sabato 17 marzo 2018

Fibroadenoma alla mammella

Il fibroadenoma è un tumore al seno benigno formato sia dal tessuto ghiandolare mammario sia dal tessuto stromale (connettivo).

Fibroadenoma. Compare nelle donne giovani soprattutto tra i 20 e i 25 anni. È una lesione comune, ben circoscritta e indipendente dal tessuto mammario circostante; talora è multiplo. La crescita sembra essere favorita dagli estrogeni come nel caso della displasia mammaria (le due lesioni possono essere perciò associate): nel corso della gravidanza possono aumentare di volume. Il diametro è in genere variabile da 1 a 3 cm; per diametri superiori a 5-6 cm si parla di fibroadenoma gigante. Sono tumori misti sebbene la componente prevalente sia quella fibrosa; se il tessuto fibroso cresce intorno ai dotti si parla di fibroadenoma pericanalicolare (il tumore è in tal caso particolarmente duro); se il tessuto fibroso cresce all'interno dei dotti causando una loro distorsione si parla di fibroadenoma intracanalicolare (il tumore è in tal caso più soffice e voluminoso).
L'aspetto clinico e l'ecografia sono in genere significativi per cui non è quasi mai necessaria una biopsia a scopo diagnostico.
Il trattamento prevede l'escissione del fibroadenoma a causa della sua tendenza a crescere e per un'ulteriore conferma diagnostica. Si può soprassedere alla chirurgia se il diametro è inferiore a 2 cm o se il reperto è da lungo tempo stazionario purché si eseguano controlli clinici periodici con eventuale mammografia.

Il fibroadenoma, è un nodulo assolutamente benigno e pertanto una sua eventuale asportazione chirurgica viene usualmente e preferibibilmente differita ad allattamento terminato.
L’indicazione alla asportazione chirurgica viene attualmente posta, non tanto in base alle dimensioni assolute, come avveniva in un recente passato in cui si assumeva come soglia 2 cm, quanto piuttosto in base alla tendenza all’accrescimento più o meno rapido rispetto al primo momento dell’osservazione o in base ad eventuali valutazioni di natura estetica o di fastidio/dolore soggettivo.
Avendo infine terminato l’allattamento circa una settimana fa, è consigliabile attendere almeno altri 15 giorni, compatibilmente con le liste di attesa, prima di sottoporsi all’intervento, che ad ogni modo non comprometterà un futuro allattamento.
Circa infine la sensazione di tensione e di gonfiore e le secrezioni che ha notato recentemente, e che potrebbero tra l’altro proseguire anche a lungo, presumibilmente rientrano nei normali processi di “assestamento” mammario, fatte salve eventuali evoluzioni, in termini di arrossamento, vivo dolore e febbre, che vanno valutate direttamente.

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