sabato 17 marzo 2018

Fibroadenoma - diagnosi e terapia

Diagnosi del fibroadenoma

Di solito, si effettua una valutazione tripla che prevede:
1. Esame clinico: palpazione del seno e dell'ascella.
2. Esami strumentali: mammografia che è la radiografia al seno. Questa può mostrare delle microcalcificazioni che possono indicare il cancro quando si sviluppano nelle zone di proliferazione delle cellule.
Il 10-15% dei tumori non è localizzato con la mammografia.

L'ecografia utilizza delle onde sonore ad alta frequenza per analizzare il tessuto mammario. L'eco dalle onde sonore è convertito in un'immagine. L'ecografia mammaria può distinguere tra noduli solidi e liquidi.


Cisti o fibroadenoma: sintomi, diagnosi e cura
Con il termine “nodulo” s’intende un bersaglio ben definibile da un punto di vista clinico, ecografico e mammografico, anche se resta comunque una valutazione aspecifica, fine a se stessa.
Infatti, regola n°1: quando a seguito di una visita senologica o di un esame Rx mammografco ed Ecografico, vengono individuati uno o più noduli non bisogna pensare subito ad un carcinoma. Anzi, esiste una notevole differenza tra noduli cistici (o fibroadenoma) e solidi, come pure tra noduli solidi maligni noduli solidi benigni.
noduli che il più delle volte vengono individuati, non sono tumori maligni, ma sono identificati come fibroadenomi, ossia formazioni benigne, frequenti soprattutto nelle donne giovani (20-40 anni).

Per fibroadenoma s’intende una massa fibrosa che può essere avvertita o meno al tatto, presentando comunque caratteristiche inconfondibili, come i contorni lisci e regolari, nonchè una forma tonda, una durevolezza consistente, spesso dolente alla palpazione, ma in particolar modo mobile tra le dita tanto da venir definito dagli anglosassoni “Breast mouse” (il topolino della mammella).
[Si tenga presente che non necessariamente un fibroadenoma mammario debba presentarsi tutte con queste caratteristiche contemporaneamente, la non dolorabiltà o la non netta delineazione dei margini, non debbono escludere tale diagnosi]
La classificazione del fibroadenoma utilizzata è la seguente:
C5: reperto positivo per cellule tumorali maligne (tappeto di cellule tumorali inequivocabilmente maligne, già riconoscibile a piccolo ingrandimento) con predittività positiva pressoché assoluta (> 99%);
C4: reperto sospetto, con indicazione perentoria alla biopsia chirurgica;

C3: reperto dubbio, lesione probabilmente benigna, ma presenza di atipie;
C2: reperto negativo per cellule tumorali;
C1: reperto inadeguato per un giudizio diagnostico (prelievo su focolaio di microcalcificazioni probabilmente benigne in mammella adiposa).


Terapia

Per eliminare un fibroadenoma al seno è necessario un intervento chirurgico, ma spesso si decide di non operare visto che il tumore benigno non è una minaccia nella maggior parte dei casi e per questo l’intervento risulta spesso superfluo. L’intervento risulta superfluo soprattutto se la diagnosi ha confermato che si tratta di un fibroadenoma semplice.
I fibroadenomi semplici possono addirittura ridursi o scomparire con l’avanzare dell’età quindi l’intervento esporrebbe la paziente ad un rischio inutile. I fibroadenomi semplici sono dei tumori benigni non infiltrativi e non metastatizzanti e che mantengono dimensioni ridotte.
L’intervento chirurgico si effettua solo se dagli esami risultano dei dubbi sulla benignità della massa del fibroadenoma. Se la massa ha delle anomalie l’intervento risulta necessario soprattutto se si tratta di un fibroadenoma complesso valutato come pericoloso.
Il fibroadenoma si elimina con una lumpectomia o tramite una biopsia escissionale. Si procede con una piccola incisione e all’asportazione del nodulo. Una volta prelevato viene sottoposto ad accurata analisi in laboratorio e se ne viene confermata la malignità si procederà con la lumpectomia.
In seguito saranno necessari anche dei cicli di chemioterapia e radioterapia e in alcuni casi anche un secondo intervento. La lumpectomia è un intervento invasivo, ma che a volte risulta necessario per scongiurare rischi peggiori per la salute.
Un altro metodo è la crioablazione che prevede l’utilizzo di una criosonda che congela i tessuti sospetti. Lo shock termico provoca la morte delle cellule tumorali. La procedura si svolge in anestesia locale, ma non consente di analizzare la massa sospetta che dopo il congelamento non viene asportata.
La terapia a ultrasuoni  è un altro metodo per il trattamento del fibroadenoma. Le onde a ultrasuoni ad alta intensità vanno a distruggere le cellule tumorali, ma anche in questo caso la procedura non consente di analizzare il tessuto tumorale.

Prognosi per il fibroadenoma al seno

In genere il fibroadenoma mammario è innocuo e ha prognosi positiva. Nonostante i rischi siano ridotti è comunque consigliabile tenerlo sotto controllo sottoponendosi periodicamente a dei controlli diagnostici. Questo perché possono insorgere alcune forme di fibroadenoma complesso che potrebbero mutare in un tumore al seno maligno.
Se pensi di avere un fibroadenoma al seno contatta subito il tuo medico. Non bisogna mai sottovalutare i noduli o i fibroadenomi del seno perché potrebbero rappresentare un pericolo anche serio per la salute. Fare l’autopalpazione periodicamente è un buon metodo per scoprire in tempo i cambiamenti del seno che potrebbero essere pericolosi per la salute. Una diagnosi precoce è fondamentale per avere una prognosi positiva.




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