mercoledì 27 febbraio 2013

Dolore muscolare


Che cosa provoca il dolore musculare?
La lesione muscolare è la rottura di tutte o una parte di fibre del muscolo, è conosciuta anche come distrazione o strappo muscolare.
Lo stiramento o elongazione è frequente negli sportivi, è provocato da un allungamento delle fibre muscolari oltre il limite fisiologico, è un alterazione solo funzionale del muscolo e del tono muscolare. La rottura o interruzione del muscolo si ha quando la maggior parte delle fibre è lesa. Le lesioni muscolari possono essere gli esiti di un trauma diretto se il muscolo viene colpito da una forza che proviene dall'esterno (per esempio, un contrasto nel calcio), il danno è maggiore se il muscolo è contratto. Il crampo è uno spasmo, cioè una contrazione involontaria, violenta ed improvvisa della muscolatura striata. La fibromialgia o sindrome da fatica cronica è una patologia che causa dolore muscolare diffuso, in particulare a livello del tronco.

Nel trauma indiretto, invece, non c'è nessuna forza esterna, semplicemente il muscolo non riesce a far fronte ad un allungamento passivo troppo rapido (un calcio a vuoto può ledere gli ischio-crurali: bicipite femorale, semimebranoso e semitendinoso) o ad una brusca contrazione di un muscolo rilassato.
Gli sportivi più colpiti sono quelle che praticano: calcio, football americano, corsa nelle distanze brevi, salto, baseball e culturismo.

I muscoli che si ledono più di frequente sono negli arti inferiori, in particolare il tricipite surale (gastrocnemio e soleo), gli ischio-crurali (muscoli posteriori della coscia) e il quadricipite, mentre negli arti superiori il bicipite brachiale e il deltoide sono i più interessati.
È quasi impossibile vedere in ambulatorio un paziente con una lesione dei muscoli della schiena o addominali.
Il dolore lombare e soprattutto la lombosciatalgia possono essere causate da contratture muscolari.
Per la mia esperienza, generalmente il danno è localizzato vicino alla giunzione mio-tendinea, solo una piccolissima percentuale dei casi circa avviene nel ventre del muscolo.
Una lacerazione delle fibre muscolari comporta una rilevante fuoriuscita di sangue, un ematoma che nei casi meno gravi resta circoscritto all'interno del muscolo, mentre nei casi più importanti si forma un ematoma perché il muscolo è abbondantemente vascolarizzato.




Quali sono le Cause?
I motivi che portano a una lesione possono essere tanti: squilibri muscolari, inadeguato riscaldamento, basso livello di allenamento, deficit di elasticità, precedenti lesioni muscolari, fatica dovuta spesso al troppo allenamento seguito da un carente recupero.


Quali sono i segni e i sintomi?
Nel momento in cui il muscolo si lesiona, il dolore è pungente come una coltellata e si avverte il rumore di qualcosa che si è strappato. Per i prime 10 minuti è possible continuare a giocare perché a caldo il dolore non si avverte, ma appena ci si ferma il muscolo si gonfia e il dolore diventa insopportabile.
Sull’area lesa compare un ematoma di dimensioni variabili in base all a grandezza dello strappo.
Il muscolo lesionato appare gonfio e il movimento è molto doloroso.
Se lo strappo avviene agli arti inferiori, per i primi 2/3 giorni il dolore è costante non si riesce a camminare e si zoppica vistosamente.
Dopo i primi giorni, il dolore si avverte solo con la contrazione del muscolo e lo stretching, ma a riposo non si sentono i sintomi.
L'intensità del dolore è proporzionata alle dimensioni della lesione.
Una rottura totale di un muscolo causa la comparsa di una deformità come ad esempio il braccio di popeye in cui il muscolo si retrae e forma un rigonfiamento.
Alla palpazione si sente un avvallamento a livello della lesione.
Uno stiramento muscolare non provoca lesioni di fibre muscolari, quindi il dolore è meno pungente. Generalmente, il paziente non zoppica, ma avverte fastidio con l'attività fisica e lo stretching.



Come si arriva alla diagnosi?
Per la diagnosi bisogna rivolgersi al medico, l'esame più indicato è l'ecografia che mostra la lesione e l'ematoma che si è sviluppato.
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Cosa Fare? Il Trattamento
In caso di contrattura si esegue massaggio, esercizio blando e stretching per riportare il tono muscolare a livelli normali. In pochi giorni l’atleta può riprendere gli allenamenti.
In caso di lesione anatomica il trattamento nelle prime 24/48 ore consiste nel riposo, ghiaccio e tenere la gamba in alto.
Generalmente i medici consigliano farmaci miorilassanti e analgesici, questi ultimi sono preferibili agli antinfiammatori (FANS) perché il processo flogistico post lesione è un meccanismo fisiologico di riparazione del corpo umano che non va fermato con queste medicine.
La prognosi è positiva se l’atleta starà lontano dal campo per un tempo variabile a seconda della grandezza della lesione, si va da una settimana a due mesi.
I calciatori professionisti a volte utilizzano il fattore di crescita per guarire in tempi più rapidi.
Per quanto riguarda gli strappi il muscolo chiude la lesione formando un esito fibroso cicatriziale, cioè un tessuto connettivo meno elastico del muscolo.
Laser, Tecar e ultrasuoni terapia possono essere utili per chiudere prima la lesione, ma bisogna controllare di non avere controindicazioni a questi trattamenti.
Il principio della contrazione eccentrica è che la lesione avviene generalmente con questo meccanismo, quindi bisogna abituare il muscolo a resistere in queste condizioni caratterizzate dal lavoro anaerobico.
Se il muscolo è immobilizzato, la cicatrice si forma con le fibre disposte in tutte le direzioni, se invece si mantiene in movimento il muscolo, le fibre del tessuto connettivo neoformato avranno una disposizione secondo le linee di forza e saranno più elastiche.
Per evitare di riprendere gli allenamenti e le gare troppo presto, si consiglia un indagine ecografica di controllo al termine del ciclo di terapie, se la lesione non è stata chiusa non bisogna cessare la fisioterapia perché si corre il rischio di aumentare la gravità del problema.
Se l'ecografia documenta la regolare evoluzione verso la stabilizzazione della lesione, significa che la lesione è stata risolta.
A questo punto l'ematoma e l'edema dovrebbero essere già riassorbiti, in caso contrario si possono riprendere comunque gli allentamenti in maniera graduale.
A volte, se lesione non viene trattata subito, oltre all'ematoma "fluido", si può formare un ematoma consolidato (come un grumo di sangue) che necessita di più tempo per risolversi.
Nei casi di rottura completa del muscolo bisogna rivolgersi al chirurgo perché può essere necessario un intervento.

   
Dr. Massimo Defilippo Fisioterapista
Tel 0522/260654
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