mascella</a> e la fronte.<br />
Non ci sono sufficienti ricerche che confermano la causa esatta di cefalea muscolo-tensiva.<br />
Generalmente il mal di testa muscolare si verifica dopo uno stress fisico o emotivo.<br />
Questi fattori possono portare a <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/mal-di-testa/bruxismo-o-digrignare-i-denti/" rel="nofollow" target="_blank">digrignare i denti</a> e possono provocare una contrattura dei muscoli che circondano il cranio.<br />
I fattori di stress fisico sono: un difficile e prolungato lavoro manuale oppure stare molto tempo concentrati sul computer.<br />
Anche la tensione emotiva può causare la cefalea muscolo-tensiva provocando la contrazione dei muscoli che circondano il cranio.<br />
<br />
<strong><span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;">Quali sono i sintomi del mal di testa tensivo?</span></strong><br />
Il dolore inizia nella parte posteriore della testa e nella regione superiore del collo, è descritto come una sensazione di qualcosa che tira o preme.<br />
È riferito spesso come una pressione intorno alla testa con maggior intensità dietro le sopracciglia.<br />
Di solito il dolore è lieve (non disabilita) e bilaterale (interessa entrambi i lati della testa).<br />
Il fastidio non è associato a un'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/mal-di-testa/emicrania-aura-e-sintomi/" rel="nofollow" target="_blank">aura</a>, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-dello-stomaco-ed-esofago/nausea-sintomi-e-rimedi/" rel="nofollow" target="_blank">nausea</a>, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-dello-stomaco-ed-esofago/vomito-cause-e-rimedi/" rel="nofollow" target="_blank">vomito</a> oppure <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-degli-occhi/sintomi-della-fotofobia-agli-occhi/" rel="nofollow" target="_blank">iper-sensibilità alla luce</a> o al suono.<br />
Il dolore si verifica sporadicamente (di rado e senza un motivo), ma in alcune persone può verificarsi frequentemente o quasi quotidianamente.<br />
La cefalea muscolo tensiva permette alla maggior parte delle persone di vivere normalmente, nonostante il mal di testa.<br />
Al mattino non si avverte molto dolore, ma peggiora durante il giorno.<br />
<br />
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;"><strong>Com'è diagnosticata la cefalea muscolo-tensiva?</strong></span><br />
La chiave per fare la diagnosi di eventuali mal di testa è la storia clinica fornita dal paziente.<br />
Il medico deve capire quando inizia il mal di testa, deve conoscere il tipo di fastidio, l'intensità e la durata del dolore, inoltre dave sapere se ci sono eventuali altri sintomi associati.<br />
La cefalea tensiva ha queste caratteristiche: dolore da lieve a moderato, si trova su entrambi i lati della testa, è descritto come un fastidio pulsante e non peggiora con il movimento.<br />
Non ci può essere nessun sintomo associato come nausea, vomito o sensibilità alla luce.<br />
L'esame neurologico del paziente è importante per scartare le altre diagnosi perché nel mal di testa muscolo-tensivo dev'essere negativo.<br />
Si può avvertire <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolori-muscolari/rigidita-muscolare/" rel="nofollow" target="_blank">rigidità muscolare</a> del cuoio capelluto o del collo.<br />
Se l'operatore sanitario rileva un'anomalia, la diagnosi di mal di testa muscolo tensivo viene confermato solo quando gli altri tipi di mal di testa sono stati esclusi.<br />
<br />
<strong><span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;">Il trattamento</span></strong><br />
<div class="mceTemp">
<br /></div>
I <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/antinfiammatori-non-steroidei/" rel="nofollow" target="_blank">farmaci antinfiammatori non steroidei</a> sono il primo rimedio per chi soffre di cefalea muscolo tensiva, oltre alla massoterapia.<strong><br /></strong>L'aspirina non dev'essere somministrata ai bambini e agli adolescenti a causa del rischio della sindrome di Reye, una malattia che può provocare il <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/valutazione-del-paziente-in-coma/" rel="nofollow" target="_blank">coma</a>, danni cerebrali e la morte se è presente un'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infezione/" rel="nofollow" target="_blank">infezione virale</a>.<br />
L'aspirina e l'ibuprofene sono irritanti per lo <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-dello-stomaco/" rel="nofollow" target="_blank">stomaco</a> e possono causare <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/problemi-circolazione/emorragia-interna/" rel="nofollow" target="_blank">emorragie</a>.<br />
Essi dovrebbero essere utilizzati con cautela nei pazienti che hanno un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-dello-stomaco-ed-esofago/ulcera-gastrica-e-duodenale/" rel="nofollow" target="_blank">ulcera peptica</a> o prendono fluidificanti del sangue come il warfarin (Coumadin) e il bisolfato di clopidogrel (Plavix).<br />
Il paracetamolo, se usato in grandi quantità, può causare danni al fegato. Dovrebbe essere usato con cautela nei pazienti che bevono quantità significative di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattia/complicanze-dell-alcolismo-e-prevenzione/" rel="nofollow" target="_blank">alcol</a> o che hanno patologie epatiche.<br />
Una delle cause della cefalea muscolo-tensiva cronica è l'uso eccessivo di farmaci per il dolore.<br />
Quando gli anti-dolorifici sono utilizzati per un periodo prolungato di tempo, il mal di testa può ripresentarsi appena gli effetti del farmaco svaniscono.<br />
Così, il mal di testa diventa un sintomo della disintossicazione dal farmaco (cefalea di rimbalzo).<br />
<br />
<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/oP1naTErWfg" width="560"></iframe><br />
<br />
<br />
<br />
<div data-mce-style="text-align: center;" style="text-align: center;">
<strong><span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;">Cefalea a grappolo</span></strong></div>
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;"><strong>Quali sono le cause della cefalea a grappolo?</strong></span><br />
<br />
La causa è incerta, può essere che alcune parti del cervello iniziano a funzionare male per un motivo sconosciuto. L'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/ipotalamo-e-subtalamo/" rel="nofollow" target="_blank">ipotalamo</a> è un'area situata alla base del cervello responsabile dell'orologio biologico del corpo e può essere la parte la fonte del mal di testa.<br />
Le <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/risonanza-magnetica/" rel="nofollow" target="_blank">Risonanze magnetiche</a> effettuate sui pazienti durante un attacco di cefalea a grappolo mostrano un attività anomala nell'ipotalamo.<br />
<strong>Le caratteristiche del mal di testa a grappolo sono:</strong><br />
<ul>
<li>esiste una familiarità nello sviluppo di questo disturbo, questo suggerisce che ci può essere un componente genetico;</li>
<li>può essere innescato dai cambiamenti del ritmo sonno-veglia;</li>
<li>può essere provocato dai farmaci (ad esempio la nitroglicerina utilizzata per le malattie del cuore).</li>
<li>Se un individuo soffre frequentemente di mal di testa, il <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/disturbi-della-respirazione/danni-del-fumo/" rel="nofollow" target="_blank">fumo di sigaretta</a>, l'alcool e alcuni alimenti (per esempio il cioccolato) possono essere potenziali cause di mal di testa.</li>
</ul>
<br />
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;"><strong>Sintomi </strong></span><br />
La cefalea a grappolo può durare settimane o mesi intervallati da periodi senza dolore di mesi o anni.<br />
Durante il periodo in cui si verificano, il dolore è pulsante e si avverte una volta o due al giorno, ma alcuni pazienti possono sentirlo più di due volte al giorno.<br />
Ogni episodio di dolore dura da 30 a 90 minuti.<br />
Gli attacchi tendono a verificarsi circa alla stessa ora ogni giorno e spesso risvegliano il paziente di notte da un sonno profondo.<br />
Il dolore è lancinante: di solito colpisce solo l’occhio e la zona circostante, ma si può irradiare a tutto il viso, alla testa e alla <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-della-colonna-vertebrale/" rel="nofollow" target="_blank">colonna cervicale</a>.<br />
L'occhio interessato può diventare <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/occhi-rossi/" rel="nofollow" target="_blank">rosso</a>, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/occhi-gonfi/" rel="nofollow" target="_blank">gonfio</a> e può <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/lacrimazione-agli-occhi/" rel="nofollow" target="_blank">lacrimare</a>.<br />
Il naso del lato affetto può colare ed essere <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/disturbi-della-respirazione/naso-chiuso-o-congestione-nasale/" rel="nofollow" target="_blank">congestionato</a>.<br />
A differenza dei pazienti con emicrania, quelli con cefalea a grappolo tendono ad essere inquieti.<br />
Essi spesso camminano avanti e indietro, colpiscono il muro con la testa e possono essere portati a misure disperate.<br />
La cefalea a grappolo è molto più comune negli uomini rispetto alle donne.<br />
<br />
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;"><strong>Diagnosi</strong></span><br />
Per fare la diagnosi di cefalea a grappolo bisogna controllare l'anamnesi del paziente. Di solito, la descrizione del dolore e la frequenza è sufficiente.<br />
Se il paziente è nel mezzo di un attacco, si trova in una situazione critica per il dolore e può avere l'occhio e il naso che colano come descritto in precedenza.<br />
Se il paziente è visitato dal medico quando il dolore non è presente, l'esame fisico è normale e la diagnosi dipende solo dall'anamnesi.<br />
<br />
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;"><strong>Trattamento</strong></span><br />
La cefalea a grappolo può essere molto difficile da trattare, bisogna andare per tentativi per trovare il tipo di terapia più efficace. Poiché il mal di testa si ripete ogni giorno, ci sono due esigenze nel trattamento: il dolore causato dal primo episodio dovrebbe essere controllato, e i mal di testa successivi dovrebbero essere prevenuti.<br />
La opzioni di trattamento iniziale consistono in:<br />
<ul>
<li>l'inalazione di elevate concentrazioni di ossigeno (anche se questo non funzionerà se il mal di testa è ben consolidato).</li>
<li>L'iniezione di farmaci triptani, ad esempio, sumatriptan (Imitrex), zolmitriptan (Zomig) e rizatriptan (Maxalt e Rizaliv) che sono comunemente utilizzati anche per i trattamenti dell'emicrania.</li>
<li>L'infiltrazione di lidocaina, un anestetico locale direttamente nella narice;</li>
<li>Una puntura di diidroergotamina (DHE 45, Migranal) provoca vaso costrizione;</li>
<li>Si può somministrare la caffeina.</li>
</ul>
La prevenzione della prossima cefalea a grappolo si può fare con:<br />
<ul>
<li>I <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/calcio-antagonisti-per-la-pressione-alta/" rel="nofollow" target="_blank">calcio-antagonisti</a> (ad esempio Verapamil, Diltiazem, Nifedipina, Nicardipina),</li>
<li>prednisone (Deltasone),</li>
<li>farmaci antidepressivi,</li>
<li>litio (litio carbonato),</li>
<li>Fenobarbital e acido valproico e il topiramato (spesso utilizzato per il controllo dell'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/nervo/sintomi-dell-epilessia/" rel="nofollow" target="_blank">epilessia</a>)</li>
</ul>
<br />
<strong>Prevenzione della cefalea a grappolo</strong><br />
<strong></strong>GLi episodi di cefalea a grappolo possono venire ad anni di distanza e non si può prevedere il mal di testa prima di un nuovo episodio, nessun farmaco giornaliero può garantirlo.<br />
Cambiare stile di vita può aiutare a ridurre al minimo il rischio di una riacutizzazione di cefalea a grappolo.<br />
<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/disturbi-della-respirazione/smettere-di-fumare/" rel="nofollow" target="_blank">Smettere di fumare</a> e ridurre al minimo l'alcool può prevenire episodi futuri.<br />
<br />
<br />
<div data-mce-style="text-align: center;" style="text-align: center;">
<strong><span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;">Emicrania</span></strong></div>
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<br />
<br />
<strong><span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;">Che cos'è?</span></strong><br />
L'Emicrania è una malattia neurologica ereditaria caratterizzata da iper-eccitabilità di alcune aree specifiche del cervello.<br />
L'emicrania è la conseguenza di: aumento di volume delle arterie cerebrali e rilascio di sostanze chimiche da parte dei nervi che ricevono il sangue da questi vasi sanguigni.<br />
Anche se non è chiaro quello che succede nel cervello per provocare un'emicrania, si sà che gli individui con emicrania sono più sensibili all'influenza di fattori transitori, chiamati "trigger" che aumentano il rischio di avere un attacco di emicrania.<br />
<br />
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;"><strong>Cause</strong></span><br />
Anche se non si sà molto sulle cause dell'emicrania, la genetica e i fattori ambientali sembrano essere coinvolti.<br />
I fattori che possono causare l'emicrania sono:<br />
<ul>
<li>Alimenti.<br />
Alcune emicranie possono essere scatenate da alcuni cibi come: alcool, in particolare birra e vino rosso, formaggi stagionati, cioccolato, aspartame, eccesso di caffeina e cibi salati.<br />Saltare i pasti o <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/digiuno-depurativo-per-dimagrire/" rel="nofollow" target="_blank">digiunare</a> può scatenare attacchi di emicrania.</li>
<li>Cambiamenti ormonali nelle donne.<br />Le fluttuazioni degli estrogeni sembrano scatenare il mal di testa in molte donne con emicrania.<br />Le femmine con una storia di emicrania spesso riferiscono di avere mal di testa immediatamente prima o durante il loro periodo, quando avviene un importante calo di estrogeni.<br />Altre hanno una maggiore tendenza a sviluppare l'emicrania durante la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/primi-sintomi-di-gravidanza/" rel="nofollow" target="_blank">gravidanza</a> o la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi-della-menopausa-e-rimedi/" rel="nofollow" target="_blank">menopausa</a>.<br />Alcuni Farmaci ormonali come i <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/pillola-anticoncezionale-contraccettiva/" rel="nofollow" target="_blank">contraccettivi</a> orali e la terapia ormonale sostitutiva può peggiorare le emicranie.</li>
<li>Stress.<br />Lo <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/psicologia-disturbi-mentali-ansia/sintomi-da-stress/" rel="nofollow" target="_blank">stress</a> può causare emicranie.</li>
<li>Stimoli sensoriali.<br />Le luci e i riflessi del sole possono provocare un emicrania, anche i suoni forti.<br />Gli odori insoliti, tra cui profumi piacevoli, gli odori sgradevoli come il diluente e il fumo passivo possono provocare l'emicrania.</li>
<li>I cambiamenti nel ritmo sonno-veglia e la mancanza di sonno sono altre possibili cause.</li>
<li>Fattori fisici.<br />Uno sforzo fisico intenso, ad esempio l'attività sessuale, può provocare l'emicrania.</li>
<li>Cambiamenti nell'ambiente.<br />Il cambio del tempo o della pressione atmosferica può è un altra causa possibile.</li>
<li>Farmaci.<br />Alcuni farmaci possono aggravare le emicranie, ad esempio la nitroglicerina.</li>
</ul>
<br />
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;"><strong>Sintomi</strong></span><br />
L'emicrania è un disturbo cronico con attacchi ricorrenti.<br />
L'emicrania è descritta solitamente come un dolore intenso, palpitante o martellante che si avverte nelle tempie, ma a volte il dolore è situato nella fronte, intorno agli occhi, o sul retro della testa.<br />
Il dolore è solitamente unilaterale (su un lato della testa), anche se circa un terzo del tempo si avverte su entrambi i lati del cranio.<br />
Generalmente, l'emicrania inizia quando il paziente è sveglio; raramente può svegliare l'individuo.<br />
Le cefalee unilaterali possono cambiare lati da un attacco all'altro.<br />
Infatti, il mal di testa unilaterale che si verifica sempre sullo stesso lato deve allertare il medico per la possibilità di una cefalea secondaria, per esempio quella causata da un tumore al cervello.<br />
Di solito, una cefalea di tipo emicranico è aggravata da attività quotidiane come salire le scale.<br />
Chi soffre di emicrania può sentire: nausea, vomito, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-intestino/diarrea-cause-e-rimedi/" rel="nofollow" target="_blank">diarrea</a>, pallore al viso, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/mani-fredde/" rel="nofollow" target="_blank">mani fredde</a>, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/piedi-freddi/" rel="nofollow" target="_blank">piedi freddi</a> e sensibilità alla luce durante gli attacchi.<br />
A causa di questa iper-sensibilità alla luce e ai suoni, i soggetti colpiti preferiscono rimanere in una stanza tranquilla e scura durante un attacco.<br />
Un attacco tipico ha una durata compresa tra 4 e 72 ore.<br />
Si stima che dal 40% al 60% degli attacchi di emicrania sono preceduti da sintomi premonitori da poche ore ad alcuni giorni prima come: <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/sonnolenza-stanchezza/" rel="nofollow" target="_blank">sonnolenza</a>, irritabilità, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattia/cause-di-stanchezza/" rel="nofollow" target="_blank">affaticamento</a>.<br />
<br />
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;"><strong>Test e diagnosi</strong></span><br />
In caso di emicrania o una storia familiare di emicrania, il medico probabilmente deve diagnosticare la patologia sulla base della tua storia medica e di un esame fisico.<br />
Ma se il mal di testa è insolito, grave o improvviso, il medico può prescrivere una serie di test per escludere altre possibili cause.<br />
<b><br /></b>
<b>Tomografia computerizzata</b> (TAC). Questo esame strumentale utilizza una serie di raggi x per vedere l'interno del corpo. La TAC aiuta i medici diagnosticare: tumori, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/microbiologia-e-virologia/cose-un-infezione/" rel="nofollow" target="_blank">infezioni</a> e altre possibili cause.<br />
<b><br /></b>
<b>Risonanza magnetica</b> (RMN).<br />
La Risonanza magnetica utilizza onde radio e un potente magnete per produrre immagini del cervello. La RMN aiuta a diagnosticare: tumori, ictus, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/problemi-circolazione/aneurisma-dell-aorta-addominale-toracica-intervento-chirurgico/" rel="nofollow" target="_blank">aneurismi</a>, malattie neurologiche, altre anomalie del <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-del-cervello/" rel="nofollow" target="_blank">cervello</a>, inoltre serve per esaminare i vasi sanguigni cerebrali.<br />
<br />
<strong><span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;">Trattamento</span></strong><br />
Non c'è nessuna cura specifica per l'emicrania. L'obiettivo è trattare i sintomi prima possibile evitando o modificando i fattori di rischio.<br />
In caso di emicranie frequenti, il medico può prescrivere dei farmaci per ridurre il numero degli attacchi.<br />
Bisogna prendere la medicina ogni giorno perché sia efficace.<br />
I farmaci prescritti possono essere:<br />
Antidepressivi come: Amitriptilina, Imipramina, Paroxetina, Sertralina e venlafaxine.<br />
<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/farmaci-per-la-pressione-alta/" rel="nofollow" target="_blank">Farmaci per la pressione alta</a> come beta-bloccanti (propranololo) o calcio-antagonisti (Verapamil),<br />
Farmaci come gabapentin, levetiracetam, pregabalin, tiagabina, topiramato e l'acido valproico,<br />
Le iniezioni di tossina botulinica (Botox) possono contribuire a ridurre gli attacchi di emicrania.<br />
<strong>Trattamento di un attacco</strong><br />
Alcuni farmaci si assumono al primo segno di un attacco di emicrania.<br />
I farmaci da banco come l'aspirina, l'ibuprofene o il paracetamolo sono utili quando l'emicrania è lieve.<br />
Se questi trattamenti non servono, bisogna chiedere al medico dei farmaci che richiedono la prescrizione.<br />
Tra questi ci sono: spray nasali, supposte o iniezioni.<br />
Il medico può scegliere da diversi tipi di farmaci, tra cui i Triptani, prescritti spesso per fermare gli attacchi di emicrania<br />
Alcuni farmaci per l'emicrania restringono i vasi sanguigni (vaso-costrittori).<br />
Se il paziente è a rischio di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cuore/infarto-del-miocardio/" rel="nofollow" target="_blank">attacchi di cuore</a> o ha una malattia del cuore, deve parlare con il medico prima di assumere questi farmaci.<br />
Una donna incinta o che sta cercando di rimanere incinta non può prendere i derivati dell'ergot come ergotamina e diidroergotamina.<br />
Altri farmaci sono indicati per trattare i sintomi dell'emicrania.<br />
Il Partenio è un'erba popolare per l'emicrania.<br />
Diversi studi supportano l'uso del Partenio per il trattamento dell'emicrania, ma prima di assumerla bisogna consultare il medico.<br />
È meglio parlare con un erborista qualificato quando si selezionano le erbe.<br />
<br />
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;"><strong>Mal di testa al mattino</strong></span><br />
Il dolore in testa al risveglio può colpire chi ha un ritmo di vita irregolare e ogni giorno va a dormire e si alza ad orari diversi.<br />
Anche le persone che dormono troppo o troppo poco possono avere mal di testa al mattino oltre a una sensazione di stordimento o <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/sintomi-di-stanchezza/" target="_blank">stanchezza</a>.<br />
<br />
<span data-mce-style="font-size: medium;" style="font-size: small;"><strong>Altre cause</strong></span><br />
Il mal di testa può essere causato<br />
<ul>
<li>da disturbi <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/mal-testa-cervicale-dietro-agli-occhi/" target="_blank">cervicali</a>,</li>
<li>da alcuni cibi,</li>
<li>da una sbornia,</li>
<li>dalla sindrome <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/sintomi/sintomi-gravidanza-sindrome-premestruale-differenze/" rel="nofollow" target="_blank">premestruale</a>,</li>
<li>dall'eccesso di studio o concentrazione in caso di problemi di vista (<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-degli-occhi/miopia-agli-occhi-gradi-sintomi/" rel="nofollow" target="_blank">miopia</a>, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-degli-occhi/astigmatismo-sintomi-test/" rel="nofollow" target="_blank">astigmatismo</a>, ecc.)</li>
</ul>
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<br />
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
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</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-54626215867051700802013-03-29T00:07:00.002-07:002018-10-23T23:31:24.298-07:00Infiltrazioni di acido ialuronico<br />
<div align="center" style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="color: #262626; font-size: medium;" style="color: #262626; font-size: small;"><span data-mce-style="font-family: Georgia,serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><b>Che cosa sono?</b></span></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div class="mceTemp" style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: Georgia, 'Times New Roman', 'Bitstream Charter', Times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;">In ortopedia, l'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/infiltrazioni-di-acido-ialuronico/" rel="nofollow" target="_blank">infiltrazione di acido ialuronico</a> è una puntura che si effettua all'interno di un articolazione e serve per lubrificare e migliorare lo scorrimento delle ossa. È un nuovo trattamento che offre la possibilità di praticare le stesse terapie sia per le malattie reumatiche, sia per la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/lesione-della-cartilagine-del-ginocchio/" rel="nofollow" target="_blank">riduzione della cartilagine</a> o artrosi di: <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/sintomi-dell-artrosi-al-ginocchio/" rel="nofollow" target="_blank">ginocchio</a>, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/artrosi-all-anca/" rel="nofollow" target="_blank">anca</a> e articolazione trapezio-metacarpale (per la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-dita/rizoartrosi-del-pollice/" rel="nofollow" target="_blank">rizoartrosi</a>). In caso d’infiltrazione all'anca, se si esegue contemporaneamente un'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/ecografia-morfologica-e-all-addome/" rel="nofollow" target="_blank">ecografia</a>, è possibile vedere l'avanzamento dell'ago su un monitor ecografico. Questo permette di visualizzare bene la capsula articolare in cui iniettare il farmaco che può essere una soluzione di acido ialuronico o anche <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/infiltrazioni-di-cortisone/" rel="nofollow" target="_blank">cortisone</a>.</span><br />
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><br /></span>
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijX9pj0bC-0gLlfz-CzIsqzdKXNNt5xYOHOpPbg0NBEeoV7v9iyNN9pO06-IA4N3BnsgNsVwoZ65V9wz5XzJRNv_eyjoYtLFnPtyXlQm9NnP4NNToxWA_susBL96veCCpUaeVmAt1EGEyI/s1600/Infiltra%25C3%25A7%25C3%25A3o-de-%25C3%25A1cido-hialur%25C3%25B3nico.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="558" height="320" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEijX9pj0bC-0gLlfz-CzIsqzdKXNNt5xYOHOpPbg0NBEeoV7v9iyNN9pO06-IA4N3BnsgNsVwoZ65V9wz5XzJRNv_eyjoYtLFnPtyXlQm9NnP4NNToxWA_susBL96veCCpUaeVmAt1EGEyI/s320/Infiltra%25C3%25A7%25C3%25A3o-de-%25C3%25A1cido-hialur%25C3%25B3nico.jpg" width="297" /></a></div>
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><br /></span></div>
<div style="line-height: 19px;">
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="font-family: Georgia,serif; font-size: medium;" style="font-family: "georgia" , serif; font-size: small;"><span data-mce-style="color: #262626;" style="color: #262626;"><b>Cosa s’inietta nell’articolazione con artrosi?</b></span></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
</div>
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="color: #262626;" style="color: #262626;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><span data-mce-style="font-size: small;" style="font-size: x-small;">Il farmaco che si utilizza è l'acido ialuronico (HA), che è una molecola sintetizzata tramite processi naturali dalle cellule sinoviali. Queste cellule agiscono per:</span></span></span></div>
<ul style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<li><span data-mce-style="color: #262626;" style="color: #262626;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><span data-mce-style="font-size: small;" style="font-size: x-small;">lubrificare le articolazioni durante il carico;</span></span></span></li>
<li><span data-mce-style="color: #262626;" style="color: #262626;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><span data-mce-style="font-size: small;" style="font-size: x-small;">conferire proprietà elastiche e viscose alle parti interessate;</span></span></span></li>
<li><span data-mce-style="color: #262626;" style="color: #262626;"><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><span data-mce-style="font-size: small;" style="font-size: x-small;">esercitare una protezione parziale del tessuto durante la penetrazione dagli <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/chimica-e-biochimica/enzimi/" rel="nofollow" target="_blank">enzimi</a> litici o dalle cellule infiammatorie.
</span></span></span></li>
</ul>
<div style="line-height: 19px;">
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px;">
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;">Con minor frequenza, i cortisonici sono utilizzati perché hanno proprietà antiinfiammatorie quindi possono solo ottenere un successo momentaneo. L'acido ialuronico è una sorta di lubrificante. Nelle articolazioni dei pazienti affetti da artrosi, il liquido sinoviale contiene una minor quantità di HA (quindi è meno viscoso), queste infiltrazioni aumentano le proprietà fisiologiche del fluido. Nel caso d’infiltrazioni con acido ialuronico, durante l’ingresso del farmaco si può percepire un lieve fastidio a causa della viscosità dello stesso.</span></div>
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px;">
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><br /></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px;">
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><br /></span></div>
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="color: #333333; font-family: "georgia" , serif; font-size: 13px;"><iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/DM2C2MWv538" width="560"></iframe></span><br />
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px;">
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><br /></span></div>
</div>
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<span data-mce-style="color: #262626; font-size: medium;" style="color: #262626; font-size: small;"><span data-mce-style="font-family: Georgia,serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><b>Chi sono i candidati ideali per questa procedura?</b></span></span></div>
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
</div>
<div style="line-height: 19px;">
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px;">
<span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><span data-mce-style="font-size: small;" style="font-size: x-small;"><span data-mce-style="color: #262626;" style="color: #262626;">I pazienti che possono trarre più giovamento da questo trattamento sono quelli affetti da artrosi al ginocchio, all'anca e alla <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-di-ulna-radio-carpo-metacarpo-e-falangi/" rel="nofollow" target="_blank">trapezio-metacarpale</a>, nella fase intermedia e iniziale. I pazienti con artrosi all'anca in stato avanzato, ottengono meno beneficio perché lo spazio articolare è ristretto. In questo caso si consiglia di consultare l'ortopedico per un eventuale </span></span></span><span data-mce-style="font-family: Georgia, serif;" style="font-family: "georgia" , serif;"><span data-mce-style="font-size: small;" style="font-size: x-small;"><span data-mce-style="color: #262626;" style="color: #262626;">intervento chirurgico.</span></span></span></div>
<span style="color: #262626; font-family: "georgia" , serif; font-size: x-small;">Si possono creare delle discussioni nel forum: https://forum.fisioterapiapertutti.com/index.php</span></div>
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px;">
<br /></div>
<div style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<br /></div>
<div align="center" style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista Tel 0522/260654 Defilippo.massimo@gmail.com P. IVA 02360680355</div>
<div align="center" style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
<a data-mce-href="https://www.facebook.com/fisioterapiarubierese?ref=hl" href="https://www.facebook.com/fisioterapiarubierese?ref=hl">https://www.facebook.com/fisioterapiarubierese?ref=hl</a></div>
<div align="center" style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
</div>
<div align="center" style="color: #333333; font-family: georgia, "times new roman", "bitstream charter", times, serif; font-size: 13px; line-height: 19px;">
© Scott Maxwell - fotolia.com</div>
</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-1001567312010543662013-03-29T00:03:00.003-07:002018-10-23T23:31:52.040-07:00Infiltrazioni di Cortisone<br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;"></span><br />
<div style="text-align: center;">
<br /></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "georgia" , serif; font-size: small;"><span style="color: #262626;"><b>Che cosa sono?</b></span></span></span><br />
<div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;">
<span style="font-family: "georgia" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , serif;">Sono iniezioni di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/cortisonici-e-cortisone/" rel="nofollow" target="_blank">corticosteroidi</a>, cioè farmaci antinfiammatori steroidei, utilizzati in caso di patologie articolari.
Il cortisone è il farmaco anti-infiammatoro più efficace, è molto utile nella cura dell'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattia/artrite-psoriasica/" rel="nofollow" target="_blank">artrite psoriasica</a>, dell'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/artrite-reumatoide-farmaci-cura/" rel="nofollow" target="_blank">artrite reumatoide</a>, dell'artrite gottosa e nell'acutizzazione dei processi artrosici.
Il cortisone dev'essere iniettato direttamente nell'articolazione in cui si trovano i processi infiammatori.
Il tipo di cortisone utilizzato dipende dalla patologia che riscontra il paziente e dall'effetto desiderato.
Solitamente, in ogni fiala da iniettare è presente anche un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/anestesia-ed-effetti-collaterali/" rel="nofollow" target="_blank">anestetico locale</a>, che in genere è la lidocaina.
Generalmente, un approccio base include un'infiltrazione a settimana, per un totale di tre-cinque terapie l’anno. Tra un ciclo di terapie e l'altro bisogna aspettare almeno un mese.
Il cortisone ha effetto immunosoppressore e antinfiammatorio, per questo conferisce sollievo dal dolore e riduzione dei versamenti articolari nella fase acuta della malattia.</span></span></span>
<span style="color: #262626; font-size: small;"> <iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/dil9SG_BgtM" width="560"></iframe></span>
<span style="color: #262626; font-size: small;"><span style="font-family: "georgia" , serif;"><b>Quali sono le contrindicazioni e gli effetti collaterali?</b></span></span>
<span style="font-family: "georgia" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , serif;">Sebbene solo una minima percentuale del farmaco iniettato raggiunga il circolo sistemico, a livello intra-articolare l'abuso di questi farmaci può causare pesanti conseguenze.
Un eccessivo numero d'infiltrazioni potrebbe indebolire: </span></span></span></span><br />
<br />
<ol>
<li>Tendini, </li>
<li>Legamenti, </li>
<li>Ossa,</li>
<li>Altre strutture che compongono l'articolazione. </li>
</ol>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEh_KSBjKDAcGaHyAuVtMZOUY1lelpCpAPy8KvTBeuIRyL6pDIQOIKBXJ3RGZYm1p2m7FchsvVPvDsG9TqXU7dQV6od_6F2oyfqUxSD70G8yD9DQo8oPZZ8b0t3rBZzaosuxpZj1eY6mGj/s1600/Inje%25C3%25A7%25C3%25A3o-de-cortic%25C3%25B3ides.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="600" data-original-width="651" height="294" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiEh_KSBjKDAcGaHyAuVtMZOUY1lelpCpAPy8KvTBeuIRyL6pDIQOIKBXJ3RGZYm1p2m7FchsvVPvDsG9TqXU7dQV6od_6F2oyfqUxSD70G8yD9DQo8oPZZ8b0t3rBZzaosuxpZj1eY6mGj/s320/Inje%25C3%25A7%25C3%25A3o-de-cortic%25C3%25B3ides.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;"><span style="font-family: "georgia" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , serif;"><span style="font-family: "georgia" , serif;">Per alcune categorie di pazienti, la piccola percentuale di farmaco che entra in contatto con il circolo sistemico può essere eccessiva.
Si sconsiglia le infiltrazioni di cortisone in concomitanza di terapia anti-trombotica, attività sportiva agonistica (per la positività al doping), <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/diabete/" rel="nofollow" target="_blank">diabete</a>, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/problemi-circolazione/ipertensione-arteriosa/" rel="nofollow" target="_blank">ipertensione</a>, immunodepressione e <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/sintomi-dell-osteoporosi-e-cura/" rel="nofollow" target="_blank">osteoporosi</a> severa.
Per questo motivo è bene circoscrivere l'impiego delle infiltrazioni di cortisone alle fasi acute delle artropatie, quando il dolore e l'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infiammazione-causa-e-sintomi/" rel="nofollow" target="_blank">infiammazione</a> sono maggiori e limitano l’ampiezza articolare.
Se effettuate nel rispetto delle regole di asepsi (rimozione dei peli, accurata detersione e disinfezione della cute, sostituzione dell'ago dopo aspirazione del farmaco), le infiltrazioni di cortisone di norma non causano alcun effetto locale importante.
Tra gli <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/farmaci/effetti-collaterali-del-cortisone/" rel="nofollow" target="_blank">effetti collaterali</a> più comuni spicca il rischio di reazione infiammatoria, caratterizzato da dolore e <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-della-pelle/pelle-rossa-arrossata-o-rossore/" rel="nofollow" target="_blank">rossore</a> locale. L'atrofia cutanea e la depigmentazione della parte trattata rappresentano la possibile conseguenza dello stravaso di cortisone nella pelle circostante.</span></span></span></span><br />
<span style="background-color: white; color: #333333; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;">Per qualunque perplessità creare un post nel <a href="https://forum.fisioterapiapertutti.com/index.php" target="_blank">forum del Dr. Defilippo</a>.
</span><br />
<div align="center">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;">Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista Tel 0522/260654 Defilippo.massimo@gmail.com
P. IVA 02360680355</span></span></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;">
</span>
<br />
<div align="center">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;"><a href="https://www.facebook.com/fisioterapiarubierese?ref=hl">https://www.facebook.com/fisioterapiarubierese?ref=hl</a></span></span></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;">
</span></span><br />
<div align="center">
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;">© Scott Maxwell - fotolia.com</span></span></div>
<span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;"><span style="background-color: white; color: #333333; font-family: sans-serif; font-size: 12px; line-height: 20px; white-space: pre-wrap;">
<!--Ads3--></span></span></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-33286041517753410842013-03-15T01:55:00.000-07:002018-10-23T23:32:30.891-07:00Frattura del braccio<span style="font-size: medium;"><b>Come avviene?</b></span><br />
<br />
<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/frattura-dell-omero-del-braccio/" rel="nofollow" target="_blank">Frattura dell'omero</a> significa rottura dell'osso del <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/frattura-del-braccio/" rel="nofollow" target="_blank">braccio</a>, può verificarsi nella regione superiore, centrale o inferiore dell'osso.
<br />
La parte superiore comprende il collo anatomico, il collo chirurgico, il trochite, il trochine e la testa dell'omero.
<br />
Generalmente, la frattura del braccio si verifica negli anziani che soffrono di osteoporosi quando <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/sintomi-dell-osteoporosi-e-cura/" rel="nofollow" target="_blank">https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/sintomi-dell-osteoporosi-e-cura/</a>cadono o scivolano a terra sulle mani.
<br />
Se la rottura del braccio avviene nella parte superiore è possibile che si lussi la spalla, quindi il quadro clinico si aggrava.
<br />
La lesione della diafisi dell'omero (la parte centrale) colpisce più spesso gli adulti e il meccanismo di rottura è un trauma diretto.
<br />
Le fratture della parte superiore del gomito capitano quasi esclusivamente a bambini e adolescenti, quando cadono con il gomito in iperestensione.<br />
<br />
<span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;"><b>Quali sono i segni e i sintomi?</b></span>
<br />
<br />
Il soggetto si presenta in pronto soccorso con il braccio attaccato al torace e il gomito flesso per paura del dolore che è molto intenso e insopportabile.<br />
I segni consistono nell'edema a livello della frattura e nell'<a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/problemi-circolazione/ematoma-muscolare/" rel="nofollow" target="_blank">ematoma</a> che si estende nella parte interna del braccio e nel torace.<br />
Il braccio non si riesce a muovere ed è possibile avvertire un rumore di ossa che "grattano" tra loro.
Se la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/frattura-scomposta-terapia-e-intervento-chirurgico/" rel="nofollow" target="_blank">frattura è scomposta</a>, è possibile che si veda sporgere una parte del braccio. <br />
<span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;"><b><iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/ac_-XR6qkSg" width="560"></iframe></b></span><br />
<span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;"><b>Quali sono le complicazioni?</b></span><br />
<br />
Le complicanze immediate sono lo shock ipovolemico, cioè un drastico calo del sangue circolante che può portare allo svenimento.<br />
È necessario fare attenzione alla possibile formazione di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/problemi-circolazione/flebite-alla-gamba/" rel="nofollow" target="_blank">tromboflebiti</a>, ovvero la nascita di coaguli di sangue che ostruiscono le arterie.<br />
Dai <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/trombosi-venosa-profonda/" rel="nofollow" target="_blank">trombi</a> possono originare gli <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/disturbi-della-respirazione/embolia-polmonare/" rel="nofollow" target="_blank">emboli</a>, cioè questi coaguli si staccano, vanno in circolo e possono chiudere le arterie del corpo.<br />
Le fratture che comportano maggiori rischi sono quelle superiori, nella regione vicina <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-della-clavicola-della-scapola-e-dellomero/" rel="nofollow" target="_blank">alla scapola e alla clavicola</a>, mentre una <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/frattura-del-gomito/" rel="nofollow" target="_blank">lesione a livello del gomito</a> è caratterizzata da rischi minori.<br />
Le complicanze associate al trauma sono la lesione di nervi, muscoli e vasi sanguigni.<br />
Lungo la diafisi dell'omero decorrono i nervi: radiale, mediano e ulnare, quindi sono soggetti a stiramento o lesione in caso di frattura scomposta.<br />
Le arterie possono essere fortemente danneggiate soprattutto in caso di frattura del collo anatomico dell'omero, possono causare una necrosi vascolare, cioè il blocco della circolazione sanguigna in una regione corporea; dove non arriva il sangue non c'è vita.<br />
L'arteria più frequentemente colpita è l'arteria brachiale.<br />
Una frattura scomposta può causare la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/infiammazione-delle-articolazioni/lussazione-della-spalla/" rel="nofollow" target="_blank">lussazione della spalla</a>, lo <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-spalla/lesione-del-tendine-sovraspinoso/" rel="nofollow" target="_blank">strappo dei tendini della cuffia dei rotatori</a> oppure dei muscoli del braccio: bicipite, brachiale, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/tricipite-bicipite-e-muscoli-del-braccio/" rel="nofollow" target="_blank">tricipite</a> e deltoide.<br />
Tra le complicazioni tardive c'è la formazione di una pseudoartrosi, cioè non avviene una consolidazione corretta o si forma un callo fibroso al posto di quello osseo.
<br />
<span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;"><b>Qual'è la prognosi?</b></span><br />
<br />
Il tempo di recupero dipende dal tipo di frattura, se è composta può guarire completamente in 2/3 mesi, ma se è <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/frattura-composta-e-scomposta/" rel="nofollow" target="_blank">scomposta</a> con molti frammenti può essere necessario un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/operazione-chirurgica-per-la-frattura-del-braccio/" rel="nofollow" target="_blank">intervento chirurgico</a>.<br />
In questo caso l'ortopedico fissa una placca o un endoprotesi che tiene uniti i frammenti.<br />
Se il soggetto è anziano non sempre è possibile il recupero completo dell'articolarità, il braccio rotto potrebbe non essere più in grado di muoversi come l'arto sano.<br />
In caso di frattura scomposta, per recuperare completamente il movimento e ritornare ai livelli pre-trauma sono necessari alcuni mesi, in particolare per riuscire a compiere correttamente le rotazioni della spalla.<br />
Apri una discussione sul <a href="https://forum.fisioterapiapertutti.com/index.php" target="_blank">forum del Dr. Defilippo</a>.<br />
<span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;"><b>Cosa fare? </b><b>Qual'è la terapia adatta?</b></span>
<br />
<br />
L'ortopedico può consigliare l'intervento chirurgico per evitare danni importanti o per riuscire a recuperare l'articolarità, poi si inizierà un percorso riabilitativo per guarire completamente.
In caso di frattura composta, si dovrà portare un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/tutore/tutore-per-la-spalla/" rel="nofollow" target="_blank">tutore</a> o un gesso ancorato al collo per un mese circa, in modo da permettere il consolidamento dell'osso.<br />
La terapia migliore per aiutare a consolidare l'osso è la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/magnetoterapia/" rel="nofollow" target="_blank">magneto terapia</a> che può dimezzare i tempi di recupero.<br />
Quando si toglie il gesso, viene ripetuta la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/radiografia-torace-braccio-e-gamba/" rel="nofollow" target="_blank">radiografia</a> di controllo.<br />
Se l'ortopedico ritiene che il processo di formazione del callo osseo è iniziato e non ci sono rischi di pseudoartrosi, consiglierà alcuni cicli di <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/fisiokinesiterapia/" rel="nofollow" target="_blank">fisioterapia</a> per recuperare la forza, il movimento e la coordinazione.<br />
Gli esiti possibili sono:
<br />
<ul>
<li>la viziosa consolidazione (rara);</li>
<li>la limitazione funzionale (frequente), infatti gli anziani non riescono a recuperare completamente il movimento, in particolare l'elevazione del braccio.</li>
</ul>
<br />
<br />
<br />
<div align="center">
Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista Tel 0522/260654 Defilippo.massimo@gmail.com
P. IVA 02360680355</div>
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© Scott Maxwell - fotolia.com © photoCD - Fotolia com</div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-11587752834367312442013-03-15T01:19:00.003-07:002018-10-23T23:32:57.045-07:00Frattura del gomito<span style="font-size: medium;"><b><span id="goog_1200482796"></span><a href="https://www.blogger.com/"></a><span id="goog_1200482797"></span><span id="goog_1200482807"></span><a href="https://www.blogger.com/"></a><span id="goog_1200482808"></span><span id="goog_1200482822"></span><a href="https://www.blogger.com/"></a><span id="goog_1200482823"></span><span id="goog_1200482837"></span><a href="https://www.blogger.com/"></a><span id="goog_1200482838"></span>Che cos'è la frattura del gomito?</b></span><br />
<br />
La <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/frattura-del-gomito/" rel="nofollow" target="_blank">frattura del gomito</a> è la rottura o lesione dell'articolazione tra <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-della-clavicola-della-scapola-e-dellomero/" rel="nofollow" target="_blank">omero</a> (braccio), <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-di-ulna-radio-carpo-metacarpo-e-falangi/" rel="nofollow" target="_blank">ulna</a> e radio (gomito).
Il gomito è un articolazione fondamentale per sollevare pesi, vestirsi, lavarsi, pettinarsi e lavorare.
Le possibili lesioni si verificano a livello del capitello omerale, del <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/frattura-del-capitello-radiale-del-gomito/" rel="nofollow" target="_blank">capitello radiale</a>, dell'epitroclea, intercondiloidee e sovracondiloidee.
<br />
Le <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/frattura-dell-olecrano-del-gomito/" rel="nofollow" target="_blank">fratture dell'olecrano</a> costituiscono circa il 10% delle lesioni al gomito, riguardano principalmente gli adulti, in questo caso si può danneggiare il <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-gomito/neuropatia-del-nervo-ulnare-e-radiale/" rel="nofollow" target="_blank">nervo ulnare</a>.
<br />
Generalmente, le fratture del capitello radiale sono provocate da una caduta sulle mani in estensione, quindi il meccanismo lesivo è un trauma indiretto.
<br />
Le fratture sovracondiloidee causano uno spostamento dell'epifisi distale dell'omero detta anche paletta omerale, colpiscono spesso i bambini per traumi diretti e sono pericolose per i possibili danni al nervo radiale.
<br />
Le lesioni dei condili omerali sono piuttosto rare.
<br />
<span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;"><b>Quali sono le cause della frattura del gomito?</b></span><br />
<br />
Le cause della frattura del gomito sono i traumi o le cadute. <br />
<span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;"><b>Quali sono i sintomi della frattura del gomito?</b></span><br />
<ol>
<li><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-gomito/" rel="nofollow" target="_blank">Dolore</a>,</li>
<li>Gonfiore,</li>
<li><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-della-pelle/pelle-rossa-arrossata-o-rossore/" rel="nofollow" target="_blank">Rossore</a>,</li>
<li>Calore,</li>
<li>Limitazione dei movimenti del gomito e del polso.</li>
</ol>
<iframe allow="autoplay; encrypted-media" allowfullscreen="" frameborder="0" height="315" src="https://www.youtube.com/embed/68YXJCcqd5k" width="560"></iframe><br />
<span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;"><b>Qual'é l'esame diagnostico più indicato per la frattura del gomito?</b></span><br />
<br />
<br />
L'esame più adatto per le fratture è la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/radiografia-torace-braccio-e-gamba/" rel="nofollow" target="_blank">radiografia</a>.
<br />
<br />
<span style="font-size: medium;"><b>Come si diagnostica la frattura del gomito?</b></span><br />
Il medico del pronto soccorso osserva il gomito del paziente e ascolta la versione dell'incidente.<br />
Se la radiografia mostra la lesione dell'osso allora si può fare la diagnosi di frattura del gomito.<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV2TTkWHFMtbpylFAP514EkBUw4aaaqtiWJRTgyEx2kU2PCVcEojlExG0a6BBUfvW27GWQlRzHSfvENvn6wVhwh86tNenB2Ni1rKXisxWXyMYUAJ-v08ZMNmZhclYUw5hgAeyOkg2A6AWg/s1600/gomito-esiti-frattura-osteosclerosi-deformazione.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="498" data-original-width="800" height="199" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhV2TTkWHFMtbpylFAP514EkBUw4aaaqtiWJRTgyEx2kU2PCVcEojlExG0a6BBUfvW27GWQlRzHSfvENvn6wVhwh86tNenB2Ni1rKXisxWXyMYUAJ-v08ZMNmZhclYUw5hgAeyOkg2A6AWg/s320/gomito-esiti-frattura-osteosclerosi-deformazione.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<span style="font-size: medium;"><b><br /></b></span>
<span style="font-size: medium;"><b>Qual'é la terapia per la frattura del gomito?</b></span><br />
<br />
Per le <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/frattura-composta-e-scomposta/" rel="nofollow" target="_blank">fratture composte</a> bisogna immobilizzare il braccio in un gesso o <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/tutore/polsiera-e-cinturino-per-il-gomito/" rel="nofollow" target="_blank">tutore</a> per un periodo di circa 30 giorni (15 giorni per i bambini).<br />
In caso di frattura scomposta il chirurgo può decidire di effettuare un intervento chirurgico se il paziente è d'accordo.<br />
Apri un post nel <a href="https://forum.fisioterapiapertutti.com/index.php" target="_blank">forum </a>per qualunque informazione.<br />
<br />
<br />
<br />
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Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista Tel 0522/260654 Defilippo.massimo@gmail.com
P. IVA 02360680355</div>
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© Scott Maxwell - fotolia.com<br />
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/02466458898287566829noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5433272823183374158.post-3066351284367865522013-03-11T04:32:00.000-07:002018-10-23T23:39:11.375-07:00Frattura del ginocchio<b>Cosa vuol dire frattura della clavicola?</b><br />
<br />
<br />
È la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/frattura-della-clavicola/" rel="nofollow" target="_blank">rottura dell’osso della clavicola</a>, cioè quello che si trova esattamente sopra il petto.
Spesso, la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-osso/frattura-composta-e-scomposta/" rel="nofollow" target="_blank">frattura è <b>scomposta</b></a>, cioè i due monconi non combaciano lungo la rima di frattura, ma l'incidente causa la rotazione o lo spostamento di un frammento rispetto all'altro.
In caso di frattura scomposta, si vedrà a occhio nudo uno "scalino" nel punto di rottura.
<br />
<b><br /></b>
<b>Anatomia della clavicola.</b> <br />
<br />
La clavicola è un osso lungo e stretto a forma di “S” che collega il manubrio dello sterno alla <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-della-clavicola-della-scapola-e-dellomero/" rel="nofollow" target="_blank">scapola</a>, precisamente all’acromion.
L’articolazione della spalla è la più mobile del corpo umano perché il braccio è collegato al tronco attraverso due ossa molto flessibili: la scapola e la clavicola, che sono libere di ruotare, sollevarsi e abbassarsi.
<br />
Questa mobilità comporta una <b>minor resistenza</b> ai traumi rispetto ad <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/articolazione-delanca-e-del-ginocchio/" rel="nofollow" target="_blank">anca</a> e <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/ossa-del-bacino-pube-ischio-e-ileo/" rel="nofollow" target="_blank">bacino</a> che sono molto più rigide, ma non si lussano facilmente.
<br />
La clavicola ha anche la funzione di <b>proteggere:
</b>
<br />
<ul>
<li>i nervi del plesso brachiale che innervano la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-della-spalla/" rel="nofollow" target="_blank">spalla</a> e tutto il braccio;</li>
<li>i vasi sanguigni che decorrono dal cuore al braccio</li>
</ul>
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<br /></div>
<b>Chi sono i soggetti colpiti?</b>
<br />
La frequenza di fratture della clavicola è relativamente elevata rispetto alle altre ossa, colpisce soprattutto i giovani <b>che praticano sport in cui è possibile cadere a terra</b>; si vedono spesso ciclisti, sciatori, motociclisti, motocrossisti, rugbysti ecc.
Il meccanismo traumatico che rompe l'osso è la caduta sulle mani, raramente la causa è un trauma diretto perché bisognerebbe atterrare tra la spalla, il petto e il mento.
Durante il parto, la frattura claveare può capitare ai neonati se la nascita è difficile a causa delle dimensioni del nascituro.
I bambini piccoli subiscono le fratture a legno verde, ovvero lesioni dell'osso che non coinvolgono il periostio: il rivestimento osseo.
<br />
<b><br /></b>
<b>Quali sono i sintomi della frattura della clavicola?</b>
<br />
<br />
I soggetti colpiti avvertono dolore insopportabile, gonfiore, <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/malattie-della-pelle/pelle-rossa-arrossata-o-rossore/" rel="nofollow" target="_blank">rossore</a> e calore, tipici di un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/infiammazione-causa-e-sintomi/" rel="nofollow" target="_blank">infiammazione</a>.
Il <b>movimento</b> del braccio è quasi impossibile: ruotare, sollevare o portare indietro la spalla provoca molto dolore.
I movimenti del collo possono dare fastidio perché avvengono con la contrazione del muscolo sternocleidomastoideo, che si inserisce sulla clavicola.
In caso di frattura scomposta, si noterà una <b>sporgenza ossea</b>, soprattutto quando l'edema infiammatorio si riduce di volume.
<br />
<b><br /></b>
<b>I nervi del plesso brachiale</b> che permettono il movimento del braccio, originano dal <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/midollo-spinale/" rel="nofollow" target="_blank">midollo spinale</a> cervicale e decorrono sotto la clavicola.
Se i frammenti di clavicola <b>ledono questi nervi,</b> si può verificare una paresi del braccio fino alle dita della mano, oltre alla perdita di sensibilità lungo l'arto superiore.
I monconi ossei della frattura claveare possono lesionare un arteria o una vena, in particolare la <b>succlavia</b> che decorre posteriormente alla clavicola.
In rarissimi casi, un frammento di clavicola penetra nel polmone causando uno <b><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/disturbi-della-respirazione/pneumotorace-aperto-chiuso-iperteso/" rel="nofollow" target="_blank">pneumotorace</a></b>.
<br />
<br />
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<a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSE8yPFUYUVg6WLjmaWqPADKdxWEMZlic6EO5a3babfnUHUmIg8-55oVYffEfAdFvf4bdzUsn_bSyTr0WhUOoPBnu-jmowpUPU93rbAX-H_aXVaAyrbKOy2vIMDUFlw3uCl0Syng0Q65ZJ/s1600/Fratura-da-clav%25C3%25ADcula.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="461" data-original-width="774" height="190" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEjSE8yPFUYUVg6WLjmaWqPADKdxWEMZlic6EO5a3babfnUHUmIg8-55oVYffEfAdFvf4bdzUsn_bSyTr0WhUOoPBnu-jmowpUPU93rbAX-H_aXVaAyrbKOy2vIMDUFlw3uCl0Syng0Q65ZJ/s320/Fratura-da-clav%25C3%25ADcula.jpg" width="320" /></a></div>
<br />
<b><br /></b>
<b>Come si arriva alla diagnosi?</b><br />
<br />
La prima cosa da fare è una corretta <b>anamnesi</b> per capire il meccanismo di lesione.
L'esame clinico mostra l'impossibilità a muoversi, i segni dell'infiammazione, l'intensità e la sede esatta del dolore
Per la diagnosi serve la <b><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/esami/radiografia-torace-braccio-e-gamba/" rel="nofollow" target="_blank">radiografia</a></b> che mostra un infrazione oppure una rottura con due o più frammenti di osso.
Clinicamente, per i primi 3 giorni il dolore è costante e molto forte, successivamente si sente solo con il movimento e la pressione.
In pronto soccorso valutano lo stato di: nervi, vasi sanguigni e <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/anatomia/anatomia-dei-polmoni/" rel="nofollow" target="_blank">polmone</a>, con gli esami strumentali indicati.
<br />
<b><br /></b>
<b>Cosa fare? </b><b>Qual è la terapia?</b>
<br />
<br />
Nella prima fase, se la frattura è composta, è necessario un bendaggio alla "Desault" del braccio unito al torace.
Se si tratta di una rottura scomposta, verrà prescritto un <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/tutore/tutore-per-la-spalla/" rel="nofollow" target="_blank">tutore a "8"</a> che spinge posteriormente e in basso la clavicola per tenere vicini i due monconi.
Indossare questo tutore è necessario per una corretta riparazione della clavicola, ma può causare <b>perdite di sensibilità e <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/dolore-dita/formicolio-alle-dita/" rel="nofollow" target="_blank">formicolio</a></b> nella regione ascellare e nelle dita della mano.<br />
Di solito, quando si smette di utilizzare il tutore, questi sintomi neurologici regrediscono progressivamente in 1-2 mesi,.
La <b><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/magnetoterapia/" rel="nofollow" target="_blank">Magneto Terapia</a></b> a bassa frequenza aiuta la formazione del callo osseo perché stimola gli osteoblasti a depositare il calcio nell'osso e a fissarlo.
Quando la frattura si consolida e la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/salute/calcificazioni/" rel="nofollow" target="_blank">calcificazione</a> è visibile dalla radiografia, si deve iniziare prima possibile la <b><a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/fisiokinesiterapia/" rel="nofollow" target="_blank">fisioterapia</a> (fkt) e riabilitazione</b> per ridare alla spalla il movimento completo, la forza muscolare pre-trauma e soprattutto per far passare il dolore.
<br />
Gli esercizi devono essere eseguiti in tutti i piani di movimento: frontale, longitudinale e orizzontale per ridare alla spalla la mobilità nei movimenti di sollevamento, depressione, rotazione, abduzione e adduzione. <br />
<b>L'intervento chirurgico</b> è necessario in caso di frattura esposta, cioè con l'osso che perfora la pelle ed esce a contatto con l'esterno oppure in alcuni tipi di frattura scomposta.
Se la frattura è scomposta, nella maggior parte dei casi non si opera perché la guarigione clinica avviene anche se le ossa non si rimarginano correttamente.
<br />
<b><br /></b>
<b>Quali sono i tempi per la completa ossificazione e per ritornare all’attività quotidiana?</b>
Generalmente, un maschio giovane con frattura incompleta impiega 2 mesi per guarire, con la magneto terapia i tempi possono anche dimezzarsi.
Gli adulti migliorano più lentamente, mentre per gli anziani che hanno una frattura scomposta, possono essere necessari anche 4 mesi.
Se rimane dolore residuo, è consigliabile eseguire un ciclo di terapie fisiche che aumentano la vascolarizzazione e riducono i sintomi, come ad esempio la <a href="https://www.fisioterapiarubiera.com/cura/laserterapia/" rel="nofollow" target="_blank">laser terapia</a><br />
Gli esiti sono rappresentati principalmente dalla viziosa consolidazione, inoltre rimane un danno estetico perché si vede e si sente lo "scalino" tra i due monconi, ma non permane la limitazione funzionale.
<br />
Chiedi un consiglio al dottore nel suo <a href="https://forum.fisioterapiapertutti.com/index.php" target="_blank">forum</a>.<br />
<br />
<br />
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Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista<br />
Tel 0522/260654<br />
Defilippo.massimo@gmail.com<br />
P. IVA 02360680355</div>
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